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 RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-23-05 13:32

Carissimi,

Sarei potuto anche intervenire in un precedente post al cui autore ho invitato gentilmente a presentarsi e pertanto, visto che non accade nulla, almeno per il momento, mi sono deciso a scrivere qualcosa anch'io sull'argomento rifrattori apocromatici.

Innanzitutto c'è da dire che se si vuole argomentare seriamente e non tanto per dire qualcosa in positivo o in negativo sui rifrattori siano essi acromatici o apocromatici, bisogna averci osservato e non solo un paio di volte!

Il rifrattore è uno strumento particolare, ovvero che s'indirizza ad una ben delineata fascia di astrofili la quale, a sua volta, sisuddivide in visualisti ed astroimmage.

Certo, ho inteso fare una suddivisione molto accentuata, ma la ritengo necessaria per gli scopi che mi sono prefisso di trattare.

In questo post esporrò il mio punto di vista solo sui rifrattori apo, tralasciando ad altra occosione di parlare di quelli acromatici.

Vediamo innanzitutto cosa ci propone il mercato nel campo dei telescopi apo a lunga focale i quali, come sappiamo, sono particolarmente indicati per l'osservazione planetaria e per le doppie, poco invece per la fotografia se non dotati di opportuno riduttore di focale e di relativa lente spianatrice.

Pensando ha questo tipo di strumento a lunga focale mi vengono subito a mente aluni modelli quali: il takahashi 128 0 130, il takahashi 102, il Vixen 130 ED, il Vixen 102 ED, il Televue 102 e lo Stellarvue 102.

Questi rifrattori che ho sopra citato hanno una focale commisurata all'apertura dello strumento, ovvero si prestano benissimo per l'osservazione in visuale ed anche in campo fotografico, ma in quest'ultimo caso non è il loro punto di forza che invece è offerto dall'osservazione in visuale.

Ovviamente, tenete ben presente che i distinguo che ho testè descritto è puro sofismo accademico che però ha un suo fondamento in quanto si richiama alle leggi della geometria ottica.

Passiamo invece ai rifrattori apo a corta focale: quì c'è da sbizzarrirsi molto, soprattutto se teniamo presente le nuove produzioni: televue 101, takahashi 105, Vixen 105 e 115, megrez 80, Tmb, 105 Stellarvue è così via dicendo.

Quest'ultima fascia di telescopi a corta focale sono sostanzialmente da considerarsi come astrografi, anche se con una buona barlow apo, possono dare degli apprezzabili risultati in campo visuale e della planetologia.

D'altronde è ovvio che investendo cifre importanti in un telescopio apo esso offra delle soddisfazioni sia nel visuale che nell'astroimmage.

Tuttavia, per poter fare una buona scelta bisogna stabilire a priori l'uso del rifrattore apo che s'intende acquistare, ovvero in quale campo lo si intende utilizzare maggiormente: fotografico o visuale.

Ovviamente non possiamo acquistare due rifrattori apo: uno finalizzato alla fotografia e l'altro al visuale, ma c'è anche chi lo ha fatto utilizzando un rifrattorino apo da 80mm a corta focale, messo in parallello ad una Taka 128, 130, 160, oppure ad un Tec 140, ad un Vixen 130 Ed o 102 ed.

Avrete notato che finora non ho citato i rifrattori dell'Astrophisics in quanto questa prestigiosa marca merita un discorso a parte sia per il suo costo, che per le performance ottico-meccabniche che possiede.

In grandi linee posso dirvi che nel visuale il Taka 128 alla fluorite batte in visuale l'Astrophisics 130 edf,in quanto entra in gioco la focale più lunga del telescopio giapponese.

Viceversa in campo fotogragrafico l'Astrophisics non tema rivali:anche rispetto al TEC che comunque possiede un'aperura di 10 mm maggiore rispetto al 130 astrophisics.

Abbiamo visto che esistono in prduzione due modelli di rifrattori apo ognuno dei quali possiede delle proprie caratteristiche intrinseche, ovvero progettuali sia in campo visuale che fotografico.

ovviamente, ambedue i modelli sono in grado di svolgere un ottimo lavoro in ambedue i campi applicativi, ma "sofisticamente" ci sono dei distinguo che dovrebbero indurre (condizionale d'obbligo), al potenziale acquirente a compiere delle scelte a priori e non dopo averlo acquistato.

Direbbe il mio trisavolo Giordano: "devi avere le idee chiare prima di acquistare lo strumento e non dopo!"

Per motivi di spazio, non accenno alle parti meccaniche dei sovracitati rifrattori in quanto anche su questo importante aspetto ci sarebbe molto da scrivere e da commentare, ma lo farò in un'altra occasione.

Soffermiamoci invece a fare un pò di analisi su quanto ho scritto che naturalmente è opinabile da parte di tutti voi.

Esiste il rifrattore apo tuttofare, ovvero ottimo per il visuale ed ottimo per l'astrofotografia?

Accademicamente direi di no, ma c'è un buon compromesso per fare bene sia l'uno che l'altro, tuttavia, (c'è sempre un tuttavia nella vita!), ogni tipologia di rifrattore possiede, come avete letto, una propria performance progettuale e costruttiva: a voi scegliere quale più vi aggrada!

saluti
antonio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Umb (---.37-151.net24.it)
Data:   02-23-05 13:53


Domandina:

secondo te quanta differenza qualitativa può esserci tra un ED di fascia alta, tipo il Borg 101 ED, ed un APO, a parità di apertura e rapporto f ?

