Autore: antonio (---.prova.tim.it)
Data: 06-24-03 12:01
Carissimi,
In questa rubrica abbiamo discusso di vari argomenti che, a mio parere, hanno riscosso da parte di molti voi un positivo interesse.
Tutto ciò non può che farmi piacere ed invogliarmi a proseguire su questo sentiero che stiamo percorrendo insieme con grande disponibilità è amicizia.
Infatti proprio della nostra amicizia vorrei parlare in questo nostro incontro odierno con il " Salotto di Urania".
L'amicizia non è come l'erba che nasce spontaneamente, bensì è come un fiore, richiede di essere coltivata e preservata dalle intemperie della vita.
Perchè ciò avvenga bisogna che alla base di tutto ci siano dei fondamentali requisiti da parte di ciascuno di noi: l'altruismo, la tolleranza e la modestia.
Valori che non si acquisiscono facilmente, direi che sono il frutto di una complessa e lunga maturazione interiore che avviene nel corso della nostra esperienza quotidiana di vita e di relazioni con gli altri esseri umani, o per meglio dire con la collettività.
Avrete notato che è più facile diventare amici quando si è giovani che in età matura: vi siete mai chiesto il perchè?
La risposta che ho dato a me stesso è che quando si è giovani si è ottimisti e quindi si agisce con sincerità e trasparenza, in poche parole senza malizia, come dei bravi compagni di classe o di giochi.
Col tempo invece si diventa sempre più diffidenti e permalosi, ma perchè?
Anche a questo secondo quesito ho risposto a me stesso che con l'avanzare degli anni ci si sente più "dotti" e pertanto meno inclini alla tolleranza e quindi ad accettare e rispettare le idee altrui.
Non è vero forse che spesso ci sentiamo più "bravi" degli altri e pertanto consideriamo l'altrui pensiero, se non è da noi condiviso ed apprezzato, non degno della nostra considerazione e quindi rispetto?
E' accaduto anche in questo Forum e lacosa non era inaspettata, anzi mi ero più volte chiesto quando e come sarebbe emerso.
Ora molti di voi si domanderanno e mi domanderanno quando e come è avvenuto: non c'è bisogno di narrare l'episodio o gli episodi, l'importante e di capire perchè è avvenuto e quali sono state le cause ( se ve ne sono), oppure è solo il frutto di un atteggiamento mentale e/o caratteriale che ognuno di noi possiede nel bene e nel male.
Non sono certop un terapeuta, tantomeno un prelato, quindi non mi arrogo nessun diritto di chiedere delle spiegazioni è poi perchè ed a quale titolo?
A questo punto mi chiedo e vengo al nocciolo del tema: fino a che punto siamo sinceri con noi stessi e con gli altri quando parliamo di amicizia?
Affinità elettive, così recitano i sacri testi di psicologia analitica e di sociologia quando argomentano la definizione di amicizia tra due o più individui della stessa specie, ossia dell'Homo Sapiens-Sapiens.
A volte non basta definirsi "Astrofilo" bisogna pur esserlo intimamente e verso gli altri, senza preclusioni di orgoglio o di saccenza culturale o astrofilina.
Se riusciamo a fare questo tutti insieme, almeno per tutti coloro che desiderano stare insieme in questo bel Forum che stiamo costruendo insieme, allora avremo fatto tutti, dico tutti in bel passo in avanti nella nostra maturità come individui e come astrofili.
un caro saluto a tutti voi
Antonio
Ecco quindi che sorge la necessità di dialogare e di condividere con qualcuno ciò che riteniamo importante, ossia l'interesse verso la Scienza di Urania!
Ed era proprio quì che volevo giungere: perchè partecipiamo a questo Forum e perchè desideriamo scambiare le nostre impressioni, sensazioni, stati d'animo con altri nostri simili di cui non conosciamo nulla, se non l'interesse in comune che ci anima.
Eppure anche in questo Forum ho avuto modo di "vivere"
|
|