Autore: michele.lamberti (213.156.49.---)
Data: 01-10-05 18:37
circa le supernovae di Dio questo è l'allegato
CHE FARE PER EVITARE LE VITTIME DELLE CATASTROFI NATURALI ?
Tre sono le cose da fare se si vogliono evitare le vittime dei fatti naturali che sconvolgono il pianeta di tanto in tanto: santità, giustizia, scienza.
Santità.
Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio.Questa frase di san Paolo apostolo è citata dal Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 313 ( vedi www.vatican.va catechismo ), nell’ambito del discorso sulla creazione. Al numero 299 la Chiesa, ripetendo le parole della Sacra Scrittura dice che Dio ha creato l’universo senza alcuna forma di male e di sofferenza. Il discorso prosegue poi dicendo che il peccato dei primi esseri umani e i peccati successivi degli altri esseri umani hanno portato nel mondo il dolore e la morte. La Chiesa non fa che ripetere e spiegare in modo sempre più chiaro quello che è scritto nella Bibbia e la Bibbia non è altro che l’opera di uomini che hanno messo per iscritto la loro esperienza diretta di Dio, fatta di vissuto e di conoscenze rivelate e ragionate.
Riguardo la questione del rapporto tra creato, creature e esseri umani gli elementi più interessanti sono i seguenti:
*Sacra Scrittura
-Sapienza 1,7 “lo Spirito di Dio pervade l’universo intero” cui corrisponde Atti 17,28 “in Dio infatti noi viviamo, ci muoviamo ed esistiamo”
-Sapienza 16,24 “la creazione infatti obbedendo al suo Creatore, si indurisce per punire gli ingiusti , ma si addolcisce in favore di quanti confidano in Te” cui corrispondono altri passi dello stesso libro della Sapienza, di Genesi, di altri libri e le stesse parole di Gesù in Luca 13,4-5 dove Cristo dice quanto sia urgente la conversione per essere salvi “pensate voi che quei diciotto sui quali crollò la torre di Siloe fossero più colpevoli degli altri abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”
*Vita di Gesù
-Nei vari episodi dei miracoli operati da Gesù e in modo più chiaro in quelli in cui comanda ai venti o cammina sulle acque, Cristo dimostra di poter modificare lo stato fisico delle creature (guarigioni, il fico sterile, il lago in tempesta che viene placato……). Attualmente miliardi di persone ragionevoli, adulte, libere ritengono fermamente che Gesù sia il Figlio di Dio, risorto nel 30 d.C. Tutti noi crediamo fermamente che Gesù è il Signore, cioè che Gesù è il Re dell’universo, come ricorda ogni anno la Chiesa con una solennità che cade solitamente nel mese di novembre. Realmente tutto il creato e tutte le creature sono sotto il dominio di Cristo, che lo esercita attraverso la sua presenza universale trascendente in quanto Figlio di Dio(Logos in cui sussiste il cosmo-Colossesi 1) che è unum con Grazia(Spirito Santo che pervade il cosmo-Sapienza 1).E’ proprio questo potere che Cristo esercita sempre per sanare, salvare, aiutare chiunque abbia fede in Lui.
La nascita stessa di Cristo è stata segnata dalla stella ( una cometa probabilmente) , cioè da un corpo celeste che Dio ha usato per comunicare con noi la pace e lo stupore del creato al momento dell’Incarnazione. Identicamente , ma con significato opposto, la morte di Gesù sulla croce è stata segnata da un oscuramento del cielo e da un terremoto, per comunicare a noi la gravità e il dolore immenso di Dio nel vedere l’uomo più buono che sia mai esistito ucciso come un qualunque assassino.
La stessa vita del corpo mistico di Cristo, che è la Chiesa , è accompagnata talvolta da fenomeni simili. Io non sono il papa, per cui quello che dico nelle dieci righe che seguono circa le supernovae non è dogma di fede, nessuno è obbligato a crederci, ma i fatti sono fatti e l’interpretazione che ne do io ha valore come quella di chiunque altro.