Perchè, tra l'altro, si parla così poco dei Borg, che hanno l'interessante idea di essere aggiornabili nella parte ottica, ed hanno un costo piuttosto umano, pur essendo costruiti in Giappone ?

Umberto

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-23-05 14:28

Caro Umberto,

Innanzitutto c'è da dire che accademicamente il termine APO si applica sia per i rifrattori ED che alla fluorite siano essi doppietti o tripletti in quanto trattasi di sistemi di lenti trattate e progettate per eliminare l'aberrazione cromatica tipica dei rifrattori acromatici.

Su questo argomento molti obietteranno ricordandomi che esistono anche i cosidetti semi-apo!

Questa definizione, non certo dovuta agli astrofili, è soltanto il frutto di una masturbatio mentis di alcuni esportastori, con la complicità degli stessi fabbricanti, i quali spingono a fare dei distinguo tra semi e non semi- apo!

I Televue sono apo o semi apo?

Gli Stellarvue sono apo o semi apo?

I Borg sono apo o semi apo?

Potrei citare una quantità di strumenti tra cui i Pentax, i TMB è così via dicendo ....

Certo, il tripletto alla fluorite è apo!

Lo è pure il doppietto non alla fluorite della Televue, come il Borg, lo Stellarvue ed il taka 102 e 128 alla fluorite che non sono dei tripletti!

Ergo, lo sono anche gli Orion ED, i Skywatcher ED, gli Ziel ED, il Vixen ED è così via dicendo...

Naturalmente bisogna vedere la qualità e la lavorazione delle ottiche per poter stabolire, anche in rapporto alla focale dello strumento, (leggi caratteristiche), se il rifrattore risponda o meno ai requisiti per poter essere definito un apocromatico.

Quindi, caro Umberto, ho in parte risposto alla tua domanda: i Borg sono ottimi apo che sono venduti a buon prezzo, naturalmente bisogna valutarne anche la parte meccanica e di assemblamento generale dello strumento, in quanto anche questo è un fattore che determina la qualità del rifrattore e quindi della marca del telescopio.

Oggi i cinesi stanno facendo un buon lavoro, sono certo che in un futuro non lontano ofriranno degli apocromatici di buona qualità sia otticamente che meccanicamente.

Però, come ho scritto, il rifrattore è uno strumento particolare che s'indirizza ad una ben determinata fascia di clientela la quale predilige la raffinatezza progettuale, l'estetica dello strumento, la qualità delle ottiche e delle sue parti meccaniche, la precisione nell'assemblaggio, la ricercatezza e la cura dei particolari dello strumento, insomma è come se acquistassimo una Ferrari, una Maserati o una Bugatti!

Naturalmente, ci sono delle marche di telescopi che producono dei rifrattori apo o qualsivoglia ED che prevalentemente guardano l'aspetto commerciale del prodotto è poco, quantomeno l'indispensabile, la qualità e la raffinatezza delle marche più blasonate.

Provare ad osservare e toccare un Televue un Vixen o un Orion o Skywatcher ED: noterete certamente la differenza, non solo delle ottiche, ma anche dell'insieme e soprattutto della meccanica degli strumenti.

Ebbene, amici cari, tutto questo ha un costo: chi vuole andare con l'utilitaria è libero di farlo, ma anche chi predilige la fuoriserie!

Infatti, sono contrario a suggerire ad un neofita l'acquisto di un rifrattore apo in quanto questa tipologia di strumento s'indirizza all'astrofilo maturo che conosce bene il suo utilizzo e naturalmente la marca da acquistare.

saluti
antonio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: gann 
Data:   02-23-05 15:32

Carissimi

la mia esperienza con i rifrattori apocromatici - ho posseduto un Borg 125ED e da poco mi sono lasciato con sofferenza da un TakaFS152 rimanendo tuttavia con un eccellente Tec 140 - mi ha portato alle seguenti considerazioni:

1) L'ottimo doppietto ED della Borg fornisce risultati eccellenti in fotografia - alcuni miei amici hanno fatto delle bellissime foto con la Canon 10D - ma nel visuale lascia al quanto perplessi perchè le immagini che arrivano al cervello denotano comunque una correzione del cromatismo non proprio esaltante a causa di fastidiosi riflessi nella visione di campi stellari che per la presenza di basso contrasto e definizione nei dettagli planetari. Pertanto, l'acquisto deve essere giustifcato se prevalentemente indirizzati alla fotografia con reflex digitali;

2) Come sa il mio amico Ennio ho ordinato il nuovo AP160 in sostituzione del favoloso Takahashi FS152 che nel visuale è veramente imbattibile a fronte tuttavia di una limitata corsa del focheggiatore che crea problemi nella messa a fuoco con lo sdoppiatore binoculare. Come correttamente detto da Antonio, le immaggini fornite dal Takahashi sono risultate ai miei occhi più nitide dell'AP155, di proprietà di un amico americano, e non solo grazie alla maggiore focale ma anche all'eccellente doppietto alla fluorite che da anni è diventato un punto di riferimento nel mercato mondiale dei telescopi. E la circostanza che sul mercato americano sono ancora richiesti maggiormente gli FS rispetto al TOA è una conferma della loro indiscussa qualità. Certamente le meccanica potrebbe essere migliorata così come il focheggiatore nonostante l'upgrade del 10:1 sia un passo avanti sulla scia del grande successo del Feather Touch. E' indubbio tuttavia che l'AP155 non teme confronti in campo fotografico specialmente se ridotto a F\5 con il gigantesco spianatore\correttore da 4" che costa quanto un apo da 4".
Ho avvertito comunque il venditore che se il nuovo AP160 non sarà almeno all'altezza del 152 nel visuale lo rispedirò al mittente.

