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 Aiutatemi a rispondere
Autore: Maxy (---.fastres.net)
Data:   07-10-03 14:39

Ciao a TUTTI
cortesemente, un visitatore del mio sito mi ha scritto ponendomi una domanda piuttosto complicata, risposte ne ho pensate ma.......
Aiutatemi a rispondere, Vi Ringrazio Anticipatamente.

Scrissi anni or sono anche al meteorologo Caroselli ma non ebbi risposta al mio semplice quesito: studiai tanto tempo fa che le date degli equinozi anticipano ogni anno di venti minuti per il fenomeno detto "precessione degli equinozi" dovuto al moto conico dell'asse terrestre per cui, ora l'asse terrestre si avvicina sempre piy alla stella polare ma, tra ...tredicimila anni "guarder`" ad un'altra stella. Studiai dunque che le date degli equinozi sono o erano: 21 marzo e 23 settembre. Perr mi accorgo che i conti non tornano perchi, come nelle previsioni del tempo, i meteorologi una volta dicono una data e un'altra ne dicono una diversa. Quale altro fattore interviene a portare spostamenti avanti o indietro?

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 Re: Aiutatemi a rispondere
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   07-10-03 15:37

Ciao Maxy, ho trovato una cosa vagando in Internet. La riporto integralmente perché l'argomento è interessante.

Il sito è questo: http://www.acam.it/equinozi.htm

---------------------------------------------------------------------------------------------

In questi ultimi anni, si è parlato molto della precessione degli equinozi, anche perché sono stati scritti numerosi libri e articoli relativi ad essa.

Ma che cos’è in realtà la precessione degli equinozi?

La precessione, è determinata dal fatto che l’attrazione gravitazionale del Sole e la Luna tende a far spostare l’asse di rotazione della Terra di 50 secondi d’arco indietro; questo fa si che ci sia una differenza tra l’anno siderale (365gg/6h/9min/9sec) e l’anno tropico (365gg/5h/48min/46sec). Inoltre questo fenomeno, modificando la posizione dell’equinozio di primavera rispetto alle stelle (a causa della differenza tra i 2 anni), provoca il fenomeno in cui gli equinozi sembrano precedere le stelle verso il tramonto. La manifestazione più evidente della precessione, è lo spostamento del polo nord celeste tra le stelle, e quindi l’avvicendamento delle stelle polari, ovvero le stelle più luminose più vicine al polo nord celeste. L’avvicendamento delle stelle, ha una durata di circa 26000 anni, ovvero una stella polare, tornerà ad essere polare solo dopo 26000 anni.

Ho sottolineato la cifra 26000, perché fortuitamente mi è capita una cosa veramente interessante.

Poco tempo fa, sapendo che l’attuale stella polare (a Ursae Minoris) avrebbe raggiunto la massima vicinanza al polo nord celeste nell’anno 2150 ca., decisi di controllare, con un software astronomico, quando era stata l’ultima volta che aveva indicato il nord. Tornando indietro con i millenni, mi accorsi, che la stella indicava il nord circa nell’anno 20350 a.C. Quindi alla stella c’erano voluti "solo" 22500 anni ca. per fare un giro completo.

Incuriosito, provai con altre stelle: Vega (a Lirae), Thuban (a Draconis) e Deneb (a Cygni).

Ecco la tabella dei calcoli realizzata con il programma Cybersky:

I anno maggiore di vicinanza al polo
II anno di maggiore vicinanza al polo
Stella
Costellazione
Magnitudine

11670 a.C.
13395 d.C.
Vega
Lyra
0.00

2792 a.C.
20366 d.C.
Thuban
Draco
+3,65

14773 a.C.
10176 d.C.
Deneb
Cygnus
+1,20

20355 a.C.
2150 d.C.
Polare
Ursa Minor
+1,90


E’ curioso e significativo notare che gli anni tra che passano dalla prima volta che una stella indica il nord e la seconda volta, non sono né 26000, né uguali da stella a stella; perché mentre Vega impiega 25065 anni ca., Thuban ne impiega 23158, Deneb 24929 e la stella Polare 22505. Quindi la media degli anni è di circa 23914 e non 26000.