-gli scismi del 1054 e dei secoli XVI e XVII sono stati accompagnati dai più catastrofici eventi cosmici che possano mai accadere: le supernovae. Una supernova è una stella che esplode. Pensate se esplodesse il sole che cosa potrebbe succedere e vi farete una idea di che cosa sia una supernova. E’ il massimo cosmico assoluto della deflagrazione, della frantumazione, della divisione. Ebbene la più terribile supernova mai registrata è del 1054, in corrispondenza cronologica con il peggior scisma della Chiesa; scisma che nei nostri giorni si va ricomponendo nella riunificazione operata da Grazia e dagli uomini di Chiesa di buona volontà. Ma non basta, in occasione dello scisma più piccolo dei protestanti abbiamo due altre supernovae. Emblematica quella del 1572 in occasione della notte di san Bartolomeo che stigmatizza la lotta tra protestanti e cattolici. Infine , in occasione del minuscolo scisma lefevriano del 1986 abbiamo una minuscola nova.Se poi uno considera il fatto degli anni luce che ci separano dall’evento reale si trae una interessante riflessione sulla prescienza divina e sulla Provvidenza.
-altri fatti che ognuno può cercarsi da sé …
I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera sua dicono i salmi. E in certi casi è esattamente così.
*Esperienza dei santi.
-Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, queste parole di Paolo di Tarso sono frutto della sua esperienza. Paolo scrive tali cose perché ha sperimentato nel suo rapporto con Dio che la Provvidenza, cioè il governo di Dio sul creato e sulle creature, ordinava al bene di Paolo stesso il creato.
Leggendo le vite dei santi abbiamo una miriade di episodi che testimoniano la seguente verità: quando un uomo è in pace con Dio , il creato è in pace con lui.
-Pio da Petrelcina diceva che se nessuno celebrasse più la messa e offrisse nuovamente il corpo e il sangue del Figlio di Dio a Dio Padre , succederebbero dei fatti terribili. Nella messa, nella eucaristia, l’uomo di oggi offre nuovamente a Dio Padre l’offerta fatta nel 30 d. C da Gesù che offrì se stesso in espiazione dei peccati dell’intera umanità. Secondo il santo mistico pugliese, molte sciagure, oltre quelle che già ci sono causate dalla nostra ignoranza e cattiveria, si abbatterebbero su di noi se non venisse più celebrata la messa.
-Don Zeno di Nomadelfia, non ancora canonizzato, ma già santo per il popolo , diceva che i peccati e la malvagità umana causano una reazione della natura che si ribella contro i malvagi. E’ lo stesso concetto di Sapienza 16,24.
-Francesco d’Assisi è forse il santo, che in modo più chiaro per noi fino ad ora, ha vissuto la pace con le creature e con il creato. E il segreto di Francesco, se di segreto si può parlare, è quello di avere amato Dio e l’umanità come pochi altri nella storia. Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, questo era per lui una realtà quotidiana.
-Giovanni Bosco e il griso, il cane lupo che appariva dal nulla per poi scomparire e che gli ha salvato la vita più volte. Riprova che le creature e il creato concorrono al bene dei santi.
-etc etc etc…
*Esperienze personali
Qui ognuno può analizzare la sua stessa vita e verificare se quando era in piena armonia con Dio, (perchè ad esempio si era appena confessato, aveva fatto una opera di carità,…) abbia mai notato che il creato pareva sorridergli (pur non avendo sperimentato fatti straordinari come capita ai santi). A questo riguardo don Zeno diceva Fate le cose che sono nel vostro preciso dovere e tutto vi sorriderà.
CONCLUSIONE
La Sacra Scrittura, la vita e le parole di Gesù Cristo, la vita e le parole dei santi, la vita e il Magistero della Chiesa, tutto ciò ci insegna che quando l’uomo vive in pace con Dio , il creato e le creature concorrono al bene dell’uomo e diventano la sua gioia quotidiana, come avveniva per i primi creati nel tempo precedente al peccato originale, come avviene per tutti color che sono in Paradiso(che pure interagiscono in modo misterioso-per chi non lo sa- con il nostro universo) e come credo avverrà per l’umanità quando si sarà pienamente riconciliata con la Santissima Trinità che l’ha creata.
Giustizia
Si è notato spesso nel caso di cataclismi che i più colpiti sono i poveri. E’ evidente che chi ha avuto il dono di poter vivere in luoghi sicuri, in abitazioni sicure, avendo a disposizione tecnologie che permettono di essere preavvisati o comunque soccorsi, soffre meno in caso di eventi naturali pericolosi. Un esempio lampante è il confronto tra i danni provocati il 26-12-2003 a Bam in Iran e quelli provocati in Giappone . A Bam c’è stata una sciagura nazionale, in Giappone vengono terremoti ogni anno e non muore nessuno. Dunque se si vuole evitare altre vittime in futuro, una delle direzioni in cui lavorare è proprio quella della giustizia : fare in modo che tutta l’umanità abbia le stesse possibilità edilizie, tecnologiche, informatiche, mediche…per salvarsi .