3) Riguardo al Tec 140, la qualità ottica è ai massimi livelli e il grande successo sul mercato mondiale è dovuto non solo al prezzo competitivo ma anche all'ottima combinazione di eccelsa qualità tra l'assemblaggio del tripletto in olio e la meccanica, quest'ultima nettamente superiore a mio avviso al Takahashi ma anche all'AP.

In definitiva la scelta di acquistare un apocromatico di buona\ottima fattura ... e in questa serie non sono esclusi i Televue, i Pentax, i Stellarvue e i William ... deve comuqnue essere giustificata dal desiderio di guardare con i proprio occhi le bellezze del nostro universo nei colori più naturali possibli, riducendo al massimo i classici inconvenienti quali la turbolenza atmosferica, il tempo di stabilità termica, eventuali scollimazioni ecc. Ritengo inoltre che non sempre è bene dare maggiore importanza solo al diametro bensì è determinante negli apocromatici la qualità ottica e meccanica che può fare di un piccolo 4" un grande strumento in grado di prevalere su diametri maggiori ma di minore qualità.
Insomma, per i palati fini la scelta di un apocromatico è una passo necessario e obbligato senza tuttavia perdere d'occhio il portafolglio perchè di soldi aimè ne vanno via tanti.

Maurizio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-23-05 16:08

WHOW!

Caro Maurizio,

dove scappi?...

Dobiamo festeggiare l'evento: tuoi ospiti per una serata rifrattorista con tanto di spumante made in Italy"!

Dobbiamo assolutamente festeggiare il lieto evento quanto prima:

Ennio, è stato già allertato e mi farebbe piacere esserci anch'io con il mio 102 apo Stellarvue;

Verrà, solo come osservatore, anche Maurizio Caponera, in quanto il bifolcus non possiede alcun rifrattore!
Ovviamente scherzo!

saluti
antonio

ps
fatti vivo e complimenti!

Potrei far venire anche l'amico in comune Gianni Quarra se si trova dalle nostre parti!

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: gann 
Data:   02-23-05 17:18

Caro Antonio

in realtà sarà Giovanni a venire a Roma e consegnarlo personalmente a casa mia ... sempre che il periodo di consegna Giugno\Luglio 2005 sia rispettato.
Certamente sarò felice della tua presenza che quella di Ennio (ben accetto anche Maurizio Caponera anche se finora non ho avuto modo di conoscerlo).
Ti confesso che avere un Astrophysics è sempre un'emozione, tuttavia dare via il Taka è stata una scelta sofferta perchè rimane uno splendito rifrattore nel visuale.
Ma il momento più difficile sarà decidere le sorti del Tec140 quando arriverà l'AP. Infatti la mia idea è quella di montare sul 160 un apo da 4" e non un'altro bestione come il 140. Quindi vendere il tec 140 ... ma non sono ancora sicuro al 100% ... sarà come togliersi una costola.
Mi auguro comunque di incontarci prima (metà Marzo potrebbe andare bene) per provare insieme le gioie della visione binoculare.

Saluti

Maurizio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: AK47 (---.sn1.eutelia.it)
Data:   02-23-05 19:16

Sempre belli e interessanti gli interventi di antonio e maurizio sugli APO.
Confesso una mia aspirazione. Fermo restando che non mollerò mai il mio EDUF, il mio obiettivo finale è un APO 130 /150 per uso fotografico e visuale (a quel punto mollerei tutti gli altri tubi in mio possesso). Su quale modello puntare come rapporto prezzo/prestazioni tenendo presente che la meccanica deve essere almeno pari a quella del mio pentaxino.
Ciao Piero

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Shedar 
Data:   02-23-05 22:53

Piero hai visto i nuovi apo di astrotech?

http://www.astrotech.it/italiano/prodotti/amadvanced/amadvancedsuperapo.htm

Un 15cm sotto i 5000 euro ...

Cmq considerando il tipo di riprese che fai (belle si, ma anche particolari ed interessanti) io ti vedrei bene con un RC di buon diametro :)

Daniele.

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: marcello (---.24-151.libero.it)
Data:   02-24-05 00:14

Salve a tutti
Vi pongo una domanda dato che sono interessato all'acquiato di uno strumento solo per visuale, dato che non mi interessa la fotografia su quale schema ottico puntare ?
Un apo 100mm è valido ?
Il 90% delle mie osservazioni saranno pianeti ammassi stelle campi stellati il restante 10% al deep sky
Considerando l'osservazione visuale cosa mi consigliate a meno di 1000 euro ?
e a meno di 2000?
e di 3000?

Cieli sereni :-)

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Alexx (---.pool8250.interbusiness.it)
Data:   02-24-05 08:33

Ciao Daniele , anche io ho notato i nuovi apo dell'astrotech ; sono un'incognita dal punto di vista ottico / meccanico anche se interessantissimi per il prezzo.
Alessandro

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: gann 
Data:   02-24-05 10:09

Suggerisco molta attenzione riguardo ai nuovi apo russi. Non li conosco ma il fatto che i precedenti modelli abbiano avuto vita breve - conosco una persona che ha acquistato nel 2004 un Astreya da 15 cm e dopo averlo tenuto sei mesi ha dovuto rivolgersi al mercato estero per tentare a venderlo perchè in Italia non ha trovato nessuno disposto a prenderlo nonostante l'ottimo prezzo sull'usato - la scelta di dar vita ad una nuova intubazione mi lascia perplesso sulla loro affidabilità e qualità ottica.
Penso che sia ancora presto per considerarli un saggio acquisto
Meglio puntare su diametri inferiori ma di qualità nota ... e la lista è lunga (Taka, Tec, Televue, Pentax, William, Stellarvue, Borg, Vixen).

