Autore: Nico
Data: 11-04-03 11:07
Ecco la news presa dal sito internet di LeStelle:
La 2P/Encke si avvicina
Questo è un periodo molto interessante per gli appassionati di comete: dopo la recente scoperta della C/2003 T3 (Tabur) e la curiosa evoluzione morfologica della 157P/Tritton (che pare aver superato la fase di outburst senza una fatale frammentazione), è tempo di parlare della cometa a più breve periodo finora scoperta: la 2P/Encke.
La notte del 24 ottobre scorso la 2P/Encke è transitata a poca distanza dalla bellissima galassia di Andromeda (M31). Johannes Schedler è riuscito a immortalare l'evento (nell'immagine ingrandita la cometa si trova sopra il trattino bianco, in basso a sinistra) utilizzando una fotocamera digitale Canon 10D (media di 3 pose da 3 minuti ciascuna su teleobbiettivo Canon 300 mm f/2,8).
In queste sere di fine ottobre essa ha iniziato a rendersi visibile anche con piccoli strumenti: diversi osservatori hanno riportato di averla stimata attorno all'undicesima magnitudine apparente, con una chioma elongata di circa 6' di estensione. Esiste tuttavia una certa difficoltà a staccarla dal fondo cielo, poiché la cometa si mostra estremamente diffusa e gli osservatori meno esperti potrebbero avere problemi a riconoscerla, in particolare se osservano da cieli non limpidi e in presenza di inquinamento luminoso. Tuttavia, nelle prossime settimane (Luna permettendo) l'astro chiomato aumenterà il suo splendore il maniera significativa, sia a causa dell'avvicinamento alla Terra, sia perché sta per effettuare il giro di boa attorno al Sole: il perielio cade infatti il 29 dicembre.
Nelle immagini CCD ottenute la notte del 25 ottobre scorso dallo scrivente e Sara Garzia (AFAM, Remanzacco) presso una località montana, risulta evidente come la 2P/Encke sia una cometa estremamente povera di polveri: il filtro visibile è riuscito a isolare efficacemente le emissioni gassose della chioma (C2) che hanno un picco proprio nel verde, mentre la cometa quasi scompare nelle riprese con il filtro infrarosso, segno dello scarso contributo di particelle poverose.
Cosa possiamo aspettarci di vedere? Se le previsioni verranno rispettate, verso metà novembre (momento di massimo avvicinamento alla Terra, pari a circa 0,26 UA) la 2P/Encke dovrebbe aver guadagnato l'ottava magnitudine e mezza, con una chioma molto estesa (alcune previsioni parlano di circa 30' di diametro, ovvero quanto la Luna piena!). In quel periodo la cometa si troverà ad attraversare la Via Lattea estiva, tra le costellazioni Cigno, Volpetta e Freccia. Da un lato avremo oggettive difficoltà a rintracciarla in mezzo al mare di stelline che contraddistingono il piano della Galassia, dall'altro ci saranno ottime possibilità di effettuare riprese ad effetto, grazie alla presenza nei paraggi di innumerevoli oggetti deep-sky (ma attenzione al veloce moto proprio della cometa, che in quelle sere si sposterà di ben 8" ogni minuto!).
La sera del 23 novembre la 2P/Encke transiterà a soli 5' di distanza dalla C/2003 K4 (LINEAR), un'altra cometa di magnitudine 13, che però si trova molto più distante, a ben 3,5 UA dalla Encke. Molto probabilmente la 2P non potrà sviluppare una coda vistosa, poiché si è riscontrato che emette pochissime polveri: al massimo potremmo sperare di vedere una debole coda di gas. Anche alcune recenti immagini CCD effettuate da un limpidissimo cielo di montagna, mostrano una differenza eclatante nella morfologia della cometa: la chioma risulta ben visibile ed estesa oltre 6' nelle riprese registrate con il filtro visibile (emissioni di carbonio molecolare), mentre con il filtro infrarosso (che isola essenzialmente la luce solare riflessa dalle polveri cometarie) la chioma scompare quasi del tutto, lasciando intuire solo la debole condensazione centrale del falso nucleo.
Agli inizi di dicembre la Encke sarà vicina alla sesta magnitudine apparente, ma molto bassa ad ovest subito dopo il crepuscolo serale nella costellazione dell'Ofiuco. Varrà comunque la pena di cercarla, anche con binocoli, purché si osservi da cieli veramente bui. Le effemeridi sono disponibili sul sito Internet del Minor Planet Center, mentre immagini e stime di magnitudine aggiornate si potranno visionare anche dal sito della Sezione Comete dell'UAI.
Giovanni Sostero
Osservatori di Remanzacco e Polse di Cougnes
Nicolò
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"Lasciando il nostro Sole e i suoi compagni dietro le nostre spalle, ci avviciniamo a regioni ancora più affascinanti, e nuovi orizzonti di di inesprimibile e terribile bellezza si aprono su di noi" T.W. Webb
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