Mentre il primo aspetto, la santità, riguarda in modo più diretto la singola persona, il secondo aspetto dipende in modo cospicuo dalle scelte dei gruppi (governi, ONU,multinazionali,ONG…). Infatti nessuno può obbligare un altro a diventare santo: non può perché non è lecito e non può perché la santità dipende in modo sostanziale dalla volontà individuale personale su cui nessuno può agire se non Grazia(lo Spirito Santo infatti suscita in noi il volere l’operare secondo i suoi benevoli disegni-Filipesi 2,13). Ma tutti possiamo fare del nostro meglio perché nel mondo aumentino la giustizia, la solidarietà,la condivisione, ….
SCIENZA
Tutto il dolore che c’è nel mondo ha tre cause: l’ignoranza umana, la malvagità umana, il demonio.
La scienza si occupa di risolvere la prima causa.
Conoscendo sempre meglio i meccanismi del creato, l’uomo può sempre meglio premunirsi riguardo ai pericoli. Il concetto è semplice e i media ne parlano sufficientemente perché ognuno ce l’abbia chiaro in mente.
ESORTAZIONE FINALE
Questi sono dunque i tre ambiti in cui tutti noi dobbiamo darci da fare perchè l’umanità veda tempi migliori: la santità, la giustizia, la scienza.
-Per quanto riguarda la santità: ognuno può crescere in essa, indipendentemente da dove, come, quando vive. Poiché Dio è il Santo, la santità non è altro che la comunione con Dio. Essere santo significa essere in comunione, in unità mistica, in rapporto vitale con Gesù Cristo risorto. E questa santità è pace, carità, misericordia, bontà, libertà, gioia, amicizia, fraternità, bellezza, vita…Ogni bene, poiché ogni bene si trova nel Bene infinito che è Dio. E come si diventa santi ? Chiedete e vi sarà dato, questa è la prima cosa. Lo dice Gesù nel vangelo. Se vuoi diventare santo, basta che lo chiedi all’unica persona che può farti entrare in comunione con lui , cioè a Dio stesso. Gli aspetti da curare nel cammino di santità sono quattro: la fede, le opere, la carità, i sacramenti. La fede: fides quae, cioè conoscere sempre meglio le verità di fede ( Catechismo Chiesa Cattolica) e fides qua, cioè crescere nel rapporto di fiducia personale con Cristo risorto. Le opere: fare tutto il bene che si può fare. La carità: è un dono di Dio ed è il fatto di amare Dio al di sopra di tutto e di amare l’umanità nell’amore di Dio. I sacramenti: vedi il Catechismo.
-Per quanto riguarda la giustizia: io credo che ognuno sappia che cosa può fare per contribuire ad un mondo più giusto.
-Per quanto riguarda la scienza: ci sono alcuni che hanno i talenti e la dedizione necessaria a conoscere meglio il cosmo e le sue leggi per il nostro bene. E nuovi piccoli scienziati nascono ogni anno. Mi pare che dei tre aspetti in cui dobbiamo lavorare , questo sia quello in cui abbiamo progredito di più.
P.S.1 Scrivo queste righe non dall’alto di una torre, ma dal basso di una povera stanza. Premetto che quando ero ricco (ricco per modo di dire, essendo stato per pochi anni un semplice impiegato) ho fatto del mio meglio e ho dato tutti i miei soldi per le adozioni a distanza in Brasile e in Kenya. Solo per questo e per la coscienza del poco bene che ho potuto fare e che ho oggettivamente fatto fin’ora, ardisco a dire la mia. Viceversa me ne starei zitto e cercherei nella mia coscienza il bene che posso ancora fare.
P.S. 2 L’Amore non è riamato gridava Francesco ai suoi contemporanei. Non so se ho fatto intuire quanto Dio ci ama e quante grazie farebbe piovere su di noi se lo riamassimo, ma questo in due parole è il primo ambito, quello della santità. Dio non causa il male, semplicemente lascia che accadano certe cose, che potrebbe benissimo impedire e che su scala più ridotta di fatto impedisce per i santi, custodendo le loro vite.