Maurizio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-24-05 10:16

Caro Marcello,
Rispondo seranamente al tuo quesito:

Con la cifra di mille euro puoi acquistare un ED cinese tra gli 8ed i 10 cm!

Naturalmente, come ho già scritto in precedenza, si tratta di rifrattori apo Ed senza lode e senza infamia, ovvero commerciali.

Con la stessa cifra puoi acquistare un megrez da 80mm ED che certamente offre una maggiore qualità sia ottica che meccanica e naturalmente di assemblaggio del tubo e delle sue parti meccaniche.

Personalmente opterei per quest'ultima soluzione!


Con 1850 euro puoi invece acquistare un Vixen 102 ED f 900!

Si tratta di un'ottimo rifrattore con il quale puoi osservare benissimo sia i pianeti che le doppie e, con opportuni oculari a grande campo, anche il profondo cielo.

Inoltre, il 102 ED Vixen può ospitare un riduttore di focale che ti consente anche di dedicarti alla fotografia.

La parte meccanica dello strumento è identica al gemello 102M acromatico, con la differenza che ospita un cercatore 7x50 al posto del tradizionale 6x30 dell'acromatico.

Anche in questo caso te ne suggerisco l'acquisto con molta convinzione al punto di garantirti personalmente la sue ottime prestazioni nel visuale.

Oltre i duemila euro trovi il mitico Takahashi 102 nella nuova versione con paraluce retrattile ed altri piccoli accorgimenti che fanno di questo rifrattore apo alla flurite il best sellers della categoria.

Mi spiace per lo Stellarvue 102 che posseggo, ma il Taka lo supera e non di stretta misura, per le prestazioni ottiche.

La parte meccanica di questo rifrattore, pur essendo di buona fattura, non ha subito le opportune modifiche come l'installazione del doppio focheggiatore che al momento hanno di serie solo i rifrattori della TEC e della Stellarvue.

Sul Taka 102 c'è poco da dire: lo si può acquistare ad occhi chiusi!


Vorrei parlarti anche dello Stellarvue 102 f 8.6 Apo, in quanto si tratta di un rifrattore (doppietto ED apo), poco noto in Italia e quindi merita, non perchè lo posseggo, di qualche considerazione da parte mia.

Il suo costo si aggira intorno ai duemila euro è dotato di un bellissimo borsone nero con tanto di logo Stellarvue ricamato sul dorso, di un diagonale da due pollici everbrite Stellarvue, degli apposti anelli con relativa staffa molto curati, di un feather touch (tocco di piuma), che da solo costa circa 400 euro e naturalmente il tubo ben curato, con paraluice retrattile e relativo tappo in metallo.

Le ottiche sono di buon livello, pur essendo un doppietto ED, ma per onestà devo dirti, come lo dico anche a tutti gli altri amici del Forum, devo ancora approfondire ulteriormente il test ottico affinchè possa darvi un parere definitivo sulle prestazioni che, al momento, mi sembrano di buon livello, ovvero il costo è commisurato alla qualità dello strumento soprattutto per la parte meccanica, dell'assemblamento e della ricca dotazione di accessori, borsone compreso che da solo costa 150 dollari, senza contare il "tocco di piuma" che viene offerto in dotazione.

Mi scuso se mi sono dilungato sullo Stellarvue, ma ctredo che ne valesse la pena, visto che si tratta di un nuovo arrivo sul mercato italiano.

Maggiori ragguagli si ponno avere andando direttamente sul sito internet della "Stellavue".

Dopo quest'ultimo rifrattore troviamo i noti rifrattori della TMB: ottimi strumenti sotto tutti gli aspetti, ma pesano, ovvero bisogna possedere una buona montatura per poterli ospitare, naturalmente mi riferisco a diametri dai 10 cm in poi.

I TMB costano, ma rendono moltissimo sia nel visuale che in campo fotografico ed è proprio in quest'ultimo campo che questa marca di telescopi viene molto apprezzata dagli astrofotografi.

Oltre i duemila e cinquecento euro trovi anche i Televue: anch'essi ottimi rifrattori apo che partono dall'apertura di 75mm a finire a 127mm.

Nel tuo caso ti suggerirei il 102 f 8.6 ma il suo costo è elevato e quindi mi orienterei verso il Takahashi 102.

Ci sono anche i Borg, come qualcuno ha menzionato, ma avrei qualche dubbio sulla parte dell'assemblamento e della meccanica.

Dell'ottica ne parlano bene e male: negli Stati Uniti è in atto una lunga discussione sull'argomento e quindi non mi pronuncio anche perchè non ho ancora avuto modo di osservarci.

Credo di averti dato un'idea approssimativa sulla produzione e sui rifrattori APO e, in conclusione, mi permetto di suggerirti due strumenti che sono collaudati e di ottime prestazioni nel visuale ed anche in campo fotografico: il 102ED f 910 della Vixen (1850 euro puntatore ed anelli inclusi) ed il Takahashi 102 f 8.6 (2300 euro solo OTA).