Non del tutto convinto, provai a ricontrollare le date con un altro programma: Sky Chart lll:

I anno maggiore di vicinanza al polo
II anno di maggiore vicinanza al polo
Stella
Costellazione
Magnitudine

11650 a.C.
13350 d.C.
Vega
Lyra
0.00

2792 a.C.
20302 d.C.
Thuban
Draco
+3,65

14415 a.C.
10386 d.C.
Deneb
Cygnus
+1,20

20350 a.C.
2150 d.C.
Polare
Ursa Minor
+1,90


Come si può ben notare, anche in questo caso le date finali non coincido con i 26000 anni previsti: Vega 25000 anni ca., Thuban 23094 ca., Deneb 24801 ca, e la Polare 22500. In questo caso, la media degli anni è di 23848 ca.

Si vede subito che la differenza tra le 2 medie è piccolissima, di soli 65 anni, che nell’arco precessionale sono meno di un grado, poiché l’asse di rotazione terrestre si sposta di un grado ogni 72 anni (se si considera la durata della precessione in 26000 anni).

Con questo piccolo "esperimento", ho dimostrato (forse sbagliando) che probabilmente la precessione dura 2119 anni in meno di quanto si è sempre creduto: ovvero 23881 anni ca. (con un errore di circa 130 anni in più o in menuo) e non 26000.

Certo, io non sono un astronomo, e sicuramente avrò sbagliato qualcosa, ma se i miei calcoli sono esatti, farebbero riscrivere interi libri, e farebbero rivedere moltissime teorie relative ai più svariati campi della scienza.

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 Re: Aiutatemi a rispondere
Autore: Alex B 
Data:   07-10-03 17:52

Effettivamente, cosi' a occhio, non ci sono spiegazioni; comunque provo a fare un AZZARDO:

il dato 26000 anni, come leggo all'inizio del post, e' riferito all'avvincendamento della polare e non ad un suo giro completo.
e' un po' comlicato ma la nostra attuale polare alfa ursa minor e' polare nonostante non sia nel primo anno di vicinanza al polo (che il programma sigla nel 2150). il problema e' forse nel decidere quando una stella diventa polare. anche se puo' sembrare assurdo.

Siamo polvere di stelle

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 Re: Aiutatemi a rispondere
Autore: Marco Vedovato 
Data:   07-10-03 23:12

Credo che la domanda di Maxy vada interpretata nei seguenti temini:

- perchè a volte viene detto che l'equinozio (di primavera per es.) avviene ora il 20 ora il 21 marzo?
- Il nostro calendario è di 365 giorni, l'anno tropico è invece di 365 giorni e quasi 6 ore. Da un anno all'altro quindi c'è un piccolo "scivolamento" nella data dell'equinozio che viene rimesso a posto ogni quattro anni grazie al giorno bisestile. Ecco perchè in anni diversi l'equinozio avviene in giorni leggermente diversi.

Per quanto riguarda la precessione degli equinozi, la questione è molto complicata. Bisogna conoscere i moti di un giroscopio, così come vengono illustrati nei corsi universitari di Fisica 1 o, ancora meglio, di Meccanica Razionale. Ad ogni modo, in soldoni:

- la velocità di precessione non è costante. Questo a causa dell'intervento di un secondo movimento -più piccolo- detto "moto di nutazione" per cui l'asse della mondo non descrive un cono perfetto sulla sfera celeste ma disegna una specie di cono a "serpentina", come uno sciatare attorno ad una linea media. Prova a fare ruotare su un tavolo una ruota di una bicicletta (con l'asse della ruota verticale!); vedrai oltre alla precessione dell'asse anche un leggero tremolio dovuto proprio alla nutazione. Quando si parla di precessione spesso si intende proprio la precessione media; quella vera ha un velocità variabile. Se ipoteticamente lasciassimo ferma la precessione, la nutazione farebbe descrivere al polo nord celeste una piccola ellisse (ellisse di nutazione). Insomma tutto questo guazzabuglio fa si che la precessione non avvenga a velocità costante.

