Autore: ANTONIO (---.tim.it)
Data: 04-30-03 10:44
Caro Leo,
La regola eurea per l'osservazione planetaria è di non superare i 250 - 300 ingrandimenti, oltre i quali le immagini s'impastano o comunque non si notano sostanziali differenze, soprattutto per i particolari.
Infatti, il mio nagler da 4,8 l'utilizzo quando la serata è perfetta: II scala Antoniadi.
Ora, per quanto concerne l'oculare taga che ti ha suggerito Michele non ho nulla da ridire, anche perchè non ho ancora avuto l'occasione di testarlo.
Tuttavia, a mio parere, propenderei verso il pentax anche perchè si tratta di un oculare commercialmente più noto e utilizzabile nel prfondo cielo.
Nota bene che stiamo parlando di "lana caprina" ,ossia di grande masturbazione mentale che ogni tanto aggredisce gli astrofili che si definiscono "puristi" .
Non sono tra questi, anche perchè non interessa esserlo, ma il pentax lo vedo più eclettico rispetto al tagahashi, anche se costa un pò di più.
La qualità delle ottiche sono ottime, cambia però lo schema ottico ed è per questo motivo (oltre a quello commerciale), che mi convince a prediligere il pentax.
Quale acquistare?
Tra l'8mm ed il 6,8mm in modo che puoi utilizzarlo anche nella visione di alcuni oggetti del profondo cielo e naturalmente sui pianeti senza sforzare le ottiche dello strumento e la "regola aurea" di cui ti ho già parlato.
Se puoi vedi di testarli entrambi, magari lasciando un deposito al fornitore con un documento.
Credo che Miotti non si opponga se ti conosce.
cieli sereni
antonio
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