Gli altri telescopi che ho citato costano di più, ad eccezione dello Stellarvue la cui ottica deve, a mio vedere, essere ulteriormente valutata anche sè promette molto bene.

saluti
antonio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Shedar 
Data:   02-24-05 10:38

Cia Alex.
Circa i rifrattori Astrotech io non sarei cosi' pessimista ...
Alcuni hanno ottiche TMB (e marche piu' blasonate montano le stesse ottiche a prezzi spaventosamente piu' alti ...).
Ed anche le ottiche russe dai certificati che vedo online (se veri), paiono molto buone. Anche quel che ho letto in giro conferma la qualita' delle ottiche impiegate...
Ed anche gli schemi meccanici ed i fuocheggiatori paiono di alto livello!
In ogni caso van sicuramente provati prima di giudicarli :)

Circa la rivendibilita' c'e' poco da fare. Il mercato degli apo è un po "feticista". Non si puo' negare che molti strizzano l'occhio alla marca piu' che alle prestazioni effettive ... :)

Daniele.

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: GiulioM 
Data:   02-24-05 11:53

Non so come siano gli Astreya ma a 4300 c'e' l' Apo zen da 15cm

Cieli Sereni
Giuliano

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: AK 47 (---.sn1.eutelia.it)
Data:   02-24-05 15:03

Gli APO dell'Astrotech sono molto pesanti.
Interessante il prezzo dell'apo della Zen ma non l'ho mai visto in giro, mi interesserebbe qualche parere. Anche la focale ha la sua importanza, per l'utilizzo che vorrei farne un f 7 dovrebbe essere la pocale giusta.
Ciao Piero

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: marcello (---.24-151.libero.it)
Data:   02-24-05 16:52

Ciao Antonio grazie per la risposta
Quindi secondo te un 102ed della vixen va più che bene.
Meglio ancora un 102 della takahashi
Se si vuol risparmiare stando sempre su buonissimi livelli andrebbe bene anche un 102 della stellarvue.
Ottimi consigli ma ti chiedo anche di rispondere ai miei quesiti su quale schema ottico e relativa apertura devo orientarmi per soddisfare la mia sete osservativa puramente visuale senza fotografia.
Lo chiedo proprio a te che non sei come me amante della fotografia.
Un apo 102 stellarvue per esempio dato che lo hai in mano a cosa può essere paragonato (in visuale) sui pianeti ?
A un ottimo newton da 150 ? A un c8 ? A un mak russo 150 ?
Ovviamente non sono interessato all'osservazione deep sky dato che li contano i tanti cm, ovviamente li un c11 fa la differenza e così anche un newton 12"
Ma per osservare i pianeti, gli ammassi, le stelle e i campi stellati della via lattea mi consiglieresti un apo 102 ?
ciao e grazie ancora

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Andrea (---.fastres.net)
Data:   02-24-05 18:14



Ciao ,
come scrivevo in un altro post ,
non si può fare tutto al meglio con una sola ottica .

Io personalmente ho il C8 , col quale faccio di tutto per la sua flessibilità ( da f/3 a f/20 ) .

Ma se in futuro volessi specializzarmi , terrei un newton da 25cm in montagna con la camera ccd , e un rifrattore con la webcam dalla città ....

in tal senso chiedo ai rifrattoristi esperti se posso darmi qualche indicazione sulle prestazioni dei seguenti rifrattori :

1) Vixen 102 M acro f/10
2) Tal 100 R acro f/10
3) 100/1500 f/15 acro made Japan
4) Skywatcher ED 100 f/9

Come vedete sono tutti strumenti sotto i 1000 euro ,
ho dimenticato qualche altro prodotto ?

Grazie,
ciao,
Andrea

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Giampaolo (---.pool21345.interbusiness.it)
Data:   02-24-05 19:29

SLURPPP.....SLURPP......!!!!...

Penso che come me tanti altri amici si staranno asciugando l'acquolina dalla bocca (vero Alfò?)..

Ma dove li montate stì bestioni?..io non penso che una montatura come la mia vixen GpDx possa sopportare bene un tubo oltre i 12 cm.
Maurizio, tu su cosa monterai il nuovo arrivo?

Comunque se non disturbo mi vorrei aggregare alla combriccola, per dare un'occhiata al gioiellino, non appena sarà arrivato.

Un saluto.
Gp.

P.S: Marcello per il tuo programma osservativo io prenderei in considerazione anche qualche Mak, nei diametri intorno a 180mm.
Penso otterresti un buon compromesso coadiuvato anche da un generoso diametro.



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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: alfonso 
Data:   02-24-05 21:26

si Giampaolo,
seguo sempre con grande interesse tali disquisizioni sui rifrattori.
è incredibile vedere quante configurazioni ottiche ci siano e conoscere i pro e i contro di ognuna.
il telescopio ideale forse non esiste.
sicuramente è vero che il miglior telescopio è quello che utilizziamo ( o possiamo utilizzare ) di più. Quando si diventa più esigenti
non basta sapere cosa ci vogliamo fare, bisogna sapere quanto si è disposti a spendere, da quale posto osserviamo ( buio, meno buio, inquinato, mare, collina, montagna, quali siano le condizioni di seeing medio del posto ), se stiamo in postazione fissa o mobile, se siamo disposti a trasportare pesi ecc. ecc.
il mio telescopio ideale è: leggero, trasportabile, affidabile nell' inseguimento, che non si scollima, che mi da eccellenti immagini visuali nel planetario e obbligatoriamente anche nel profondo cielo, e che sia eccellente anche nella fotografia.
chi mi da una risposta?
io col mio C8 mi sono avvicinato a questo tipo di telescopio ma, è ovvio, si può fare ( e avere ) di più.
lascio a voi la parola.
saluti cordiali a tutti

