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 "NEXSTAR 5 i " 3 ^ parte by antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   04-27-04 14:36

La tentazione era stata troppo forte da non dare una sbirciatina alla Luna: crateri, rime, mari, oceani, dorsali. appennini costituiscono gli ingredienti base dell' affascinante orografia lunare.

Ricordo da ragazzo quando osservavo dalla Terra con il mio piccolo rifrattore da 60mm della Stein, la conformazione lunare: mi sembrava di visitare un mondo primordiale e non mi sarei meravigliato se avessi anche scorto dei dinosauri.

Un mondo primordiale, in cui la vita organica, fino al 1969, non aveva mai posto piede sul suolo selenico.

Ero rapito dal suo sguardo magnetico, dalla sua autorevole ancestralità di un corpo celeste che l'uomo osserva e che ha colonizzato, ma che non domina, come d'altronde tutte le cose ed i fenomeni che appartengono alla natura cosmica.

Ancora una volta, mentre Hal effettuava la manovra di sganciamento dall'orbita lunare, indirizzai il grande visore ottico Starbright (specchio primario), verso il Mare della Fecondità.

Mi apparve con il sistema ottico Televue (oculare), la vasta superficie di questo mare selenico che si espande per ben 300 mila chilometri quadrati ed è solcato in senso longitudinale da dorsali che partono dall'ampio circo basaltico di Taruntius.

Sul grande schermo tridimensionale a plasma focalizzo l'immagine del suggestivo cratere Langrenus, mentre poco distante da esso osservo i la coppia dei due crateri di Messier e Messier A.

Questi due piccoli crateri rispetivamente di 9 e di 11 chilometri di raggio, sono molto suggestivi alla visione telescopica quando la luce solare è ancora bassa sulla zona.

In particolare, utilizzando il sistema Barlow 2 x o un sistema ottico più spinto (alti ingrandimenti), un attento osservatore stellare può notare come il cratere Messier A sia a sua volta doppio!

"Hal, fammi una veloce zoommata su Messier A" - comandai d'impulso al computer di bordo (tastiera)-

" Il tempo necessario di sostituire il sistema ottico da 12 a grande campo della Televue con il sistema barlow 2x, ed ecco che avevo innanzi allo schermo una bella e definita immagine ingrandita di Messier A entro il quale circo si poteva notare anche un secondo cratere, d'impatto molto piccolo, ma suggestivo.

Con questa immagine ancora negli occhi e nella mente, il "Nexstar 5i " usciva dall'orbita lunare per dirigersi verso il sistema planetario Gioviano.

"Sir, siamo usciti dall'orbita lunare e ci dirigiamo verso Giove"- mi comunicò Hal con la sua voce metallica, ma gradevole-

"Bene Hal", risposi, inserisci la funzione automatica planet su Giove e provvedi a schermare l'astronave con gli scudi passivi antimeteroriti:tra non molto oltrepasseremo Marte e quindi ci troveremo immersi nella fascia dei Greci e dei Troiani"

" Affermativo Sir, rispose Hal, gli scudi di protezione sono attivati ed il sistema di navigazione astrale automatica Planet è stato programmato per raggiungere Giove,con tutti i dati aggiornati della rete astrale Interplanet "

"Molto bene Hal, non ci rimane che attendere di raggiungere la nostra meta, compiere le nostre osservazioni e ritornare a casa"- dissi con soddisfazione al mio computer-

Purtroppo le cose non andarono così lisce: tutt'altro!

" Poco dopo, mentre osservavo tranquillamente dallo speciale periscopio (diagonale) dei suggestivi asterismi astrali, avverto che l'astronave inizia a beccheggiare: sarà il vento stellare?- spiegai a me stesso-

Il beccheggio si fece più forte avvertendo anche un incessante picchettio sulle strutture esterne dell'astronave, come se grandinasse.

Mi allarmai e chiesi subito ad Hal cosa stesse accadendo fuori dal "Nexstar 5i"

Sir, stiamo attraversando un sciame di micro.meteoriti : stiamo entrando nella fascia dei greci e dei Troiani" - rispose imperturbabilmente Hal-

"Lo supponevo: aumenta l'energia dei motori (velocità siderale 9x), dobbiamo uscire al più presto da questo sciame asteroidale, prima che qualcuno di essi ci buchi le chiappe" .

