Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data: 07-10-03 15:37
Ciao Maxy, ho trovato una cosa vagando in Internet. La riporto integralmente perché l'argomento è interessante.
Il sito è questo: http://www.acam.it/equinozi.htm
---------------------------------------------------------------------------------------------
In questi ultimi anni, si è parlato molto della precessione degli equinozi, anche perché sono stati scritti numerosi libri e articoli relativi ad essa.
Ma che cos’è in realtà la precessione degli equinozi?
La precessione, è determinata dal fatto che l’attrazione gravitazionale del Sole e la Luna tende a far spostare l’asse di rotazione della Terra di 50 secondi d’arco indietro; questo fa si che ci sia una differenza tra l’anno siderale (365gg/6h/9min/9sec) e l’anno tropico (365gg/5h/48min/46sec). Inoltre questo fenomeno, modificando la posizione dell’equinozio di primavera rispetto alle stelle (a causa della differenza tra i 2 anni), provoca il fenomeno in cui gli equinozi sembrano precedere le stelle verso il tramonto. La manifestazione più evidente della precessione, è lo spostamento del polo nord celeste tra le stelle, e quindi l’avvicendamento delle stelle polari, ovvero le stelle più luminose più vicine al polo nord celeste. L’avvicendamento delle stelle, ha una durata di circa 26000 anni, ovvero una stella polare, tornerà ad essere polare solo dopo 26000 anni.
Ho sottolineato la cifra 26000, perché fortuitamente mi è capita una cosa veramente interessante.
Poco tempo fa, sapendo che l’attuale stella polare (a Ursae Minoris) avrebbe raggiunto la massima vicinanza al polo nord celeste nell’anno 2150 ca., decisi di controllare, con un software astronomico, quando era stata l’ultima volta che aveva indicato il nord. Tornando indietro con i millenni, mi accorsi, che la stella indicava il nord circa nell’anno 20350 a.C. Quindi alla stella c’erano voluti "solo" 22500 anni ca. per fare un giro completo.
Incuriosito, provai con altre stelle: Vega (a Lirae), Thuban (a Draconis) e Deneb (a Cygni).
Ecco la tabella dei calcoli realizzata con il programma Cybersky:
I anno maggiore di vicinanza al polo
II anno di maggiore vicinanza al polo
Stella
Costellazione
Magnitudine
11670 a.C.
13395 d.C.
Vega
Lyra
0.00
2792 a.C.
20366 d.C.
Thuban
Draco
+3,65
14773 a.C.
10176 d.C.
Deneb
Cygnus
+1,20
20355 a.C.
2150 d.C.
Polare
Ursa Minor
+1,90
E’ curioso e significativo notare che gli anni tra che passano dalla prima volta che una stella indica il nord e la seconda volta, non sono né 26000, né uguali da stella a stella; perché mentre Vega impiega 25065 anni ca., Thuban ne impiega 23158, Deneb 24929 e la stella Polare 22505. Quindi la media degli anni è di circa 23914 e non 26000.
Non del tutto convinto, provai a ricontrollare le date con un altro programma: Sky Chart lll:
I anno maggiore di vicinanza al polo
II anno di maggiore vicinanza al polo
Stella
Costellazione
Magnitudine
11650 a.C.
13350 d.C.
Vega
Lyra
0.00
2792 a.C.
20302 d.C.
Thuban
Draco
+3,65
14415 a.C.
10386 d.C.
Deneb
Cygnus
+1,20
20350 a.C.
2150 d.C.
Polare
Ursa Minor
+1,90
Come si può ben notare, anche in questo caso le date finali non coincido con i 26000 anni previsti: Vega 25000 anni ca., Thuban 23094 ca., Deneb 24801 ca, e la Polare 22500. In questo caso, la media degli anni è di 23848 ca.
Si vede subito che la differenza tra le 2 medie è piccolissima, di soli 65 anni, che nell’arco precessionale sono meno di un grado, poiché l’asse di rotazione terrestre si sposta di un grado ogni 72 anni (se si considera la durata della precessione in 26000 anni).
Con questo piccolo "esperimento", ho dimostrato (forse sbagliando) che probabilmente la precessione dura 2119 anni in meno di quanto si è sempre creduto: ovvero 23881 anni ca. (con un errore di circa 130 anni in più o in menuo) e non 26000.
Certo, io non sono un astronomo, e sicuramente avrò sbagliato qualcosa, ma se i miei calcoli sono esatti, farebbero riscrivere interi libri, e farebbero rivedere moltissime teorie relative ai più svariati campi della scienza.
|
|