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: GiulioM 
Data:   02-25-05 08:26

Ciao

Per Piero
Io ho lo Zen da 5 anni ed e' un buon rifrattore Apo, le centriche sulle stelle non sono da manuale ma poi nell' osservazione planetaria se la cava molto bene anche se e' nato per astrofotografia; il peso e' di 10kg

Per la questione dei rifrattori, secondo me, e' un altro modo di osservare: immagini piu' secche, stelle come capocchie di spillo ecc
Avendo sia un apo che un riflettore da 30cm posso dire che si compensano...pregi e difetti di entrambi sono al 50% e infatti sono ancora indeciso se vendere uno dei due e quale

Cieli Sereni
Giuliano

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: AK47 (---.dial.atlanet.it)
Data:   02-25-05 09:05

Se è solo per le capocchie di spillo vi consiglio il VISAC, avrete come maggior soddisfazione anche la croce di diffrazione ...... ma non sperate di farci pianeti.
Ciao Piero

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: gann 
Data:   02-25-05 09:16

Caro Giampaolo

l'AP160 (12,5kg) sarà montato su una AP900GTO insieme al Tec140 (9kg).
Questa montatura non ha problemi di carico. Diversi astroimager americani di mia conoscenza la caricano fino a 30\32 con tubi, CCD, e accessori e, se bilanciata bene, non susbisce la minima influenza nell'inseguimento che è da manuale.
Pensa che con il nuovo software PemPro l'errore periodico si riduce a 0,4\0.7 arcsec a seconda se usata o meno la correzione Pec.

Maurizio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Alexx (---.pool8254.interbusiness.it)
Data:   02-25-05 09:44

comunque la scelta di comperare un APO non e' cosa facile anche a causa della "visione" diretta dello strumento che , essendo di per se un gioiello molto costoso lo si trova in mano a pochi astrofili
Alessandro

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-25-05 10:10

Caro Marcello,

Nel tuo caso, ma penso anche per tutti gli amici del forum che intendano iniziare un percorso iniziatico nel suggestivo campo dei rifrattori APO, suggerisco, rispondondone personalmente, l'acquisto del Vixen 102 ED f 910 al costo di 1850 euro compreso di puntatore e anelli.

E' uno strumento adatto, direi performante per tutti coloro che adorano, come il sottoscritto, il visuale!

Tuttavia, il Vixen 102 Ed può ospitare anche un riduttore di focale delle stella Vixen, è possibile effettuare anche delle buone riprese fotografiche e con la web.

Tieni presente che l'unico rifrattore che si avvicina per focale al Vixen è il televue 102 che costa esattamente il doppio!

Alternativa al Vixen 102 ED (parlo sempre di visuale), è il mitico Taka da 102 e lo Stellarvue 102 f 8.6.

Questi tre modelli di rifrattori sono indicati per il visuale è sono a buon prezzo, rispetto al Televue, al nuovo TEC 102 tripletto, al TMB 102 ed al W.O. 102.

Credo di esserti stato esaustivo nella risposta.

saluti
antonio

PS

rispondendo invece ad Andrea, suggerisco a piene mani l'acquisto di un 102M della Vixen, possibilmente usato che costa intorno ai 500 euro.

Andrebbe anche bene un il 90 f 1000 della Vixen qualora lo trovassi sul mercato dell'usato: ottimo, anzio eccellente in planetologia e nelle doppie!

Stesso discorso vale anche per il Kenko che praticamente è introvabile sia nel nuovo che nell'usato!

Per i rifrattori ED commerciali presentati dalle diverse marche, ho avuto modo di osservarne uno "da vicino": no comment!

saluti anche a te
Antonio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: marcello (---.24-151.libero.it)
Data:   02-25-05 12:16

Che fico questo argomento dei rifrattori vedo che interessa in molti !
Ringrazio tutti :-)
Antonio grazie per la risposta sei stato in parte molto esaustivo ma non hai risposto a una parte del mio post.
Ovvero se devo scegliere uno schema ottico per osservazioni dei pianeti, di ammassi, di stelle e di campi stellati della via lattea quale mi consiglieresti (io abito a milano) ?
E' ovvio che un newton da 40 cm ha un potere risolutore con cui anche sui pianeti potrebbe rivaleggiare con apo da 15cm e non ci sarebbe storia nel deep.
Ma dato che vorrei anche un po di trasportabilità mi chiedo cosa scegliere come schema ottico per il visuale.
Un c8 cosa ha di più di un apo 102 ?
Sicuramente lavora meglio nel deep sky (ma in visuale secondo me il deep sky ha senso solo se si va dai 30cm in su e sempre con cieli bui !) ma nelle altre osservazioni si equivalgono? : le stelle nell'apo saranno sicuramente più puntiformi, si avrà una visione che dà una sensazione di tridimensionalità, il cielo di fondo sarà più scuro... ma il potere risolutivo ? si vedrebbero gli stessi particolari sulla superficie di saturno e di giove ? Oppure la qualità delle lenti non riescono cmq a sopravanzare i 20cm di apertura del c8 (la lente del c8 anche con l'ostruzione presenta sempre una superficie 3 volte tanto)?
Cosa mi puoi dire di più di questo 102 stellarvue ?(è un doppietto alla fluorite ?)
Cosa c'è che ancora non ti convince o che vuoi appurare meglio ?
E cosa invece certamente hai trovato di positivo o di negativo ?


ciao e grazie ancora

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Alexx (---.pool8254.interbusiness.it)
Data:   02-25-05 12:38

In effetti Marcello , credo che siano le domande che ci poniamo tutti noi aspiranti compratori di rifrattori APO
Alessandro

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-25-05 13:51

Caro Maecello,
come più volte ho scritto, non esiste il telescopio sia a lente o a specchio con cui si possa fare tutto: almeno per quelli amatoriali!

