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 D O M A N D A B A N A L E
Autore: Novizia (---.pool212171.interbusiness.it)
Data:   10-20-03 03:18

Salve a tutti, voglio subito precisare che non sono particolarmente appassionata d'astronomia .
Certo come chiunque subisco il fascino di questa scienza così vasta e intrinsecamente misteriosa.
Tuttavia le mie conoscenze più profonde di questa scienza si fermano al misero programma ministeriale del corso di geografia astronomica per il liceo scientifico .
E' passato qualche anno, eppure qualche volta mi è capitato di risfogliare quel libro, oppure di leggere qualcosa a riguardo su enciclopedie, articoli su internet, ma che non richiedessero mai più conoscenze che quelle di base.

Premesso ciò, al fine di evitare che le vostre eventuali risposte richiedano mie ulteriori domande, vorrei farvi una domanda (banale eppure basilare) che mi sono sempre posta senza riuscire a darmi una spiegazione convincente :
perchè molte stelle, soprattutto le più fioche, sembrano cambiare colore regolarmente e con una frequenza eccezionale (diciamo 2 Hz, ovvero 2 volte al secondo, tanto per dire che non si tratta di osservazioni su tempi lunghi....) passando alternativamente dal blu al verde, al rosso, ciclicamente.
Ovviamente la mia osservazione si riferisce "ad occhio nudo" senza l'ausilio di alcuno strumento ottico.

Ho pensato a fenomeni di interferenza luminosa, ma non regge (per interferenza si possono formare oscillazioni di intensità o battimenti ma non c'entra nulla con una variazione regolare e ciclica della frequenza come in questo caso !).

Aggiungo che sono studentessa alla facoltà di Fisica, quindi posso almeno comprendere spiegazioni del fenomeno che richiedano conoscenze non banali riguardo questa scienza .

Ringrazio in anticipo chiunque risolverà quello che per me è diventato una sorta di enigma della sfinge !

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 Re: D O M A N D A B A N A L E
Autore: Gianluka 
Data:   10-20-03 08:46

Ciao Novizia, sono anni che mi interesso di Astronomia a tutti i livelli, ma non mi ero mai accorto che le stelle cambiassero colore con tale rapidità!!!!!
Le uniche che mi vengono in mente sono le Cefeidi ma non sono così tante da notare questo cambiamento in tutte le stelle e poi non con questa frequenza di cui tu parli.
Infatti le Cefeidi avendo dei cambi frequenti di temperatura capita che non abbiano una precisa classificazione spettrale nel diagramma H-R infatti una Cefeide può apparire di classe G o K al minimo della sua brillanza e di tipo A e F al massimo.
Certo tutte le stelle hanno diversi colori ci sono le Rosse spesso giganti al termine della loro vita evolutiva che spesso passano da altri colori al colore rosso.....ma non così velocemente come dici tu!!!! poi ci sono stelle Gialle,Bianche,Blu ma che cambino colore....bha.....stelle che sbrilluccicano...a causa dell'atmosfera e che potrebbe far sembrare di cambiar colore alle stelle?!...stelle che cambiano la loro intensità luminosa come appunto le Cefeidi o le Supernove o le stelle che stanno morendo si insomma le "variabili" che possono cambiare di intensità anche nel giro di poche ore.....ma che cambiano colore così velocemente?!?!
Non so forse qualcuno oltre te a notato questo strano fenomeno........ bha
non so che dire....
Comunque ti saluto e ti dò il benvenuta nel circolo Forum di Astrofili.org...

ps: c'è anche la possibilità che io sia daltonico..... :-)




Ciao Gianluca Pompeo .... http://www.skylive.it


Invia modifica (10-20-03 10:29)

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 Re: D O M A N D A B A N A L E
Autore: AK47piero (---.adsl.panservice.it)
Data:   10-20-03 10:12

