Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 02-25-05 13:51
Caro Maecello,
come più volte ho scritto, non esiste il telescopio sia a lente o a specchio con cui si possa fare tutto: almeno per quelli amatoriali!
Allora, riferendomi al tuo ultimo quesito, ti rispondo seguentemente:
Posto che vivo in una grande metropoli come Roma, mi trovo a dover far di conto sia con il seening atmosferico che con l'inquinamento luminoso.
A questi due dati aggiungerei anche il fattore tempo e quindi, tenendo ben presente questi tre fattori, ho bisogno di uno strumento non troppo grande di apertura e che sia veloce sia nell'acclimatazione.
Inoltre, e non ultima considerazione, c'è da stabilire a priori quali siano i miei reali interessi specifici: fotografia, visuale, planetologia, doppie o profondo cielo.
Posto, per esempio, che m'interessa un pò di tutto, predileggendo però il visuale, mi orienterei verso un C8 (qualora dovessi acquistare o possedere un solo strumento).
Infatti, il C8 è un telescopio, se ben collimato ed acclimatato e di trovars ad operare in una serata con buon seening, può indiscutibilmente offrire delle grandi soddisfazioni in tutti i campi dell'astronomia visuale.
Con il riduttore di focale si possono invece fare delle ottime fotografie di campi stellari, comete e profondo cielo.
Senza riduttore, ma con tubo di prolunga ed oculare, si possono ottenere delle ottime fotografie della Luna e dei pianeti.
Infine, il C8 è facilmente trasportabile ed è utilizzabile senza alcun problema su montature tipo Eq5 sia essa motizzata che computerizzata.
Pertanto, dovendo acquistare un solo strumento sconsiglio vivamente l'acquisto del rifrattore apo, in quanto trattasi di uno strumento particolarmente finalizzato alla planertologia, alle doppie ed alla fotografia ad alta risoluzione.
Infatti, chi possiede un rifrattore apo, possiede anche un riflettore sia esso newton o S/C per osservare il profondo cielo che, come ben saprai, richiede delle grandi aperture.
Inoltre, l'Apo consente di ridurre i tempi dell'acclimatazione che richiede lo specchio e, fatto rilevantissimo per chi vive in città, non risente della turbolenza atmosferica ed in parte dell'inquinamento luminoso.
Nel mezzo a queste due configurazioni c'è il Mak che può essere un valido compromesso, qualora non si potesse avere due telescopi.
Con il Mak puoi avere delle buone immagini in planetologia e nelle doppie è puoi anche raccolgiere qualche soddisafazione nel profondo cielo, ma con aperture dai 15 cm in su.
Come ti ho scritto poc'anzi, il rifrattore apo è da considerarsi un telescopio di arrivo, non di partenza e che comunque, almeno per mia personale considerazione, costituisce il telescopio per eccellenza, ovvero per palati fini che dopo anni di osservazioni visuali decidono di procedere a questo nobile acquisto.
Forse qualcuno di voi non sarà d'accordo sulla mia argomentazione di cui sopra, ma sinceramente non mi sento di consigliarne l'acquisto ad un neofita, oppure ad un astrofilo che ancora non ha le idee ben chiare sull'impiego di tale strumento.
Ovviamente per i rifrattori acromatici il discorso si pone diversamente in quanto hanno costi relativamente bassi, ma anche quì bisogna necessariamente fare dei distinguo: la produzione giapponese, ovvero la Vixen, Kenko sono ottime sia come lenti che come meccanica, stessa cosa dicasi per le ottiche russe come, ad esempio, il TAL.
Negli Stati Uniti troviamo anche gli Stellarvue acromatici che sono veramente ottimi rifrattori sia come lenti che come meccanica.
A riguardo ho avuto modo di testare l'80 acromatico f 8.6 della Stellarvue è posso dirvi che supera per nitidezza e contrasto delle immagini in quanto possiede un'impercettibile residuo di cromatismo che lo rende superiore ai rifrattori ED cinesi.
Anche la meccanica è notevolmente superiore ai rifrattori di cui sopra, ponendosi per accuratezza meccanica alla TMB ed alla stessa Televue.
Infatti, ero incerto se tenermi questo piccolo gioiello, oppure fare il grande passo dell'APO 102 sempre della Stellarvue.
Ho scelto per la seconda opzione in quanto, avendo posseduto il nobile Astrophisics 130 edf, ne sono rimasto "contaminato" al punto di non accettare alcun compromesso in tema di rifrattori apo sia per la parte ottica che meccanica.
Rispondendo infine sullo Stellarvue 102 apo f 8.6 che posseggo, come ho scritto in precedenza si tratta di un rifrattore che in Italia sono l'unico a possederlo, almeno per il momento, e quindi desidero essere più che sicuro sulle sue prestazioni ottiche che intendo fare appena le condizioni meteo lo consentiranno.
Avrò bisogno all'incirca di due mesi per poter effettuare un test accurato e definitivo sulle prestazioni ottiche di questo rifrattore che,ad una prima analisi, si presentano asoddisfacenti, direi buone, ma non al livello di un rifrattore Apo alla fluorite come il 102 della Takahashi.
Questo, per mia onestà intellettuale, posso già confermarlo, per il resto dovrete attendere un pochino.
Tenete ben presente che confronterò il mio rifrattore con l'Astrophisics 130 edf e 160 edf ed inoltre con il TEC 140!
Il test sarà attendibilissimo anche perchè non gradisco essere superficiale o pressappochista quando sostengo un argomento dando la mia parola.
Semmai taccio, ma non mi espongo a dire o affermare cose se non ne sono più che sicuro.
saluti
antonio
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