Allora, riferendomi al tuo ultimo quesito, ti rispondo seguentemente:

Posto che vivo in una grande metropoli come Roma, mi trovo a dover far di conto sia con il seening atmosferico che con l'inquinamento luminoso.

A questi due dati aggiungerei anche il fattore tempo e quindi, tenendo ben presente questi tre fattori, ho bisogno di uno strumento non troppo grande di apertura e che sia veloce sia nell'acclimatazione.

Inoltre, e non ultima considerazione, c'è da stabilire a priori quali siano i miei reali interessi specifici: fotografia, visuale, planetologia, doppie o profondo cielo.

Posto, per esempio, che m'interessa un pò di tutto, predileggendo però il visuale, mi orienterei verso un C8 (qualora dovessi acquistare o possedere un solo strumento).

Infatti, il C8 è un telescopio, se ben collimato ed acclimatato e di trovars ad operare in una serata con buon seening, può indiscutibilmente offrire delle grandi soddisfazioni in tutti i campi dell'astronomia visuale.

Con il riduttore di focale si possono invece fare delle ottime fotografie di campi stellari, comete e profondo cielo.

Senza riduttore, ma con tubo di prolunga ed oculare, si possono ottenere delle ottime fotografie della Luna e dei pianeti.

Infine, il C8 è facilmente trasportabile ed è utilizzabile senza alcun problema su montature tipo Eq5 sia essa motizzata che computerizzata.


Pertanto, dovendo acquistare un solo strumento sconsiglio vivamente l'acquisto del rifrattore apo, in quanto trattasi di uno strumento particolarmente finalizzato alla planertologia, alle doppie ed alla fotografia ad alta risoluzione.

Infatti, chi possiede un rifrattore apo, possiede anche un riflettore sia esso newton o S/C per osservare il profondo cielo che, come ben saprai, richiede delle grandi aperture.

Inoltre, l'Apo consente di ridurre i tempi dell'acclimatazione che richiede lo specchio e, fatto rilevantissimo per chi vive in città, non risente della turbolenza atmosferica ed in parte dell'inquinamento luminoso.

Nel mezzo a queste due configurazioni c'è il Mak che può essere un valido compromesso, qualora non si potesse avere due telescopi.

Con il Mak puoi avere delle buone immagini in planetologia e nelle doppie è puoi anche raccolgiere qualche soddisafazione nel profondo cielo, ma con aperture dai 15 cm in su.

Come ti ho scritto poc'anzi, il rifrattore apo è da considerarsi un telescopio di arrivo, non di partenza e che comunque, almeno per mia personale considerazione, costituisce il telescopio per eccellenza, ovvero per palati fini che dopo anni di osservazioni visuali decidono di procedere a questo nobile acquisto.

Forse qualcuno di voi non sarà d'accordo sulla mia argomentazione di cui sopra, ma sinceramente non mi sento di consigliarne l'acquisto ad un neofita, oppure ad un astrofilo che ancora non ha le idee ben chiare sull'impiego di tale strumento.

Ovviamente per i rifrattori acromatici il discorso si pone diversamente in quanto hanno costi relativamente bassi, ma anche quì bisogna necessariamente fare dei distinguo: la produzione giapponese, ovvero la Vixen, Kenko sono ottime sia come lenti che come meccanica, stessa cosa dicasi per le ottiche russe come, ad esempio, il TAL.
Negli Stati Uniti troviamo anche gli Stellarvue acromatici che sono veramente ottimi rifrattori sia come lenti che come meccanica.

A riguardo ho avuto modo di testare l'80 acromatico f 8.6 della Stellarvue è posso dirvi che supera per nitidezza e contrasto delle immagini in quanto possiede un'impercettibile residuo di cromatismo che lo rende superiore ai rifrattori ED cinesi.

Anche la meccanica è notevolmente superiore ai rifrattori di cui sopra, ponendosi per accuratezza meccanica alla TMB ed alla stessa Televue.

Infatti, ero incerto se tenermi questo piccolo gioiello, oppure fare il grande passo dell'APO 102 sempre della Stellarvue.

Ho scelto per la seconda opzione in quanto, avendo posseduto il nobile Astrophisics 130 edf, ne sono rimasto "contaminato" al punto di non accettare alcun compromesso in tema di rifrattori apo sia per la parte ottica che meccanica.

Rispondendo infine sullo Stellarvue 102 apo f 8.6 che posseggo, come ho scritto in precedenza si tratta di un rifrattore che in Italia sono l'unico a possederlo, almeno per il momento, e quindi desidero essere più che sicuro sulle sue prestazioni ottiche che intendo fare appena le condizioni meteo lo consentiranno.

Avrò bisogno all'incirca di due mesi per poter effettuare un test accurato e definitivo sulle prestazioni ottiche di questo rifrattore che,ad una prima analisi, si presentano asoddisfacenti, direi buone, ma non al livello di un rifrattore Apo alla fluorite come il 102 della Takahashi.

Questo, per mia onestà intellettuale, posso già confermarlo, per il resto dovrete attendere un pochino.
Tenete ben presente che confronterò il mio rifrattore con l'Astrophisics 130 edf e 160 edf ed inoltre con il TEC 140!

