Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data: 09-02-04 12:17
"Ubi major, minor cessat!"
Chi ricoprirà, tra la CCD e la macchina digitale da 10-12 milioni di pixell,il ruolo di major nel campo dell'astro-immage astronomica?
Questo sarà uno degli argomenti più controversi e quindi discussi che il mondo amatoriale astronomico dovrà affrontare nell'immediato futuro.
Una macchina fotografica digitale in grado di effettuare fotografie avvalendosi di ben 12 milioni di pixel è certamente un prodotto commerciale e tecnologico da prendere in seria considerazione anche per la fotografia astronomica e soprattutto per il suo costo che si aggira intorno ai mille euro.
In altre parole chi possiede una macchina digitale da 12 milioni di pixell può benissimo sfruttarla, oltre che per l'uso tradizionale, anche per la fotografia astromica, soprattutto nel campo della planetologia e penso anche per alcuni oggetti del profondo cielo.
Nessuna elaborazione delle immagini, come invece richiede la CCD, ma basta, dico per dire, un semplice clik, è l'immagine e bella e pronta per essere ammirata.
Naturalmente qualcuno di voi obietterà subito che le camere CCD offrono maggiori performance in quanto finalizzate all'impiego astronomico e scientifico.
Ovviamente la camera CCD offre maggiori garanzie scientifiche rispetto alla macchina digitale da 12 milioni di pixell, ma il punto sul quale intendo focalizzare la vostra attenzione non è sulla indiscussa qualità della CCD rispetto allla digitale, ma sui rispettivi costi delle tecnologie e sull'impiego di esse anche nella vita privata.
Ritengo che investire una somma di denaro pari a mille euro per possedere una macchina digitale capace di offrirmi, senza alcuna pretesa, delle ottime o buone foto astronomiche e di poterla anche utilizzare per altri scopi, mi sembra tutto sommato una buona spesa.
Viceversa l'uso della camera CCD rimane invece confinata al solo impiego astronomico ed il suo costo, anche sull'usato, è notevolmente superiore alla macchina digitale da 10-12 milioni di pixell.
Lascio a voi la parola....
antonio
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