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 SETI e conseguenti considerazioni
Autore: Ivano (---.30-151.libero.it)
Data:   11-08-03 17:16

Ciao ragazzi.

Oggi, pomeriggio piovoso senza speranza per le osservazioni serali, stampando una cartina relativa al punto del cielo del quale il mio pc stà elaborando il secondo blocco di messaggi del programma SETI, mi sono posto una domanda alla quale non so dare risposta.

Mi spiego meglio: il punto del cielo in questione ha le seguenti coordinate AR 19h20'16" Dec 18°4'47" e l'oggetto più vicino che ho potuto identificare tramite Cartes du Ciel è un ammasso globulare, tale PAL 10 di magnitudine visuale 13,20 e dimensioni 3,5'x3,5' nella costellazione della freccia, o che dir si voglia sagitta. Per curiosità vorrei puntare il telescopio proprio nel punto in cui fanno riferimento le coordinate, così, tanto per essere in sintonia con quel che sto elaborando. Ho la convinzione che, se usassi le coordinate fornitemi dal sito SETI(scusate il gioco di parole), inquadrerei una zona che niente ha a che vedere con la direzione effettiva del segnale in questione. Penso che l'errore sia dovuto all'effetto di rifrazione provocata dall'atmosfera terrestre, della quale risentirebbe anche il segnale inviato al telescopio di Arecibo.

Tralasciando l'errore dovuto dalla distanza tra Arecibo e Bulgarograsso(dove risiedo), ammesso che sia di rilevanza importante, conoscete una formula semplificativa che indichi quanto incide, in termini di gradi, la rifrazione dell'atmosfera del nostro pianeta sulle stelle?

Se non ricordo male dovrei avere letto che lo spostamento visivo delle stelle, rispetto alla reale posizione, è maggiore in quelle vicino all'orizzonte che non per quelle in prossimità del polo, in quanto la luce attraversa uno strato maggiore di atmosfera.

Forse ho pensato troppo.... spero in qualche vostra considerazione.

Saluti.

Ivano.



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 Re: SETI e conseguenti considerazioni
Autore: ANTONIO (194.243.137.---)
Data:   11-10-03 12:45

Caro Ivano,

sinceramente non ho compreso il tuo messaggio: parliamo del programma SETI elaborato dalla Carl sagan Foundation, oppure del programma SETI in quanto tale e quindi aprire una discussione se esiste da qualche parte dell'Universo una forma di vita intelligente?

L'anno scorso avevo scritto un breve sunto del programma SETI e sulle sue origini, ossia del CETI.

La storia di questo programma è molto entusiasimante è vera che ha visto tanti, tanti progragonisti, alcuni dei quali sono ahimè scomparsi, ma solo fisicamente, in quanto le lero ricerche, le loro idee ed il loro entusiasmo ancora sono tra noi più vivi che mai.

Fammi sapere cosa desideri perchè, come ti ripeto, non ho capito.

antonio

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 Re: SETI e conseguenti considerazioni
Autore: Luigi 
Data:   11-11-03 15:25

Se sei un elaboratore solitario e volessi unirti ad un gruppo di ricerca, ti segnalo il mio:

http://setiathome.ssl.berkeley.edu/stats/team/team_70495.html

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