P.S. 3 Sono consapevole che alcuni non capiranno e non crederanno mai a queste cose e le vedranno chiaramente solo dopo morti. Ma non è per loro che scrivo. Io scrivo per tutti quelli che cercano la verità.
TUTTO CONCORRE AL BENE DI COLORO CHE AMANO DIO
C’è un santo, di cui ho letto da qualche parte ma non mi ricordo dove, che avendo capito la relazione tra Grazia-Spirito Santo e cosmo rimase spaventato all’idea che essendo Grazia di natura spirituale trascendente potesse ritirarsi dal cosmo con effetti molto più catastrofici della peggiore devastazione stellare. Quel santo aveva capito che tutto ciò che esiste è , per così dire, tra le braccia di Dio. Se Dio non sorreggesse con le sue mani il cosmo esso imploderebbe, degenererebbe, crollerebbe su se stesso, non avendo più il substrato ontologico che lo mantiene in essere. Sempre quell’articolo diceva che Gesù Cristo parlò a quel santo, che era un mistico (cioè uno di quelli della specie di Juan de la Cruz, Teresa de Avila, Perpetua, Giovanni evangelista, Don Bosco, Pio da Petrelcina…), e gli disse NON LO FA’ MAI. Le stesse parole di Cristo udite nel silenzio della sua anima (vedi i capitoli sulle Apprensioni in Salita al monte Carmelo di Juan de la Cruz) confermavano a quel santo il profondo legame esistente tra il cosmo e Grazia.
Gli scienziati del XX secolo e poi quelli di oggi hanno evidenziato che la materia come la sentiamo noi coi nostri cinque sensi è in realtà un bel po’ diversa. La tastiera su cui sto scrivendo , il piano di legno su cui è appoggiato il computer, il computer stesso e tutto il resto è fatto di particelle.
Le particelle sono talmente piccine da essere in molti casi assimilate più a delle onde elettro magnetiche che a delle solide palline.
Dice il libro della Sapienza che Dio ha dato all’uomo la capacità di conoscere ciò che lo circonda per poter giungere con la sua propria ragione a comprendere alcuni aspetti di Dio stesso. Infatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si conosce l’Autore…e se stupiti della loro bellezza ne sono rimasti affascinati pensino quanto superiore sia il Signore , poiché li ha creati lo steso autore della bellezza. Al libro della Sapienza fa eco la parola di Paolo di Tarso nella lettera ai romani: Infatti dalla creazione del mondo in poi le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute.
La Chiesa stessa, come ripete tutt’ora nel suo Catechismo, distingue ciò che di Dio si può conoscere e capire con la sola esperienza e riflessione e ciò che invece noi possiamo sapere solo perché il Figlio di Dio ce lo ha detto. Un solo esempio: nessuno poteva (a meno di una ricerca sincera difficilissima e di speciali aiuti della Grazia) prima della nascita di Gesù sapere che Dio è Padre-Figlio e Spirito Santo, ne è prova il fatto che nessuno ha mai parlato della Santissima Trinità prima di Cristo. Mentre oggi un po’ tutti sanno chi è Gesù e quale sia in sintesi il suo messaggio. Oggi chiunque lo voglia può prendere i vangeli e il Catechismo della Chiesa cattolica e farsi una idea molto chiara della verità di Dio.
Ebbene , una delle cose più interessanti che si possono notare riguardo il rapporto tra scienze umane e Rivelazione (la rivelazione è ciò che sappiamo da Gesù Cristo e dalla sua Chiesa: Sacra Scrittura, Tradizione, Magistero ) è che sempre più frequentemente le scienze confermano la rivelazione. Le scienze confermano la Rivelazione: è questa una cosa che si vede ad esempio nella psicologia dove si ritrovano con parole diverse le stesse cose già dette dai mistici secoli e secoli prima.
E anche la fisica che studia la materia è giunta d un livello per cui gli scienziati hanno sempre più chiaramente bisogno di introdurre un elemento razionale superiore e trascendente per far quadrare i loro conti.
Nel dettaglio dello studio delle particelle si vede come la realtà sia di fatto di una natura molto simile all’elettricità, all’energia, alla luce. Orbene Dio è una parola italiana che viene da una antica radice sanscrita che è div che vuol dire luce. E questo certamente perché tutti quelli che nei millenni passati hanno fatto esperienza di Dio hanno sentito, visto, partecipato a Qualcuno di luminoso, splendente, appunto : LUCE.
