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 "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: ANTONIO (194.243.137.---)
Data:   09-09-03 13:38

Carissimi,

Il "Salotto di Urania" è stato assente su questo Forum per diverso tempo: si è trattato di un lungo ma costruttivo periodo sabbatico che mi ha offerto l'occasione di riflettere su alcuni aspetti che indissolubilmente ci legano alla nostra amata musa delle stelle.

Riflessioni che sono scaturite nel corso di alcune serate osservative che ho svolto quest'estate nell'ambito delle attività divulgative dell'Astris, che successivamente ho approfondito durante la mia permanenza a Creta.

Tutto è nato nel corso di una buia notte stellata in compagnia del mio telescopio e della riscacca del mare Egeo.

Pensavo alle popolazioni di queste antiche civiltà le quali erano dei grandi osservatori del cielo stellato:tutti i fenomeni astronomici che osservano venivano meticolosamente registrati attraverso la scrittura o, in alternativa, in forma orale.

Le civiltà del passato conoscevano perfettamente il moto delle stelle fisse (pianeti) e delle costellazioni che si susseguivano nel corso delle stagioni.

Il tempo per loro era scaturito ed identificato dal susseguirsi delle varie stelle, pianeti e costellazioni che sorgevano e si muovevano nel grande zodiaco del cielo stellato.

Ancora oggi sono presenti in molte tradizioni contadine consetudini legate ai fenomeni astronomici: la semina, il raccolto, l'innesto di piante, la mietitura dell'uva e del vino, la spremitura delle olive per l'olio, la nascita degli animali e dei bambini.

Fateci caso, ancora oggi il mondo contadino è strettamente legato al susseguirsi dei fenomeni celesti e del ritmo del tempo ad esso collegato.

Il Tempo, che arbitrariamente noi "civilizzati" misuriamo attraverso sofisticati orologi meccanici e non, abbiamo di fatto eluso l'antico orologio cosmico che da sempre scandisce e regola il ritmo del "cronos"con infinita saggezza, ovvero a misura d'uomo.

Il "Cronos" cosmico della natura trascorre più lentamente del nostro artificiale ed effimero orologio: il suo ritmo è meno oppressivo e dispersivo invitandoci così all'osservazione del Cosmo, ma soprattutto alla riflessione su cosa noi intimamente rappresentiamo sia verso noi stessi, che nei confronti del mondo esterno il quale ci stritola con i suoi arbitrari ritmi.

Le mie sono riflessioni a cielo aperto sotto le stelle di una antica civiltà: quella cretese, nella quale i suoi sacerdoti, astronomi e filosofi avevano tutto il tempo che desideravano per poter ammirare, registrare e soprattutto riflettere sulla intima natura del Cosmo.

I loro telescopi erano gli occhi ed il loro computer il pensiero e la saggezza che l'uomo di oggi ha smarrito.

Proprio riflettendo su queste cose mi sono chiesto se queste antiche civiltà non abbiano avuto più saggezza ed amore di noi verso l'immenso Firmamento.

Come tanti anch'io sono costretto ha rincorrere freneticamente traguardi di natura materiale che in realtà poco o nulla da condividere con la mia natura di uomo.

Fortunatamente sono un astrofilo come voi e quindi abbiamo l'occasione di poter condividere insieme la conoscenza e la saggezza speculativa che ci dona la nostra Urania.

Non credo di essere in errore asserendo che tutti coloro che s'interessano di Astronomia abbiano una vita interiore ed intellettiva molto sensibile, soprattutto quando con i nostri strumenti osserviamo il cielo stellato.

Pensiamo ad esempio alla stella che stiamo osservando al telescopio: la sua luce è partita (attraversando lo spazio-tempo), quando Aristotele passeggiava sul ciottololato dell'Eretteo, mentre disquisiva con i suoi allievi sulla natura delle stelle del Cosmo!

A voi la parola
un saluto

antonio

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: alfonso 
Data:   09-09-03 14:20

Caro Antonio
al solito mi trovo in perfetta sintonia col tuo modo di pensare.
Il tuo ( nostro ) modo di intendere la vita
oltrechè l' astronomia è, per me, il vero volto dell' astrofilo.

Sarebbe bello pensare che nel futuro del genero umano ci sia meno spazio per l' effimero.
Anche il nostro corpo ha un orologio biologico che ci governa e tanti dei nostri malanni moderni, mi è facile pensare, sono dovuti al fatto che viviamo lontano dalla sintonia con questo orologio interno.
Una vita più salutare è a contatto diretto con la natura e i suoi ritmi.
Ed essi sono scanditi con l' orologio dell' Universo.
Invece, la nostra vita frenetica e abbagliata da circostanze materiali ci allontana, inesorabilmente, dal contatto con l' intimo e con l' essenza della vita.
Quasi invidio quei filosofi, sacerdoti e sapienti che vivevano sotto i bei cieli di un tempo collegati ad esso con le loro menti oltre che coi loro sguardi.

