Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 02-18-04 14:45
Non è usuale in questo Forum discutere o, comein questo caso, ricordare dei personaggi che non attengono al mondo dell'Astronomia o della ricerca in generale.
Abbiamo recentemente ricordato l'eroico sacrificio degli astronauti della navetta spaziale, di personaggi come Sagan, ma mai di personaggi legati al mondo dello sport in quanto non è questa la sede giusta per gli argomenti che vengono discussi.
Tuttavia non mi sento di rimproverare Piero in quanto nel suo messaggio traspare il profondo dispiacere per la scomparsa di un grande atleta italiano che ha dato lustro alla nostra Patria.
La sua prematura morte e soprattutto il modo in cui ci ha lasciato, costituisce, per me che sono cattolico, un motivo di riflessione su come questo attuale modello sociale distrugge non solo il corpo ma anche l'anima.
Prendo quindi spunto dalla luttuosa tragedia di Marco Pantani per aprire una riflessione sui nostri giovani, sulle loro aspettative, su tutti questi pseudo valori che vengono loro presentati dai mass media come irrinunciabili traguardi personali da raggiungere, altrimenti si è perdenti: ma di cosa si è perdenti?
Dell'effimero, dei falsi idoli, di quella idolatria commerciale che dura una stagione o il tempo di una campagna pubblicitaria, tanto cara alle grandi multinazionali del consumismo.
Vendere non solo sogni ed effimeri traguardi privi di valore, ma anche di accettare incosciamente falsi o momentanei "eroi" ( non è il caso del nostro Pantani), da emulare affinchè i nostri ragazzi acquistino questo o quel prodotto e che pensino, vestano e si atteggino come l'eroe o gli eroi del momento.
Poi, improvvisamente, tutto crolla: ci si accorge, a spese proprie, che quel mondo che abbiamo tanto ammirato ed emulato non è altro che un mondo virtuale, vuoto di di valori etici e morali in quanto l'unico vero valore è riconducibile al denaro!
Se non si possiede il denaro non si possono acquistare i tanti prodotti e servizi che sapientemente l'impercettibile demonio della pubblicità e dei mass media ci propongono e per farlo essi non hanno scrupoli: agiscono sulla psiche collettiva generando sempre nuovi bisogni e pseudo valori che i nostri giovani rincorrono come gazzelle!
Accadeva anche prima, ma in misura diversa in quanto non esisteva la disponibilità economica di oggi, ma anche perchè vi erano dei freni sociali e morali che impedivano il propagandarsi dell'idolatria del consumismo.
Pantani è stato abbandonato a sè stesso dalla società, la quale prima l'aveva idolatrato perchè generava soldi e consenso, poi, come la carta straccia, l'ha gettato nel cestino degli inutili.
Non serviva più, non era più un cavallo su cui le multinazionali del commercio, dello sport e dei mass media intendevano puntare: era bruciato e per sempre, senza peraltro riconoscere che sono loro i veri colpevoli, non solo morali, della sua tremenda fine.
Tremenda perchè non è umano lasciare questo mondo in solitudine, come un reietto della collettività la quale brucia incosapevolmente la vita di molti giovani .
Per motivi di lavoro leggo tutti i giorni molti quatidiani, sono circa una trentina e nelle pagine di cronaca leggo molti avvenimenti drammatici che il più delle volte riguardono i nostri giovani.
Tanti, troppi sono i suicidi di ragazzi che per motivi banali decidono di togliersi la vita, magari per una brutta pagella o per incomprensioni con i genitori o talvolta perchè derisi dai propri compagni di scuola o di lavoro.
La competizione ha preso il sopravvento alla ragione al dialogo, alla comprensione dei loro problemi che per noi adulti sembrano sciocchi, ma non lo sono affatto per loro.
Una delle cause scatenenti di questi efferate tragedie giovanili risiede nel dialogo con la famiglia e nei valori che i genitori hanno loro indicato.
Chi di voi mi conosce personalmente sa molto bene che spesso devo rinunciare agli inviti "astrofilini" perchè sono imsgnato con i miei figli: essere genitore è un grande dono del Signore, ma anche un grande impegno morale ed affettivo.
Essi vanno indirizzati sul sentiero della vita, devono sentire la tenera ma salda mano dei genitori sulle loro giovane spalle.
Entusiasmarsi per i loro successi e sostenerli nei loro insuccessi, aiutandoli a suprerare gli ostacoli del loro cammino verso la maturità.
Ci vuole molto amore e tanta, tanta dedizione, ma i frutti vengono, bisogna saper attendere: se la terra è fertile ed il contadino ha saputo mietere con amore, il suo terreno germoglierà rigoglioso è forte.
Troppo spesso nel mio lavoro trovo dei papà e delle mamme impegnati a ragiungere obiettivi più effimeri: carriera, successo, soldi, prestigio ecc...
I figli sono parcheggiati da soli, in compagnia della tata o per i più fortunati dai nonni, ma tutti o quasi avvinti dal mostro del nostro secolo: la televisione o dai giochi elettronici.
Per più grandi si mette mano al portafoglio: motorino, vestiti, scarpe,giacconi, griffati, telefonini dell'ultimo grido, automobili con e senza targa, vacanze invernali e naturalmente assenza totale di dialogo se non attraverso mugugni o frasario da scaricante portuale.
Il padre è la banca in cui attingere fondi per il sovrano divertimento del venerdì e del sabato sera, la madre altrettanto ed ambedue i genitori si prestano a questo ruolo in quanto devono farsi perdonare in qualche modo la loro assenza dai propri figli.
Scusate non è uno sfogo, piuttosto vi presento uno spaccato sociale che "vivo" fortunatamente da osservatore.
Pantani purtroppo come tanti è figlio di questa società e come ho scritto prima ha pagato con la sua giovine vita il demoniaco tributo che la globalizzazione gli ha richiesto al momento che non serviva più ai suoi fini utilitartistici.
Ecco perchè spesso esorto i giovani del nostro Forum asd interessarsi di Urania e di dialogare con noi.
Nel nostro piccolo mondo dell'Astronomia amatoriale siamo tutti molto uniti anche se talvolta non appare così, ma in fondo sappiamo bene che chi s'interessa e studia il Firmamento reca sempre con sè un messaggio d'amore verso gli altri.
antonio
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