Per la precisione un periodo completo di precessione è chiamato "anno platonico", anche se la precessione fu scoperta da Ipparco e non da Platone. In teoria, se lo spostamento dell'equinozio ammonta a 50,27" annui è facile calcolare che 360°/50,27" = 25730 anni. Purtroppo i 50,27" annui non sono costanti per quanto detto prima. Questo determina sensibili variazioni dell'anno platonico.
Questo giustifica quanto osservato da Luigi al quale vanno i miei sinceri complimenti per avere notato l'effetto con la sua brillante verifica.

Come riferimento bibliografico consiglio la lettura, non facilissima senza una qualche conoscenza fisico-matematica, del volume 1 "Il Cielo" di Gino Cecchini, pagine 161 e seguenti.

Spero di avere dato una idea.

m.v.

Marco V.
www.astrofilifiemme.it

Invia modifica (07-11-03 15:28)

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 Re: Aiutatemi a rispondere
Autore: Maxy (---.fastres.net)
Data:   07-11-03 03:57

Ragazzi siete veramente magnifici...
Sono tutte risposte chiare e di vera competenza, da docente praticamente ;-)
Grazie di cuore....

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 Re: Aiutatemi a rispondere
Autore: Maxy 
Data:   07-12-03 04:57

Grazie ancora
volevo farvi partecipi dei ringraziamenti del visitatore...:

Vi ringrazio per le pi? che esaurienti spiegazioni che mi avete dato riguardo
la ?Precessione degli equinozi? e conseguenti anomalie delle date annuali
equinoziali. Vedo che vi ho messo ?sotto!.
Sono andato a ricercare un mio vecchio testo del liceo scientifico su cui
studiai many, many, years ago (fine anni cinquanta). Penso che oggi probabilmente
siano pi? precise certe convinzioni per? un testo liceale non pu? essere
molto esauriente.
Vi scrivo quello che il testo dice sul moto conico dell?asse terrestre.
MOTO CONICO DELL?ASSE. -
?L?asse terrestre,come abbiamo gi? detto, resta sempre, praticamente, parallelo
a se stesso. In realt?, per?, esso subisce un lievissimo spostamento di anno
in anno descrivendo, in quasi 26.000 anni, una superficie conica, avente
il vertice al centro della terra e la base sulla sfera celeste (questo movimento
? simile a quello di una trottola).
Attualmente l?asse terrestre ? diretto verso la Stella Polare, alla quale
anzi si andr? sempre pi? avvicinando fino all?anno 2.015; poi comincer? ad
allontanarsi da essa, per raggiungere, dopo 13.000 anni, la direzione della
stella Vega (Alfa della Lira) e ritornare, dopo altri 13.000, nella posizione
attuale.
Tra 13.000 anni, quindi, le stagioni saranno invertite e l?estate, nel nostro
emisfero, si avr? quando la Terra si trova al perielio.
Conseguenza del moto conico dell?asse, che avviene da Est ad Ovest, cio?
in senso orario, ? la precessione degli equinozi, cio? l?anticipo con cui
essi si verificano di anno in anno .
Cos?, se consideriamo due successivi equinozi di primavera, ci accorgiamo
che il secondo avviene 20 minuti prima che la Terra abbia compiuto una intera
rivoluzione.
Per questo l?anno tropico ? di circa 20 minuti pi? breve di quello sidereo,
che misura il tempo impiegato dalla Terra a compiere l?intera rivoluzione
(quest?ultimo ? di 365 giorni, 6 ore, 9 primi e 13 secondi).?

Sar? ancora attuale tutto questo ? Mi sembra che ci siano alcune manchevolezze.
Certo che l?argomento non ? di facilissima comprensione perch? ricordo che
anche allora tra orbita, eclittica ,
gradi di inclinazione, schemi vari cercavamo di capire pi? d?intuito che
di altro.
E i solstizi (21 giugno, 22 dicembre) rimangono invariati? Non vi spaventate
?non vi disturbo pi?.
Ho intenzione per? di aspettare 13.000 anni per verificare la veridicit?
di tutto questo?

Grazie di tutto e saluti cordiali. Fabrizio Mussa ? Roma (Ostia).

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