Autore: antonio (---.tim.it)
Data: 03-12-03 09:01
Buongiorno,
la proposta di Angelo è interessante,ma prima bisogna conoscere il suolo lunare e le zone in cui si verificano questi fenomeni.
Vi sono diversi crateri che vengono tenuti "sotto osservazione" dagli astrofili ed inoltre questo tipo di attività richiede di seguire un progrmma osservativo ben preciso e coordinato dalla Sezione Luna dell'UAI che fa capo al mio amico Fernando Ferri.
A riguardo, oltre ad andare a visitare il sito UAI sez.Luna, vi suggerisco di acquistare anche il mensile Coelum nel quale Ferri pubblica una rubruca mensile dedicata alla Luna.
In prima approssimazione direi che forse sia il caso che acquistiate l'atlante lunare del Ruik in modo da poter iniziare a prendere dimestichezza con la topografia lunare nel corso delle sue fasi mensili.
Osservare la Luna non è una passeggiata con il telescopio, bensì bisogna possedere almeno una discreta base conoscitiva e soprattutto un buon atlante tra le mani.
Alcune utili indicazioni sono appunto fornite dal sito UAI dedicato alla sezione Luna, come pure una preziosa scheda osservativa che deve essere debitamente compilata ed inviata alla sezione Luna.
Formare un gruppo di lavoro non è difficile, ma prima bisogna sapere cosa si osserva!
Dico questo non per scoraggiare, tutt'altro, ma se volgiamo fare un lavoro utile e documentato bisogna prima studiare la Luna sull'atlante, informarsi su come e quando osservare i fenimeni TLP.
La Luna è un immenso laboratorio didattico per l'astrofilo: dfallo studio delle rime, ai fenomeni TPL sino alle occultazioni lunari.
La morfologia lunare può anche subire degli inaspettati mutamenti, dovuti magari all'impatto di un meteorite che viene a formare un nuovo cratere.
Interessante anche lo studio e l'osservazione delle raggiere che circondano alcuni crateri lunari o le rime lunari.
Insomma non c'è da stancarsi,anzi come ho detto costitruisce anche un buon laboratorio per prendere confidenza con la fotografia astronomica.
Qualora foste tutti interessati all'osservazione lunare posso prendere contatto con Ferri ed invitarlo a discutere su questo sito, ma prima bisogna che facciate una capatina sul sito UAI sezione Luna, raccolgiete il materiale e le idee e dopo ne riparliamo seriamente tutti insieme.
Nel frattempo munitevi di una carta o meglio ancora di un atlante lunare per iniziare a individuare i crateri più importanti che sono visibili in queste serate.
A riguardo potete anche fare qualche schizzo con la matita ed una relazione ad hoc sul vostro quaderno delle osservazioni.
La scheda potete stamparvela dal sito dell'UAI:
cieli sereni
antonio
PS
Angelo, hai fatto bene a proporre l'osservazione della Luna, ma non facciamoci prendere troppo da folgoranti visioni sulla via di Damasco, quando prima bisogna conoscere bene o discretamente ciò che si vuole osservare.
Dapprima bisogna pianificare a tavolino il programma osservativo che si intende effettuare, raccolgiendo tutte le informazioni possibili e successivamente a questo iniziare a lavorare sul campo.
Viceversa si genera confusione e molto pressappochismo che non serve, anzi dopo la fase iniziale di entusiamo c'è il rischio dell'abbandono del prgramma.
Cerchiamo invece di fare le cose passo dopo passo seguendo una logica didattico-osservativa in modo che possiate tutti insieme svolgere un lavoro interessante e stimolante sotto il profilo osservativo.
Non prenderla come una critica o un rimprovero, ma è solo l'esperienza che mi induce a darvi dei suggerimenti pratici e, consentitemi, anche logici.
un abbraccio
antonio
come v'à la vigna?
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