" Affermativo Sir: i motori di ascensione retta e di declinazione sono al massimo della loro potenza e la riserva di energia è anch'essa al massimo (batteria a 12 volts).

"Nel frattempo sia il beccheggio che inquietante picchettio sulle pareti esterne dell'astronave non cessavano, anzi aumentavano in progressione alla velocità del "Nexstar 5i".

Pensai di ricorrere alla velocità iperspaziale, ma era vietata dalle leggi del diritto spaziale internazionale.

Solo in casi estremi e dietro autorizzazione da parte del NORAD potevo avvalermi di questa velocità per la quale, tra l'altro, avrei messo a dura prova tutto l'apparato energetico e propulsivo del "Nexstar 5i "(rotazione a 360 gradi dello strumento).

Finora non avevo mai tentato di avvalermi dell'energia materia-antimateria per entrare nell'iperspazio, ma forse era giunto il momento per farlo.

"Hal predisponi tutto per l'iperspazio, vediamo se questa cariola spaziale riesce a portarci fuori da questa situazione" - comandai ad Hal-

" Negativo Sir, la nostra astronave non è in grado di effettuare tale manovra: i motori al momento dello Space-shift ( red-Shift), possono entrare in stallo e l'astronave precipiterebbe subito nella singolarità Spazio-Temporale" - rispose prontamente Hal-

L'idea di finire i miei giorni smembrato dalle tremende forze mareali e della singolarità non mi attreavano affatto e quindi rinunciai subito all'idea.

La situazione si faceva sempre più difficile al punto che stavolta decisi di lanciare un SOS astrale via GPS al Centro Operativo Intergalittico della Federazione Astrale il cui Centro operativo era situato nei pressi di New York, non distante dal Palazzo di Vetro dell'ONU.

Posai le mani sul quadro di comando (tastiera), attivando il menù del sistema computerizzato dell'astronave.

Subito apparve sul fondo verde della consolle a luce intermittente la dicitura "Allert" che stava appunto a significare che stavo entrando nel "core" del sistema operativo del "Nexstar 5i".

Sapevo che se avessi compiuto un errore l'intera programmazione del sistema del Nexstar 5i si sarebbe arrestato: per riprogrammarlo ci sarebbero voluti alcune ore e nel frattempo l'astronave sarebbe andata alla deriva senza alcuna possibilità di governarla, neanche con il sistema nanuale in quanto non previsto dai suoi proggettisti e costrutturi.

Non mi persi d'animo: al corso superiore di astronavigatore free- lance ero tra i migliori a cavarmi d'impaccio ed inoltre avevo trascorsi molti più decenni della mia esistenza tra le stelle che sul pianeta Terra.

D'altronde la situazione all'esterno peggiorava sempre più: non potevo invertire larotta perchè avrei dovuto porre tutta la fiancata destra o sinistra del "Nestar 5ì" all'incessante bombardamento da parte dei micro- asteroidi, rischiando così di distruggere l'astronave, tantomeno potevo ricorrere all' iperspazio perchè si sarebbero surriscaldati i motori con la conseguenza di terminare la mia esistenza tra le tremende fauci delle forza mareale della singolarità, pertanto mi convinsi che non avevo altra scelta: premetti con decisione il pulsante rosso dell'SOS intergalattico, sperando che qualcuno sarebbe venuto in mio soccorso.

La quarta parte nella prossima puntata

buona lettura
antonio

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 Re: "NEXSTAR 5 i " 3 ^ parte by antonio
Autore: alfonso 
Data:   04-27-04 15:21

Sai che potrebbe essere la sceneggiatura di un fantastico film.

Ogni volta è per me come sedermi in una grande sala cinematografica e al buio di essa volare insieme a te con la tua fantastica astronave ( telescopio computerizzato ) circondato da spie luminose nello spazio interplanetario.
Detto tra noi stai facendo una grande campagna pubblicitaria, a favore di un certo tipo di telescopi sicuramente, ma anche- e soprattutto - a favore dell' Astrofilia con la A maiuscola.

ciao e grazie! ;-)
Alfonso

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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