Il test sarà attendibilissimo anche perchè non gradisco essere superficiale o pressappochista quando sostengo un argomento dando la mia parola.

Semmai taccio, ma non mi espongo a dire o affermare cose se non ne sono più che sicuro.

saluti
antonio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: marcello (---.24-151.libero.it)
Data:   02-25-05 20:22

Grazie tanto Antonio attendevo una risposta così (e anche Alexx penso ;-)
Ti ringrazio molto per la tua disponibilità la tua sincerità e la tua precisione.
Si ne parlano molto bene degli acromatici tal kenko e vixen (kenko però non vende più ma si trova solo usato). Lo stellarvue 80/9D è invece nuovo per il mercato italiano ma è un bel telescopio almeno così sembra.
Tu hai avuto modo di testare l'80 acromatico f 8.6 della Stellarvue ma penso tu intenda dire il 80/9D f9.4 in vendita dalla Rigel di roma anche perchè quello che dici tu nel sito non c'è !?
L'ultima domanda è :
che differenze hai trovato per ora tra l'acromatico 80 e il apo 102 ?
Illuminami che differenze possono esserci per giustificare il prezzo.
Ricorda che a me la fotografia non interessa :-)

attendo con pazienza

cieli sereni

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Aldo (217.201.40.---)
Data:   02-27-05 04:03

Ciao a tutti,

davvero interessante questa ML. Sono nuovo nel forum ed anche io sono interessanto all'acquisto di un apo da utilizzare soprattutto con ccd.
Possiedo già due Newton da 25 e 15 cm.

Vista l'indubbia esperienza di molti di voi nell'uso di questi strumenti, può qualcuno illuminarmi sull'acquisto, considerando anche la complementarietà con i suddetti Newton ?

Non vorrei spendere più di 2500 euro.
Grazie a chiunque voglia rispondermi.

Saluti

Aldo



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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-27-05 18:46

Carissimi Aldo e Marcello,

Per potervi spiegare molto stringatamente la differenza che intercorre tra un'ottica acro ed una ed apo o alla fluorite è come utilizzaste due distinte paia di occhiali: il primo acquistato da una bancarella e l'altro dall'ottico.

Naturalmente ambedue i paia di occhiali fanno leggere, ma con una nitidezza e definizione abbissalmente diversa!

Anche le montaure sono simili ma diverse: ma anche il loro costo è diverso!

Pertanto, giungendo alle conclusioni posso solo confermarvi che il mondo dei rifrattori apo sia ed che alla fluorite, richiedono degli investimenti significativi e non solo per l'aquisto dello strumento, ma anche di tutti gli altri accessori: diagonale, lente di barlow e naturalmente gli oculari.

E' inutile possedere una ferrari quando monta dei pneumatici commerciali: non potrà mai raggiungere le alte prestazioni di questa superba autovettura, dicasi lo stesso per un rifrattore apo sia esso doppietto o tripletto.

saluti
antonio

ps

Il rifrattore acro da 80mm della Stellarvue è quello proposto dalla Rigel sui 500 euro.

Ne suggerisco l'acquisto per gli amici che intendono possedere un buon rifrattore acro ad un costo modesto, ma con ottimi risultati.

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Alexx (---.pool8250.interbusiness.it)
Data:   02-27-05 21:45

Ciao Antonio e grazie per le risposte esurienti che sai offrirci ; volevo solo chiederti una particolare , esiste una reale differenza in termini di "prestazioni" fra lenti ED e alla fluorite ?
Ciao
Alessandro

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-28-05 09:52

Alessandro,

Dopo tutto questo panegirico suoi rifrattori apo ritengo che avrai ben compreso la differenza che intercorre tra un apo ed ed un apo alla fluorite!

Non credo di doverti aggiungere altro: l'ottica ed viene anche prodotta dai cinesi sui nuovi rifrattori commerciali, mentre quelli alla fluorite sono ancora patrimonio tecnologico di alcune importanti e notemarche di telescopi.

Già questo dato dovrebbe indurti a comprendere che esiste una significativa differenza tra i due tipi di lenti ottiche.


saluti
antonio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Alexx (---.pool8250.interbusiness.it)
Data:   02-28-05 12:37

Ciao Antonio , allora forse non ho ben capito l'esatta composizione dei rifrattori APO ovvero non ho ben compreso , ad esempio la differenza fra un TEC 140 apo e un TEC 160 apo fluorit dal punto di vista "ottico" quindi indipendentemente dall'apertura differente dello strumento.
Il sito dove ho visto quei 2 modelli e' il seguente:

http://tec.idcomm.com/tec_us/index.html

Alessandro

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   02-28-05 13:17

La diversità consiste solo nell'apertura e nella focale dello strumento:
il primo è un apo da 140, il secondo da 160!

Poi, ci possono essere delle diversità di assemblamento delle ottiche con vari processi che le ditte applicano ai loro strumenti.

Sostanzialmente cambia poco o nulla sulla qualità ed il trattamento delle ottiche trattandosi di rifrattori apo di grande livello come il TEC.

Ogni ditta costruttrice o assemblatrice applica dei propri metodi costruttivi, ma la qualità ottica è dovuta essenzialmente dalla qualità e dal trattamento del vetro ottico.

saluti
antonio

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 Re: RIFRATTORI APO: COME STANNO LECOSE?
Autore: Alexx (---.pool8250.interbusiness.it)
Data:   02-28-05 13:46

Ok Antonio ora ho capito perfettamente , grazie per la risposta e la pazienza.
Ciao
Alessandro

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