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 Magnitudine limite e cataloghi stellari
Autore: Winny 
Data:   01-24-05 15:42
Allegato:  mm66_1_filtered.jpg (139k)

Ciao a tutti

Penso che tutti, per varie ragioni, abbiate provato a confrontare una ripresa fotografica fatta e una mappa stellare ricavata da applicativi tipo Cartes du Ciel. Io, in questa operazione, ho sempre trovato delle incongruenze relative essenzialmente alla presenza / assenza di stelle nei vari cataloghi (e mi riferisco ai GSC 1.x e USNO – A ) piuttosto che alla stima delle magnitudini sulla foto e sui cataloghi: in altre parole nelle foto a volte ci sono stelline che nei cataloghi mancano (o appartengono a classi di luminosità più bassa) o non ci sono stelle che, per luminosità, mi aspetterei di trovare.
Immagino che la cosa dipenda dagli algoritmi di elaborazione delle scansione delle lastre ( e dalle calibrazioni hw o sw per i cataloghi recenti ) combinato con la risposta spettrale del sensore della mia macchina fotografica e – in misura minore – del trattamento di elaborazione dell’immagine: certo non trovo così tante variabili...

Pongo allora alcune questioni:
1. E’ vero che l’incongruenza si origina come penso?
2. Come si determina allora la magnitudine limite della foto (esempio il tripletto di galassie del Leone allegato che luminosità raggiunge? 21/1/2005; Canon d300; 1600 ISO; 18*60sec; Luna; Milano; Taka 102)
3. Cartes du Ciel riporta, nella descrizione delle stelle usno_a, la magnitudine e una seconda descrizione che apparentemente è una magnitudine: che vuol dire?
4. Avete da suggerirmi qualche riferimento sulla fotometria e la calibrazione delle immagini.

Grazie e a presto.
Cieli sereni e un po’ di tepore...

Francesco

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 Re: Magnitudine limite e cataloghi stellari
Autore: AK47 (---.sn1.eutelia.it)
Data:   01-25-05 16:13

Un modo facile per fare fotometria è con astroart. Senza flat l'errore si aggira intorno ai 2 - 3 decimi di magnitudine in media. La fotometria va fatta, chiaramente, senza nessuna elaborazione ma solo dottraendo il dark (ed eventualmente il flat). Anch'io su certe trovo errori di 1 magnitudine ma spesso si verificano su stelle particolarmente luminose mentre alcuni errori dovrebbero essere attribuibili alla diversa sensibilità del sensore alle varie frequenze.
Piero

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