Cara Novizia,
innanzitutto spero che tu continui a frequentare il forum.
Mi scuso per la mia spiegazione che sembrerà veramente banale ad una studentessa di fisica però il fenomeno che descrivi è ben conoscuto e non ha nessun rapporto con la veriazione di luminosità e colore intrinseca alle stelle.
Il fenomeno che descrivi e dovuto alla presenza dell'atmosfera terrestre (se ti trovassi sulla luna non assisteresti a nulla di simile).
Ti risulterà facile capire che a causa della notevole distanza delle stelle il loro diametro angolare apparente è molto piccolo dell'ordine di 10^-3 - 10 ^ -5 secondi d'arco pertanto da tali oggetti ci arrivano pochissimi raggi luminosi (possiamo al limite ragionare su un singolo raggio luminoso). Questo raggio luminoso arriva ad incontrare l'atmosfera terrestre e subisce il fenomeno della rifrazione. Se l'atmosfera terrestre fosse ferma e perfettamente omogenea poco male (il massaggio della luce attraverso un vetro causa causa una deviazione e basta). In realtà l'atmosfera è suddivisa in cellule di masse d'aria che si trovano a temperature e pressioni diverse pertanto, il nostro raggio luminoso, si trova ad attraversare in continuazione zone che si trovano a densità diverse. Ancora una volta se tutto fosse fermo poco male (nelle giornate di scarsa turbolenza il fenomeno non è molto evidente). Il fatto è che le masse d'aria sono in continuo movimento e i complessi fenomeni di rifrazione che vi si verificano fanno si che noi quando vediamo una stella notiamo una variazione di colore (arrivano al nostro occhio di volta in volta le varie frequenze dal blu al rosso).
Il fenomeno non si verifica sui pianeti (tranne in casi di forte turbolenza) perché questi, essendo vicini, mostrano un sensibile diametro apparente e ci arrivano moltissimi raggi e le variazioni di colore dei diversi raggi, dovute al passaggio attranverso un mezzo turbolento, si compensano a vicenda annullandosi. Perciò i pianeti non mostrano lo stesso fenomeno.
Spero di esserti stato utile
Piero

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 Re: D O M A N D A B A N A L E
Autore: Marco(StarEnd) 
Data:   10-20-03 10:43

Esattamente. Bravo Pietro.

Piccolo per esperimento per novizia. Prova a verificare il fenomeno con astri situati vicino all'orizzonte e con altri situati allo zenit.. vedrai che il fenomeno da te descritto sarà molto maggiore nel primo caso, proprio per la maggiore "quantità" di atmosfera che i raggi luminosi devono attraversare per giungere all'occhio dell'osservatore. :)

Saluti, Marco

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 Re: D O M A N D A B A N A L E
Autore: alfonso 
Data:   10-20-03 14:17

Di questo fatto si è parlato anche altre volte.
La spiegazione di esso è ormai universalmente riconosciuta non solo dagli astrofili ( utenti quotidiani dello spettacolo )ma, ovviamente dai professionisti del settore.
In astrofilia tutto ciò è definito col termine di "seeing".
Ovvero l' effetto dell' atmosfera e dei suoi fenomeni intrinseci sulla percezione ( nel visuale ) degli oggetti astronomici.
Come si è già ben detto, quello che tu hai notato è effettivamente dovuto solo all' atmosfera terrestre. Se, per ipotesi, osservi dalla Luna non vedresti tali fenomeni.
Il seeing si misura con varie scale, una delle più comuni è quella dell' Antoniadi.
Seeing I-II = visione perfetta
Seeing III-IV = visione cosi cosi
Seeing V = è meglio riporre il telescopio.

