Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data: 09-01-04 10:15
Carissimi,
Il mio breve soggiorno nella terra dei Ciclopi è terminato.
E' stata una vacanza ricca di suggestioni e di riflessioni che poi vi narrerò nel corso dei nostri incontri settimanali attraverso il "Salotto di Urania".
Ora, invece, riprendiamo la nostra rubrica settimanale la quale si caratterizza per le suggestive immagine delle galassie Maffei riprese dal nostro Piero.
Veramente molto belle, degne di essere pubblicate su qualche rivista dedicata all'astronomia.
Era diverso tempo che non vedevo delle belle immagini così nitide e ricche di particolari, oserei affermare piene di "Universo"!
Complimenti Piero, auspicandomi che il tuo lavoro possa esserre di sprone per altri amici astrofili.
Un'altro argomento sul quale val la pena soffermarsi riguarda la richiesta di un nuovo amico del forum sull'osservazione planetaria.
Gli sono state date alcune risposte, peraltro esaurienti, alle quali aggiungerei anche la possibilità di prendere in considerazione un newton da 20 cm.
Come molti di voi sanno Guido Ruggeri, considerato uno dei milgiori osservatori di Marte, ma anche il De Mottoni, utilizzavano per le loro osservazioni planetarie il Newton.
In particolare Ruggeri possedeva un newton da 25cm il cui specchio primario venne lavorato dal compianto prof.Marcon.
Certo, a quel tempo, parlo di oltre vent'anni fà, non esistevano in commercio i mak, tantomeno i rifrattori apo, almeno per gli astrofili.
In conclusione direi che se il Newton non comporta grande disturbo sia per le sue dimensioni o per il suo trasporto, sarebbe da preferirsi agli altri schemi ottici che tuttavia, come il mak, offrono delle buone prestazioni.
Al corredo aggiungerei dei buoni filtri colorati (wratten) ed una buona barlow apo.
Anche il nostro Alfonso, rimessosi dall'infausto incidente automobilistico, è tornato più pippante con la sua immagine selenica.
Anche per le montature ho letto un post in cui dsi domandava quale fosse la migliore montatura.
Dare una esauriente risposta a questo quesito richiede due condizioni di base: la prima di carattere economico; la seconda, di trasportabilità.
Come è noto in commercio vi sono diverse montature tra le quali sottolineo quella della 10 micron e della Bellincioni, tanto per rimanere in Italia.
All'estero troviamo la blasonata Astrophisics, la Losmandy o la pur sempre valida Vixen GP-Dx, recentemente sostituita dalla Sfinx ma che comunque non è pari meccanicamente alla GP.
Poi vi sono le montature più commerciali come quelle della celestron e della meade le quali hanno il vantaggio di costare meno, rispetto a quelle artigianali e pesano di meno, ovvero sono notevolmente più trasportabili.
In sintesi direi che se lo strumento viene posto fisso in un luogo fisso opterei per una montatura artigianale di gran pregio, certamente made in Italy.
Viceversa, opterei per una montaura commerciale che però dia buone performance meccanico-operative e di non elevato peso ed ingombro.
saluti a tutti
antonio
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