Autore: ANTONIO (194.243.137.---)
Data: 10-16-03 10:47
"Lo spazio è meraviglioso, la Cina esulta con il taikonauta"
Questo è il titolo che il quotidiano La Repubblica dedica oggi alla prima impresa spaziale cinese.
Con il lancio in orbita della capsola Shenzhou V con a bordo il primo astronauta cinese, Yang Liwei, il paese della via della seta, conquista leggittimamente il suo posto tra i grandi dello spazio.
"Un orgoglio per la nostra medre patria e un passo storico nel cammino verso il progresso della scienza e della tecnologia" - ha sottolineato il presidente della repubblica cinese Hu Jintao.
Con questa impresa la Cina può sedersi accanto agli altri partners dello spazio: Stati Uniti, Unione Sovietica e Unione Europea.
Oltre alla Cina anche altre nazioni del continente asiatico accarezzano l'idea di mandare un proprio astronauta in orbita con un proprio vettore.
Ad esempio il Giappone sarebbe in grado di farlo in quanto possiede tutte le conoscenze e capacità tecnologiche e scientifiche per porre in orbita un proprio sistema orbitale del tipo Space-Shuttle o Space Station.
Ritengo che non trascorrerà molto tempo da questa impresa che anche il Giappone ci comunicherà di essere pronta al lancio del suo primo team di astronauti nel "quarto ambiente", ovvero lo spazio.
Tornando all'impresa spaziale cinese sotto il profilo tecnologico c'è ben poco di nuovo: il razzo vettore è una versione potenziata del "Lunga Marcia", del peso di 511 tonnennale in grado di trasportare in orbita un vettore tristadio di 200 tonnellate alto 50 metri a cui devono gli altri dieci metri della navicella spaziale che ospita l'astronauta.
In altre parole, la Cina ha fatto ricorso ad una tecnologia spaziale che è stata utilizzata dalla NASA e dall'URSS risalente alla fine degli anni'50 con le imprese Mercury,Gemini ed Apollo; mentre per i sovietici i noti Sputnik e Soyutz.
Allora cv'è da chiedersi perchè la Cina è ricoprsa ad una tecnologia così "datata" per mandare un proprio astronauta in orbita sopra le nosrte teste?
La risposta non è solo scientifica, in quanto non apporta nulla di originale a quanto già non si conosca, ma politica ed industriale.
Politica in quanto la Cina nei prossimi anni intende giuocare nell'area asiatica un ruolo di primo piano, al pari di quello giapponese è per farlo ha bisogno di dimosrtare all'occidente, ma anche all'oriente asiatico, la propria capacità industriale e quindi politica.
Non dimentichiamo che la Cina mira a ritornare in possesso di Taiwan, più o meno come è accaduto per Hong Kong.
Pertanto l'impresa spaziale di oggi pone la Cina come un potente e prestigioso "interlocutore" in tutta l'area asiatica, senza contare che all'ONU è una delle quattro nazioni che detiene il diritto di veto.
In poche parole la Cina stà mostrando a trutti i propri "muscoli" e non potendolo fare con l'armamento atomico in quanto impopolare agli occhi di tutte le nazioni, lo stà facendo ricorrendo allo spazio, ma il fine è sempre il medesimo: divenire una potenza economica, industriale e purtroppo anche militare nell'area asiatica.
Finora la Cina era restata "confinata" nel suo vastissimo territorio in quanto c'era l'URSS che garantiva agli occidentali il controllo politico- militare di questa grande ed inesauribile miniera umana.
Ora che l'URSS è divenuto un insieme di piccole nazioni, fatta eccezione per la Russia, ha controllare il gigante della muraglia restano solo gli Stati Uniti e in una certa qual misura il Giappone il quale però non può disporre di un proprio esercito,ad eccezione della guardia nazionale.
Restano gli Inglesi i quali da lungo tempo hanno abbandonato quest'area geografica al loro destino, vedi l'India e le altre ex colonie dell'impero.
Certo traascorrerà ancora del tempo, ma non molto, prima che la Cina possa davvero incuotere timore, ma un fatto è certo: i loro commerci si stanno espandendo ovunque nel mondo: basti solo pensare al settore dell'ottica astronomica del quale ne possessono una larga fetta di mercato.
un caro saluto a tutti
antonio
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