Purtroppo gran parte delle serate rientrano dal 3° grado antoniadi in poi.


dopo una rapida ricerca ho ripescato due interventi che riguardavano lo stesso argomento ( perchè le stelle brillano? ): sono interessanti ed esaustivi e li ripropongo appresso:

Autore: Marco Vedovato
Data: 07-01-03 23:44

Come detto, dipende dalla turbolenza dell'aria.Le cose funzionano così:

- le stelle sono, causa la distanza, sorgenti puntiformi. I loro raggi attraversando l'atmosfera, in direzione del nostro occhio, vengono ora concentrati, ora sparpagliati. Da ciò la scintillazione.
- I pianeti hanno invece una estensione angolare non nulla. Possiamo immaginarli come formati da tante stelline messe insieme. Per ogni stellina che diminuisce di splendore, un'altra aumenta; le cose si compensano ed il pianeta brilla di luce costante.
- Tutto è misurabile con l'angolo isoplanatico. Il pianeta non scintilla se ha una dimensione angolare maggiore di quest'angolo. Mercurio ha una dimensione angolare confrontabile con l'angolo isoplanatico per cui a volte scintilla ed a volte no.

Come riferimento bibliografico suggerisco un articolo dell'astronomo Ragazzoni sul n.226 (dicembre 2001) de L'Astronomia.

m.v.

Autore: Mauro74
Data: 07-02-03 08:37

Da questo appare evidente perchè per valutare il seeng di una serata si osservi lo scintillio delle stelle.

Maggiore scintillio = maggiore turbolenza
Stelle quasi ferme = seeng ottimo

Si consideri a riguardo come le stelle allo zenith sembrino più ferme, mentre quelle prossime all'orizzonte sono uno scintillio continuo, proprio dovuto alla maggiore quantità di strato d'aria che la loro luce deve attraversare. La cosa è evidentissima osservando Sirio d'inverno. La sua luminosità e la sua scarsa altezza sull'orizzonte fan si che immancabilmente si presenti come un turbinio di colori (l'aria si comporta anche come un prisma in determinate condizioni di rifrazione, e scompone la luce bianca nei suoi componenti fondamentali) nella maggior parte delle serate. Un effetto spettacolare, insomma, anche se non desiderato!

Tra l'altro è impressionante notare lo scintillio delle stelle dopo un temporale improvviso, magari in montagna. Il cielo risulta tersissimo, ma lo scintillio sembra far pulsare il firmamento. Anche quì un bello spettacolo, molto suggestivo, anche se non proprio ambito da noi astrofili...





cordiali saluti

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

Invia modifica (10-20-03 14:29)

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 Re: D O M A N D A B A N A L E
Autore: Novizia (---.pool21345.interbusiness.it)
Data:   10-20-03 18:23

Ringrazio tutti per l'interessamento e la celerità della risposta.
Una delle caratteristiche più belle della rete Internet è lo spirito di solidarietà e comunione che unisce i suoi frequentatori sin dalla sua nascita (d'altra parte è stata costruita inizialmente per le comunità scientifiche....).

In effetti sono stata stupida a non pensare a questa spiegazione : tanto è banale quanto elegante ed efficace.
Una deviazione in frequenza doveva subito farmi pensare alla diffrazione (basta pensare all'arcobaleno.....), invece mi ero fissata sull'interferenza che da luogo piuttosto a modificazioni d'intensità tra onde della stessa lunghezza d'onda (e tra l'altro dovrebbero essere coerenti e non subire salti di fase.... ipotesi troppo restrittive in un caso come questo) o battimenti tra onde di diversa frequenza.
Insomma penso che la soluzione era alla mia portata e invece mi sono intestardita su una strada che doveva subito apparirmi STRA-sbagliata.

Colgo l'occasione per chiederevi un consiglio : vorrei leggere qualcosa riguardo la radio-astronomia o astronomia dei raggi X.
Un buon libro che tratti dell'astronomia dei corpi celesti più lontani (e per me più affascinanti) come sistemi binari, nane bianche, stelle di neutroni, pulsar, buchi neri o i misteriosissimi quasar... .
Non che il sistema solare non sia un argomento interessante, ma sono particolarmente affascinata dalla ricerca "oltre i confini" !
Sapreste consigliarmi un buon libro (buono nel senso di rigoroso e interessante) non scolastico (NON un "Super-Quark" cartaceo !-) a riguardo ?

Vi mando ancora i miei più sinceri ringraziamenti.

Patrizia.

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