Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 01-12-04 11:50
Carissimi,
Sabato scorso, dopo alcuni mesi di astinenza, sono finalmente riuscito ad osservare il cielo dalla mia terrazza di casa a Roma.
La serata astronomica è iniziata con il montaggio del C11 sul terrazzino: base, tre viti e telescopio, il tutto in cinque minuti.
Non ho acclimatato lo strumento in precedenza, in quanto avevo in mente di utilizzare per le osservazioni il Nexstar 5 gps, ma poi avvinto dal desiderio di osservare come si conviene la nebulosa di Orione e Saturno, ho ceduto a me stesso ed ho preso "cucciolone" al posto di "cucciolo".
Una volta montato lo strumento, ho avviato il GPS (mode gps), ed il telescopio si è automaticamente diretto verso la polare.
Che suggestione assistere al lento ma deciso spostamento dello strumento verso la polare: si percepisce l'impressione di essere in un vero osservatorio astronomico!
Mancava solo cher avessi attivato l'apertura della cupola astronomica!
In realtà l'ho fatto facendo scorrere la tenda verso l'alto, lasciando così al telescopio ed al sottoscritto la visione del cielo stellato tra est, sud ed ovest-
Il Nord è coperto dalla terrazza e dal palazzo, ma ci pensa il gps ad allineare lo strumento.
Completato l'allineamento il telescopio mi ha chiesto di compiere i due canonici allineamenti : Ho scelto Sirio e Rigel.
Ho inquadrato Sirio con il puntatore a led, (attenti alla collimazione), poi ho osservato l'astro con il 40mm pentax, per poi riosservarlo con il 15mm ploss della nagler.
A questo punto ho dato l'oK al computer, il quale mi ha chiesto di ripuntare un'altra stella a mio piacimento scorrendo il menu.
Ho scelto Rigel, ed ho ripetuto le operazioni precedenti che avevo svolto per Sirio.
Una volta che ho dato l'ok anche per Rigel, il computer mi ha confermato che l'allineamento era esatto e che quindi lo strumento era pronto ad iniziare il suo tour stellare.
M42 è stato il primo oggetto che ho puntato: devo sottolinare che il C11 è stato estremamente preciso nel posizionarsi al centro della nebulosa!
Con il 40mm da 2" della pentax inserito nel diagonale da 2" pollici della baader planetarium, lo spettacolo di M42 è stato da sballo!
Ma non è finita, dopo essermi divertito ad osservarlo con il 22 nagler da 2" ho deciso di compiere un test "contro natura", ovvero di utilizzare la testata binoculare della baader planetarium con due oculari da 14mm sempre della baader su Orione!
Non l'avessi mai fatto!
Una immagine tridimensionale è apparsa innanzi alle mie pupille: ero penetrato all'interno della nebulosa avvinto dal suo gas interstellare al cui centro spendevano le quattro stelle della nebulosa!
Il tutto osservabile con una profondità di campo che non avevo fino ad oggi percepito con altri strumenti.
Sono rimasto praticamente esterrefatto!
Un'altra "botta" è giunta poco dopo quando ho puntato "cucciolone" su Saturno con la testata binoculare: altra grande emozione: ero vicino allo svenimento!
Vedevo Saturno come non l'ho mai osservato negli ultimi vent'anni!
Qualcosa di analogo l'ho provato solo con il telescopio di Monte Mario, ma risaliamo indietro nel tempo....
Neanche con l'astrophisics ho visto così bene Saturno sia in termini di grandezza che in termini di profondità di campo!
A questo punto il Bruno si è scatenato lanciandosi a capofitto in tutto ciò che poteva osservare:
Inzio con M79, ammasso globulare che si trova a poco più di 40 mila anni luce la cui estensione lineare è di oltre 100 anni luce.
Ho provato l'osservazione sia con il 40mm pentax che con la testata binoculare: la differenza è sostanziale!
La testata binoculare offriva,rispetto al pentax, la profondità di campo, ovvero la nebulosa sembrava che fosse "appesa" sullo sfondo del cielo .
Analoghe sensazioni anche per M36, un'altro ammasso luminoso aperto, a seguire M37, M38, M41,M47, M52
Fantastica è stata la visione dell'albero di natale (ngc 2264), ovvero del grande ammasso stellare formato da una ventina di stelle brillanti che formano, insieme ad un altro centinaio di stelle, un suggestivo asterismo a forma di albero di Natale.
Andando avanti ho puntato la nebulosa planetaria Eskimo: che visione, che suggestione vedere in tridimensionalità questa nebulosa che si trova nella costellazione dei gemelli che si presenta come una ovattata è brillante nebulosa!
In conclusione ho provato sensazioni veramente molto forti che non provavo da decenni è questo dal mio terrazzino di Roma!
Già mi prefiguro le sensazioni che proverò quando andro ad osservare fuori Roma a campo Livata, a sul Gran sasso il cielo stellato: rimarrò stecchito non dal freddo, ma delle immagini che "cucciolone" e la testata binoculare offriranno a questo romantico astrofilo del cielo stellato!
Un caro saluto
Antonio
PS
Per ogni delucidazione sul test della testata binoculare della baader planetarium sono a vostra completa disposizione.
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