Autore: ANTONIO (194.243.137.---)
Data: 11-11-03 12:12
Carissimi,
dedichiamo questo numero del "Salotto di Urania" all'eclisse di Luna ma in chiave Culturale.
Sabato scorso abbiamo chi più, chi meno, osservato questo suggestivo fenomeno dalla meccanica celeste newtoniana.
Un fenomeno, come l'eclisse di Sole, che avviene fin da quando si è formato il nostro Sistema Solare, ovvero circa cinque miliardi or sono, secolo più, secolo meno non è rilevante hai nostri fini.
Sabato scorso molti astrofili si sono "inerpicati" con i loro strumenti ad osservare e fotografare l'evento con le più avanzate strumentazioni che la tecnica dispone: web camere, macchine e telecamere digitali, ccd è così via dicendo...
Insomma, è stato un'occasione per mettere a frutto sia le nostre conoscenze che le varie strumentazioni in nostro possesso le quali, di giorno in giorno, divengono sempre più sofisticate e complesse da maneggiare.
C'è anche chi ha preferito godersi lo spettacolo con il binocolo, con il telescopio o, come è avvenuto per me, ad occhio nudo.
In poche parole ognuno ha scelto sul momento quale tecnica avvalersi per essere partecipe di questo evento naturale.
Fin quì mi sono tenuto nell'ovvietà, ossia non ho detto nulla di originale rispetto ha ciò che sapete e pensate anche voi.
Credo che anche negli altri Forum a noi similari, si stiano discutendo ed analizzando gli stessi argomenti che trattiamo noi per quanto concerne l'eclisse di Luna.
Tuttavia, si può analizzare e discutere questo fenomeno anche da un'altro punto di vista che in questo caso abbraccia non solo l'Astronomia, ma anche l'aspetto culturale, religioso, antropologico e storico che lega l'uomo all'Universo stellato.
E' un legame indissolubile, direi ancestrale tanto quanto è "vecchio" l'Homo Sapiens Sapiens.
L'Astronomia, la scienza del cielo, la musa del Firmamento ha sempre, come ora, condizionato la vita dell'uomo sia sotto l'aspetto biologico, che socio-culturale e religioso.
Gli Dei ellenici dimorano sul monte Olimpo, le tavole della Legge sono state consegnate a Mosè sul monte Sinai.
Questo per rimanere nella classicità perchè potremmo anche parlare della civiltà delle popolazioni andine come i Maya, Incas e Atzechi.
Stesso ragionamento vale per l'estremo Oriente in cui i monti ed i vulcani più alti erano considerati sacri agli dei in quanto loro dimora.
Insomma, l'uomo ha sempre rivolto il proprio sguardo verso l'"Alto", cercando, attraverso i fenomeni celesti, di interpretare il volere degli Dei.
Anche la religione cristiana non è immune da questa forma di religiosità astrale, ossia di elevazione dello spirito verso l'alto dei cieli.
La preghiera del Pater Nostro costituisce un calzante esempio: "Padre Nostro che sei nei cieli...."
Oppure le laudi di San Francesco rivolte all'Altissimo ed alla sorella Luna, sorella Sole e sorelle stelle è via dicendo...
Ma, vi domandere, cosa c'entra tutto questo con l'eclisse di Luna?
Perchè scomodare i "massimi sistemi" per argomentare un fenomeno astronomico che quasi, quasi passa inosservato da gran parte della popolazione?
Appunto per quest'ultimo motivo, ossia che l'eclisse di Luna non cattura più l'immagginario collettivo come invece avveniva nelle passate popolazioni.
Infatti, sarei pronto a scommettere che oggi alla maggioranza della società interessa più l'andamento borsistico di Wall Street, che seguire l'eclisse di Luna.
Certo, i giormnali ne hanno parlato, come anche i mass media, alcuni hanno anche fornito una spiegazione scientifica del fenomeno, ma tutto lì.
Perchè :era necessario aggiungere qualcos'altro?
Dal mio punto di vista sostengo di sì: noto la totale assenza, presumibilmente dovuta ad una sostanziale ignoranza del significato che l'eclisse di Luna, come quello di Sole, ha rappresentato per l'umanità nel corso dei millenni...
Provocatoriamente direi che oltre agli astrofili solo gli astrologi hanno seguito con interesse "professionale" questo evento astronomico.
Certo, l'Homo Tecnologicus" non si trova nelle stesse condizioni culturali e sociali delle passate generazioni umane: l'eclisse non è più vista come un messaggero di sventura, di calamità o come un infausto segno del volere degli Dei.
Oggi ci verrebbe da sorridere il poter pensare una cosa del genere assistendo a questo fenomeno del quale ne conosciamo e ne comprendiamo la meccanica.
Gli Dei delle tenebre o le ombre dei morti che risuscitavano quando avveniva una eclisse di Luna o di Sole appartengono al passato: il terrore e la paura di osservare come la Luna o il Sole si oscurassero dando luogo alle tenebre della notte in cui prendevano forma strani esseri zoomorfi come i draghi e le chimere appartengono alle sagre e credenze pagane e religiose.
Oggi l'uomo attraversa i continenti in una manciata di ore, esplora il cielo con sonde e navette spaziali, costruisce stazioni orbitali umanizzate, ha esplorato la Luna e forse in un prossimo futuro ammarerà anche su Marte!
Insomma: cosa può dirci di nuovo e di originale a noi cittadini degli anni Duemila una semplice eclisse di Luna?
A voi la risposta.
antonio
|
|