Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 01-27-04 09:57
Carissimi,
Dedico questo mio messaggio a tutti i giovani astrofili di questo Forum, affinchè possano ricordare che anche l'Astronomia italiana ha sofferto uno dei momenti più bui e tragici della nostra Patria.
Come saprete oggi è il giorno del ricordo, della Shoà, ovvero della deportazione di ben sei milioni di ebrei nei campi di sterminio nazisti.
Un Olocausto che peserà per sempre nella memoria dell'uomo e soprattutto di noi europei in quanto la Shoà si è consumata nella stessa che ha dato origine a tante civiltà, ma anche al fascismo ed al nazismo.
I nostri padri hanno vissuto quest'epoca: la guerra ha strappato loro il dono più bello: la gioventù e talvolta anche la vita!
Quanti giovani e quante madri hanno pianto i loro figli è inumano per un genitore assistere alla sepoltura dei propri figli,come è inimano e tragico la deportazione di un intero popolo di sei milioni di vite umane. solo per il fatto di essere ebrei.
Anche l'Italia ha vissuto questo tremendo ed esacrabile periodo con l'approvazione delle leggi raziali firmate da Sua Maestà Vittorio Emanuele III.
Una vergogna che il popolo italiano ancora ricorda e che non meritava in quanto siamo sempre stati per nostra indole un popolo di pace che ha sempre saputo accogliere tutti coloro che hanno chiesto la nostra ospitalità.
L'approvazione delle leggi raziali, da parte dell'allora Regno d'Italia, determinò l'allontanamento dai posti pubblici, governativi e dalla scuola sia gli studenti di religione ebraica che i loro professori: dall'Università alle scuole elementari!
Tra questi nostri connazionali di fede ebraica c'era il Prof.Guido Horn D'Arturo, Direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Bologna e fondatore della nota e storica rivista di divulgazione astronomica "COELUM".
Egli dovette, a causa delle leggi raziali, abbandonare il proprio incarico universitario, nonchè l'incarico di Direttore della Specola bolognese e della rivista COELUM.
Fortunatamente non dovette subire il martirio della deportazione nei campi di sterminio, ma soffrì non poco in quegli bui per la democrazia e per la cultura.
Prima di abbandonare la sua direzione di COELUM, diede incarico ai suoi collaboratori di proseguire le pubblicazioni della prestigiosa rivista affinchè fosse sempre presente nelle biblioteca di ogni Astrofilo.
Una rivista che ha forgiato, ha temperato, ha istruito con le sue meravilgiose pagine dedicate alla Scienza di Urania molte generazioni di Astrofili, tra cui la mia.
COELUM è stata la mia prima rivista, il mio primo approccio culturale ad Urania e nelle sue pagine trovavo sempre ciò che desideravo: colloquiare con altri amici astrofili ed imparare ad osservare il cielo.
Guido Horn D'Arturo è stato uno dei maggiori "Astrofili" che abbiamo avuto in Italia, ma la sua fama di uomo e di astronomo era nota ed apprezzata anche all'estero, soprattutto in Francia.
Astronomo di grande elevatura morale e professionale che sapeva tutto sulla scienza di Urania.
La sua figura può essere considerata come un grande mecenate della cultura astronomica il cui valore può essere paragonato a Lorenzo il Magnifico.
Dopo la caduta del fascismo Guido Horn D'Arturo ritornò al suo prestigioso incarico presso l'Osservatorio Astronomico di Bologna è riprese anche la guida della sua prestigiosa rivista COELUM.
Con la sua scomparsa la rivista proseguì il suo cammino nelle mani di altri valenti direttori, anche sè stavano sorgendo altre riviste con ben altri finanziamenti ed obiettivi.
Ma oggi è il giorno del "ricordo", non della polemica che comunque non sortirebbe ad alcun risultato, se non quello di aprire delle profonde ferite che ancora non sono rimarginate dal dispiacere.
Ma la storia di COELUM meriterebbe un libro solo dedicato ad esso, come pure sulla indimenticabile figura del suo fondatore:Guido Horn D'Arturo!
un caro saluto a tutti voi
Antonio
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