Autore: Marco Vedovato
Data: 10-12-03 15:30
Allegato: 020-mars20031010_little.jpg (62k)
Dopo un po' di giorni di silenzio per impegni di lavoro rieccomi qui.
Bella immagine Angelo. Complimenti migliori a vista d'occhio.
Ho visto anche una carina immagine marziana di Alfonso. Io con la mia prima immagine marziana ho fatto di gran lunga peggio. Tra un po' Alfonso darà la polvere a tutti.
Vi allego una immagine del 10 ottobre durante una pubblica serata con il comunicato che ho fatto a beneficio dei media locali (ecco perché del tono un po' pedante). Di conseguenza non si è potuto lavorare di fino per ovvi motivi.
Una considerazione: Angelo, ho visto che una serata hai rinunciato a riprendere per seeing pessimo. Io non l'avrei fatto. Non vorrei che si avesse timore a postare immagini "brutte" per paura di apparire non all'altezza. Ma ci mancherebbe se fosse così! L'immagine mia di Marte è "brutta" ma non importa perchè è stato questo che si è riusciti a fare. Hai visto che anche Paolo Tanga (coordinatore della sezione Marte per chi non lo sapesse) esorta a riprendere a prescindere dal seeing? Uno studio sistematico di Marte necessita anche delle immagini "brutte" che però possomo recare importanti indicazioni. Se si usassero solo le immagine "da urlo" ben pochi studi si farebbero. Il mio è soltanto un parere, sia chiaro.
Una domanda (per Nello?): come si fa a fondere con Adobe Photoshop la IR e la RGB? Con Iris mi viene una schifezza!
Ciao,
Marco
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Continua l'allontanamento di Marte il cui disco sottende ormai un angolo inferiore ai 19 secondi d'arco, sufficienti tuttavia per cogliere bene ancora molti particolari, in condizioni di buon seeing. L'immagine allegata soffre da questo punto di vista: le montagne rompono i flussi dell'aria, rendendola turbolenta, per cui le immagini planetarie "bollono" durante la ripresa.
La foto è stata fatta durante una menifestazione pubblica a Tesero("La Luna al telescopio") organizzata dal Gruppo Astrofili Fiemme; il telescopio usato è il notevolissimo Celestron C14 del socio Ernesto Zanon.
Il particolare più evidente è il Mare Cimmerium del quale non si percepiscono tuttavia i bordi assai frastagliati, proprio per i limiti imposti dalla turbolenza atmosferica. Sarebbe stato opportuno utilizzare una focale inferiore ma non c'erano le condizioni per sperimentare (vista la presenza del pubblico).
Marco V.
www.astrofilifiemme.it
Invia modifica (10-12-03 15:45)
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