Alla prossima.
Ciao.
Alfonso

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Marco (StarEnd) (---.pool80117.interbusiness.it)
Data:   09-09-03 15:45

Innanzi tutto grazie Antonio per avere ripreso come di consueta questa "rubrica" che settimanalmente ci allietava.... mi mancava in effetti, anche perchè sembra che per questo forum l'estate sia una sorta di "falcetto", un periodo che resetta tutto, portando nuovi utenti e perdendone altri per strada. l'aver letto di nuovo le tue parole mi ha fatto ritornare ai vecchi tempi (vecchi per modo di dire, prima dell'estate ehehe ;P ).

Per quanto hai scritto invece, mi trovo in sostanza in pieno accordo... ovviamente il rapporto che l'uomo ha avuto con il cielo è cambiato nel corso della storia, forse un tempo era un rapporto più "romantico", mentre oggi più "scinetifico", ma non rimpiango di essere nato in questa era.. sostanzialmente non ci manca nulla, anzi siamo in vantaggio visto che possediamo strumenti un tempo impensabili.. ci rimane solo da riscoprire un attimino quel modo di "guardare" con il cuore, e non solo con gli occhi...

A volte perdiamo un sacco di ore dietro ai software per ottenere le nostre immagini, perdiamo ore dietro ad uan webcam, e magari accostiamo l'occhio all'oculare solo per 5 minuti... :) Ovviamente io sto esagerando, ma effettivamente qualcosa da riscoprire c'è a mio avviso. ;-)

Saluti a tutti, Marco :)

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: SergioVi (---.98-62.inwind.it)
Data:   09-11-03 15:30

Caro Antonio,
sono lieto di riprendere parte ad una rubrica che, come ha affermato Marco, è mancata a molti "vecchi" del forum, durante questa torrida estate. Il tuo modo di parlare mi ricorda quasi quello di un filosofo, più che di un astrofilo, ma forse, come sottolineato da Alfonso, i due termini sono quasi equivalenti, quando ci affidiamo alle braccia di Urania per uscire dal mondo convulso in cui viviamo per ritrovare un contatto intimo e ravvicinato con la natura che ci circonda, diventiamo tutti un pò filosofi. E dobbiamo coltivare gelosamente, ritengo, questo spirito, è un messaggio che rivolgo benevolmente a tutti gli amici, specialmente quelli che, in questi due mesi, si sono prodigati (con ottimi risultati) di fronte a webcam, pc e programmi di elaborazione per cogliere qualche sfumatura sfuggevole di Marte. Non lasciatevi completamente assorbire da tecnologie che, per quanto efficienti, non avranno mai l'impatto emotivo di un'osservazione condotta per ore all'oculare, in contatto più intimo con il cosmo. Credo che oggigiorno, essendo colpiti da una miriade di stimoli esterni, facciamo fatica a trovare un equilibrio interiore che ci permetta, al tempo stesso, di godere appieno delle immense possibilità offerte dal mondo esterno senza perdere la bussola, cioè il contatto con quelle cose semplici che rendono veramente ricca ed appagante la vita. Se hai notato Antonio, in quest'ultimo mese sono stato l'unico a condurre osservazioni visuali dirette su Marte ed a riportarle, in seguito, su un disegno di carta. La cosa da un punto di vista mi ha fatto piacere, perchè significa che non troppi ( a parte mastro Serafix) osano cimentarsi con un disegno che, per quanto ben fatto, può essere sempre soggetto ad errori di valutazione e ad "illusioni" ottiche del cervello umano, che può far vedere ciò che, in realtà, non c'è.
Ma da un lato ciò mi è anche dispiaciuto, perchè tante immagini digitali probabilmente sono state ottenute, come dice Marco, con una frettolosa osservazione di 5 minuti all'oculare. E ciò fa perdere il contatto intimo con un oggetto celeste che invece io oramai, dopo mesi di pazienti osservazioni, ho imparato a conoscere a fondo.
Concludo qui il mio intervento, al prossimo salotto cari interlocutori:-)

Sergio

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Leonardo (---.pool62211.interbusiness.it)
Data:   09-11-03 16:06

Ciao Sergio, anch'io fino ad ora ho fatto solo osservazioni visuali, e concordo con te.

Ciao!!

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: SergioVi (---.98-62.inwind.it)
Data:   09-11-03 17:11

Ottimo Leo!
Contina così, mi raccomando!!

Sergio

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