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 Marte 11 sett bis
Autore: Alfonso_ 
Data:   09-21-05 22:43
Allegato:  Marte 10 set 05.jpg (165k)

Vorrei proporre alla vostra attenzione l' immagine allegata.

Quello che vorrei far risaltare è la diversa riuscita di immagini riprese in condizioni simili ma con tecniche diverse.
Vedete due immagini
a sn in b/n a ds a colori.

Entrambe da filmati ottenuti in condizioni di seeing e trasparenza simili con identico apparato di ripresa.
Unica differenza sostanziale è il filtro, diverso nelle due riprese.
A sn immagine in b/n con filtro rosso,
a ds immagine a colori con filtro Ir-Cut.

Il filtro rosso esalta molti dettagli che restano impastati con l' altro filtro.

Ciao



Invia modifica (09-21-05 22:46)

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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   09-22-05 07:35

BRAVO ALFONSO,

Noto con piacere che te la spassi con Ares, mentre ti facevo sull'isola di Cos a goderti il Sole in compagnia con le giovani vestali!

Hai provato con il rifrattore a riprendere Marte?

Noti differenze tra il C8 e l'apo Stellarvue?

complimenti
antonio

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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: Alfonso_ 
Data:   09-22-05 09:15

In questo periodo sto usando il C8 perchè Marte ha ancora un diametro troppo piccolo.
Ma soprattutto perchè vorrei riuscire a trovare una collimazione ottimale del C8.
Tempo fa mi accorsi che era fortemente scollimato.
Ho dovuto lavorare parecchio per riportarlo ad una collimazione buona per il visuale ma non ancora del tutto soddisfacente per la fotografia.
Purtroppo il tempo è tiranno, sia come seeing, sia come tempo metereologico, sia come Tempo che fugge.
Sono poche le occasioni di poter avere condizioni buone per mettere mano a rifiniture fini della collimazione.
Comunque è mia intenzione, appena posso, riprendere l' Apo Stellarvue.
In visuale, come sai, da un' immagine ottima.
Nella fotografia da ottimi risultati e con meno fatica rispetto al C8 dato che non ci sono problemi di collimazione. definizione e contrasto ad alti livelli.
I pianeti allo stellarwue appaiono tridimensionali o, meglio, si avverte il senso della profondità dell' immagine. All' apo, i campi stellari con le stelle puntiformi sono una medicina per le membra afflitte dalle cose terrene.
Ma tu queste cose le sai meglio e più di me.
Comunque, come tutti noi, sto sperando in un miglioramento delle condizioni meteo, che quest' anno sono state particolarmente inclementi.
Ciao



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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   09-22-05 09:34

Ave Alfonsi,

Se non ti offendi, si potrebbe collimare il tuo C8 insieme a Maurizio Caponera
che è molto bravo in tale pratica.

Tra l'altro, oggi, cade il suo onomastico!

saluti
antonio

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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: Giampaolo (---.pool21345.interbusiness.it)
Data:   09-22-05 12:44

Ciao Alfonso,
ti consiglio vivamente i bob-knobs da applicare in sostituzione delle fetenti e scomode (nonchè pericolose) brugole originali.

Io li ho montati da un bel pò di tempo e ci impiego pochi minuti ad avere una buona collimazione, facendo tutto da solo dato che il tubo del c8 è corto.

Calcola che se fai un a collimazione perfetta oggi, bastano pochi spostamenti come un trasporto in macchina per perdere tutto il lavoro!!..

Bob-Knobs vivamente consigliati sugli S.Cassegrain.
Ciao.
Gp.

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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: Alfonso_ 
Data:   09-22-05 14:13

Ciao Antonio e Giampaolo,
sempre lieto di sentirvi.

Per quanto riguarda il discorso della collimazione la faccenda si complica.
Come voi mi insegnate essa è fondamentale.
Sia nel visuale e ancor di più nella fotografia.

Ho avuto modo di parlarne anche in altre sedi.
Un grande astrofotografo italiano ( Carmelo Zannelli ) mi ha scritto ciò che segue:
<< Quanto alla collimazione del C8, a parte che ci vuole un buon seeing (oppure un generatore di stella artificiale, che non e per nulla difficile da costruire), oltre ad agire sulle viti di collimazione del secondario devi stare attento che non vi siano tensioni sulla lastra. Specificatamente, le viti di fissaggio della suddetta devono essere appena avvitate (dopo che sono arrivate a contatto col coperchio della lastra), inoltre, di FONDAMENTALE importanza, la celletta porta secondario che è avvitata alla lastra NON deve essere avvitata troppo stretta pena l'insorgere di astigmatismo... diciamo che devi poter lasciare che cercando di spostare il supporto col secondario parallelamente alla lastra (cioè nel foro della sua sede) ciò possa avvenire con una normale pressione delle dita... questo comporta, ovviamente una facilità al disassamento del secondario durante il trasporto, ma non c'è alternativa allo stato attuale dei pezzi così costruiti ed assemblati dalla Celestron.>>
I punti critici di questa benedetta collimazione, che va ricercata allo spasimo per ottenere immagini il più hires possibili, sono proprio quelli che ha cosi ben descritto l' amico Zannelli.
Evitare gli eccessivi tensionamenti che portano a conseguenze importanti.
Devo confessare che il problema della collimazione lo sento parecchio e stavo pensando a una configurazione alternativa che fosse esente da tale problematica.
Devo dire al tempo stesso che la ricerca della collimazione perfetta mi appassiona ma, purtroppo, essa richiede pratica, tempo e condizioni ideali.
Cosa che nel mordi e fuggi dell' astrofilia cittadina diventa poco praticabile.
Quindi mi frulla in testa una configurazione MK da 150, meglio, 180 mm.
E credo possibili anche altre alternative.
Mi piacerebbe che si aprisse una discussione su tali problematiche:
collimazione
telescopi per hires fotografico esenti da collimazione
telescopi per hires fotografico esenti da collimazione ma buoni anche per il deep-sky.
Magari in un Salotto di Urania.!!! :-)