Chi crede, cioè chi ha il dono della fede, cioè chi è in comunione-unum-unità con Dio sufficientemente perché Grazia aiuti l’intelligenza a vedere le cose come le vede Dio stesso, quando pensa al cosmo e tutte le particelle che lo compongono, vede queste particelle come se stessero immerse in un oceano di luce, in una sostanza spirituale che le trascende e che le pervade nello stesso tempo. Questa Sostanza spirituale che trascende ogni singolo atomo e che pure lo pervade è Dio. Un Essere infinito, tre Persone in UNUM assoluto, perfetto: la massima comunione e la massima libertà.
Ci sono alcuni film che grazie alle possibilità tecniche degli ultimi anni danno una qualche povera idea di questo fatto.
Uno di essi è Matrix. In alcune scene e in alcune frasi , se si interpretano in modo corretto, in modo simbolico-analogico-metaforico (cioè si estrapola dal contesto che fa di Matrix il prodotto di un computer sofisticatissimo e si pensa invece a Grazia) , si vede come l’umanità e le città sono immerse in qualcosa che le trascende e con cui si può entrare in contatto. Anche in una scena di Star Wars , quando il piccolo jedi sta insegnando a Luke Skywalker che cosa sia la forza, ci sono dei tratti interessanti se letti in modo analogico, cioè in parte uguale e in parte diverso dal contesto preciso delle immagini e del discorso.
Nel vangelo di Giovanni al capitolo 10 , Gesù dichiara: Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. In altri passi Cristo dice: Io come una chioccia raccoglie i suoi pulcini volevo tenervi con me al sicuro da ogni mal… il Padre stesso vi ama…
Praticamente tutta la Bibbia non è che una dichiarazione d’amore di Dio per le sue creature.
E’ solo il rifiuto originario dei primi esseri umani e individuale di tutti noi che ci ha impedito in passato di godere di ogni bene.
Dunque noi ci troviamo in un cosmo che potrebbe essere sempre al nostro servizio e che invece a volte non lo è. L’armonia e la pace tra gli uomini e il creato sono possibili. E di fatto sono stati una realtà concreta, duratura, sperimentata per molti giusti e per molti santi.
Tanto grande quanto è l’amore di Dio per noi quanto grande il “dolore” per i nostri peccati, i nostri rifiuti, che impediscono a questo amore di svelarsi nella sua totalità ogni giorno.
Che cosa ci resta?
Ci resta la certezza che gli innocenti sono comunque perfettamente risanati in Paradiso , e ancor più di questo. Tutte le vittime innocenti della storia continuano a vivere per sempre godendo di ogni bene. Questa prima certezza consola ogni lacrima.
Ci resta la certezza che come Gesù Cristo sulla croce ha sofferto dando un significato positivo, utile, salvifico alla sua sofferenza in modo perfetto, altissimo, eterno, così pure ogni persona che soffre può essere unita alla croce di Cristo in modo tale che la sofferenza di tutti noi ha un valore buono, utile, edificante, salvifico, perché unita alla sofferenza di Gesù sulla croce. Questa seconda certezza scioglie il nodo amaro del senso.
Ci resta infine la certezza di avere una porta sempre aperta. Come non è obbligatorio che ci siano sempre guerre in questo mondo, né omicidi, né rapine, né tradimenti, né ogni altro male che scaturisce dalla malvagità umana (basta infatti eliminarne le cause per eliminarne gli effetti: questo è venuto a fare Gesù Cristo, togliere la radice di ogni ingiustizia che è il peccato ), così non è obbligatorio che ci siano ogni anno dei disastri tali da portare il dolore in migliaia di famiglie.
Quando ero ragazzo e dicevo ai miei amici che le guerre non ci saranno sempre, e che era nostro dovere contribuire ad un mondo senza eserciti che sia ammazzano, dicevo che ero un utopista. Così mentre io sceglievo il servizio civile in quanto obiettore di coscienza passavo per un sognatore. Poi il servizio civile fu parificato quanto alla durata al servizio militare, poi il numero degli obiettori esplose, ed ora non c’è più nemmeno la leva e ci avviamo verso una Europa in cui non ci saranno mai più guerre. Chi dunque era il vero sognatore ? Chi aveva la visione esatta di ciò che accadeva ?
Dunque…
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