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 l'astronomia
Autore: pippo battaglia (62.211.62.---)
Data:   06-16-02 11:45

Mi sono convinto a scrivere queste righe dopo aver letto, in diversi newsgroup, molti messaggi a proposito delle dimissioni di Corrado Lamberti da direttore del mensile l’Astronomia. Numerosissime le espressioni di disappunto, rammarico, dispiacere alle quali fa eco una preoccupazione generalizzata sul futuro della rivista. Nessuno nasconde il timore che dal prossimo luglio l’Astronomia, senza la direzione di Lamberti, s’incammini in una strada che la porterà prima o poi a sparire dal panorama editoriale italiano. Anch’io penso che stiamo assistendo a qualcosa di molto diverso di un normale avvicendamento tra direttori di testate. La lettera di dimissioni di Lamberti va interpretata come un preciso avvertimento sul futuro della rivista. Futuro di per se piuttosto oscuro a cui si aggiunge il fatto che non si conosce neanche il nome di chi sarà il nuovo direttore. Si può fare qualcosa affinché l’Astronomia, innegabilmente un patrimonio della cultura italiana, continui a esistere così come siamo abituati a conoscerla da oltre un ventennio? Secondo me si! Perciò vorrei sottoporvi una mia -forse pazza- idea che, penso, potrebbe salvare l’Astronomia.

Tutti quanti noi sappiamo quale valore abbia avuto l’Astronomia, nella nostra cultura e come per molti sia stata uno stimolo ad approfondire i misteri del cielo. Per me lo è stata e debbo molto a questa rivista. Pensando dunque al valore culturale intrinseco de l’Astronomia e del ruolo che ha avuto nella mia formazione scientifica mi sono chiesto cosa si possa fare di concreto per far sì che questo mensile non cambi, mantenga il taglio a cui ci ha abituati e resti per chi la legge un sicuro punto di riferimento per quanto concerne l’autorevolezza e l’attendibilità degli articoli e per chi vi scrive un traguardo che va oltre a qualsiasi compenso monetario. Parlo di compenso monetario e dunque di soldi poiché se l’Astronomia è giunta a questo punto suppongo che sia a causa di una gestione economica sciagurata e sono certo che soltanto con i soldi si possa salvare.

Le belle frasi di cui ho fatto cenno contano. E come se contano! Però se per davvero rispecchiano i moti dell’animo dinnanzi un fatto che ci addolora allora, quando è possibile, dai sentimentalismi bisogna passare ai fatti. In questo caso credo sia possibile far qualcosa di concreto e dunque propongo fatti e non più parole.

Propongo a tutti i Presidenti delle Associazioni di Astrofili e a tutti i Direttori degli Osservatori Astronomici italiani di unirsi per fondare una casa editrice, che non abbia scopi di lucro e che miri soltanto ad acquistare la testata l’Astronomia, e che perciò nel contempo si adoperino a raccogliere ciascuno partecipando secondo le proprie possibilità la somma di denaro necessaria per rilevarla dall’attuale editore. Una vota acquistata l’Astronomia sarebbe affidata allo staff che sino a oggi l’ha guidata. Se si potesse risolvere in tal modo la proprietà del mensile si raggiungerebbero diversi obiettivi: mi limito a elencarne alcuni. Innanzi tutto l’Astronomia resterebbe quel giornale che tutti noi conosciamo e apprezziamo. In secondo luogo tutti i proventi delle vendite del giornale, che potrebbe avere un prezzo da stabilire in ogni caso inferiore a quello attuale, servirebbero esclusivamente a garantire la continuità nel tempo della rivista. Infine l’Astronomia non avrebbe un padrone e dunque non sarebbe più un impresa economica, che ha ovviamente come fine un guadagno, ma diverrebbe un effettivo mensile di cultura che abbia soltanto come obiettivo quello di divulgare la scienza! Una rivista di cultura che ha solo lo scopo di far cultura. Un sogno forse: ma, realizzabile e che se ci uniamo tutti potrebbe costare davvero poco. Questa mia proposta se fosse accettata andrebbe rivista e corretta: figuratevi che attualmente non ho nessun’idea di quanto possa costare l’intera operazione. Ma non è questo il punto (per saperlo basterebbe contattare l’attuale editore) mentre tengo a precisare che la mia idea non deve essere interpretata come una max colletta per acquistare l’Astronomia affinché Corrado Lamberti torni a dirigerla, ma bensì come un operazione culturale che mira a salvare un giornale che ormai è nella storia della cultura italiana e che sta rischiando seriamente di sparire. Se poi sarà ancora Corrado Lamberti a dirigerla si deciderà nelle sedi opportune: ma vi chiedo chi meglio di Lui potrebbe farlo???

Pippo Battaglia

P.S.
Comunico che anche Margherita Hack ha dato le dimissioni e dunque non dirige più l’Astronomia. A questo punto urge far qualcosa, e al più presto possibile, poiché già da adesso la rivista che noi conoscevomo non esiste più!








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