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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: valerio (---.pool871.interbusiness.it)
Data:   09-22-05 18:18

Cari amici! vi posso assicurare che rispetto alla collimazione di un "Niutoniano"(io possedevo un meade lx 55 S.N.) la collimazione dell'SC è molto più semplice! A parte l'ovvia constatazione dell'igombro : lunghezza paria alla meta rispetto ai tubi dei N.ami e al fatto di avere a che fare solo con il secondario, devo dire che le istruzioni relative alla collimazione sono chiare e precise. Il mio Sc all'acquisto era scollimatissimo, Memore della fatica nella collimazione (ma anche dell'esperienza maturata SIC!) Del S.N. della Meade ( da una a due ore, fatica e sudore e spesso con ausilio di un'altra persona) ho torvato facile e intuitivo la collimazione del S.C. Inoltre credo (opinione personalissima) che sia importante per gli astrofili caqpire qual'è il limite tra una buona-ottima collimazione e un'eccessiva e a volte maniacale ricerca della perfezione (che come la verità si sa non è di questo mondo). Il sottoscritto si è accorto che passare una nottata nella ricerca spasmodica delo stazionamento perfetto, della collimazione perfetta, dell'inseguimanto perfetto, della messa a fuoco perfetta... alla fine non osservavo più niente sia fisicamente (non c'era più tempo!) sia psicologicamente: non riuscendo più ad apprezzare l'oggeto in se ma se era più o meno puntiforme, al centro perfetto dell'oculare (magari un 2,5) e via di questo passo. Io sono "tornato a riveder le stelle".
P.S.
Trovo inoltre interessante il sistema Bob-Knobs e a tal proposito, vorrei sapere se esiste anche un sito italiano dove acquistarlo!

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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: Giampaolo (---.pool21345.interbusiness.it)
Data:   09-22-05 19:52

Caro Alfonso,
secondo me è inutile farsi condizionare da troppi tecnicismi.

Lungi da me l'intenzione di smentire quel che dice Zannelli, ma se incominci a pensare alle tensioni del supporto del secondario, all'anello che stringe la lastra, pian piano arriverai al Tec 250 che neppure te ne sei accorto..!
E forse anche lì troveresti problematiche difficili da risolvere.

Io ho un C8 come te, che reputo uno strumento mediamente buono anche per l'hires, dal quale cerco di ottenere il massimo sfruttandone i pregi e smussando i punti deboli.

Se desiderassi di migliorare sull'alta risoluzione, passerei ad un Intes Micro 715 (f15), o meglio ancora ad un apo da almeno 14 cm, magari a lungo fuoco.....ma quì sai bene che si incomincerebbe uno stillicidio di spese che non finirebbe mai!

Ripeto, dotati di Bob-knobs, magari fai fare ad un esperto un test sulla qualità delle tue ottiche, così ti togli anche questo dubbio, e vedrai che le soddisfazioni non ti mancheranno..
Un saluto con la speranza di rivederci presto.
Gp.

P.S:che combina il tuo amico Pino che ho conosciuto alla festa dell'osservatorio?

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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   09-23-05 07:57

WHOW!

La discussione si fa interessante: volgiamo parlarne nel "Salotto di Urania" lunedì o martedì come suggerisce Alfonso?

Intanto suggerisco al mio caro amico Alfonso di tenersi ben stretto il C8, magari potrebbe accarezzare l'idea, in un medio futuro, di vendere lo stellarvue per un apocromatico alla fluorite!

Tuttavia, l'Intes da 180 è un'ottimo telescopio, anche, come penso, anche questo strumento presenterà delle difficoltà per quanto concerne la collimazione.

A mio vedere, l'unico strumento adatto per la fotografia ad alta definizione che lavora con estrema precisione è il rifrattore apo, ma entriamo nel campo dell'assurdo se superiamo i 10 cm di apertura!

Il TEC 140 è un valido compromesso economico, ma presuppone una montatura adeguata che non è la GP-DX, tantomeno la Sphinx!

Si parla di Losmandy 11, di Bellincioni, di 10 micron, di astrophisics e così via discorrendo...

Non ho citato l'Eq6 perchè non la ritengo affidabile per la fotografia a lunga posa e per la qualità e l'assemblaggio del materiale.

In poche parole, uno strumento che si aggira sui 10 chili di peso, richiede una montatura adeguata e allora bisogna pensare ad una postazione fissa!

Pertanto, preferisco avere dei telescopi maneggevoli il cui peso non supera i 5-6 chili in modo da poter esssere ospitati su montature ancora trasportabili, senza dover ricorrere ad eventuali facchini o ascari!

Ne riparleremo....

antonio

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 Re: Marte 11 sett bis
Autore: valerio (---.pool80104.interbusiness.it)
Data:   09-23-05 13:04

Colgo l'invito di Antonio di continuare la discussione nel salotto di Urania e ricorrendo ad Erick Fromm potremmo intitolare la discussione:" Avere (nel senso di possedere, scattare, conservare, filmare, scannerizzare, digitalizzare, elaborare, conservare...) o Essere" (nel senso di vivere intimamente un rapporto non solo visuale ma spirituale con gli oggetti del cielo la cui debole, a volte, luce ci arriva dalle profondità dello spazio e del tempo e quindi da mondi che sono più dello spirito che della materia). Insomma essere insieme alle cose del cielo o possederle, le cose del cielo. Questo è il dilemma.
Cieli sereni a tutti
Valerio.

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