Autore: alfonso
Data: 10-20-03 14:17
Di questo fatto si è parlato anche altre volte.
La spiegazione di esso è ormai universalmente riconosciuta non solo dagli astrofili ( utenti quotidiani dello spettacolo )ma, ovviamente dai professionisti del settore.
In astrofilia tutto ciò è definito col termine di "seeing".
Ovvero l' effetto dell' atmosfera e dei suoi fenomeni intrinseci sulla percezione ( nel visuale ) degli oggetti astronomici.
Come si è già ben detto, quello che tu hai notato è effettivamente dovuto solo all' atmosfera terrestre. Se, per ipotesi, osservi dalla Luna non vedresti tali fenomeni.
Il seeing si misura con varie scale, una delle più comuni è quella dell' Antoniadi.
Seeing I-II = visione perfetta
Seeing III-IV = visione cosi cosi
Seeing V = è meglio riporre il telescopio.
Purtroppo gran parte delle serate rientrano dal 3° grado antoniadi in poi.
dopo una rapida ricerca ho ripescato due interventi che riguardavano lo stesso argomento ( perchè le stelle brillano? ): sono interessanti ed esaustivi e li ripropongo appresso:
Autore: Marco Vedovato
Data: 07-01-03 23:44
Come detto, dipende dalla turbolenza dell'aria.Le cose funzionano così:
- le stelle sono, causa la distanza, sorgenti puntiformi. I loro raggi attraversando l'atmosfera, in direzione del nostro occhio, vengono ora concentrati, ora sparpagliati. Da ciò la scintillazione.
- I pianeti hanno invece una estensione angolare non nulla. Possiamo immaginarli come formati da tante stelline messe insieme. Per ogni stellina che diminuisce di splendore, un'altra aumenta; le cose si compensano ed il pianeta brilla di luce costante.
- Tutto è misurabile con l'angolo isoplanatico. Il pianeta non scintilla se ha una dimensione angolare maggiore di quest'angolo. Mercurio ha una dimensione angolare confrontabile con l'angolo isoplanatico per cui a volte scintilla ed a volte no.
Come riferimento bibliografico suggerisco un articolo dell'astronomo Ragazzoni sul n.226 (dicembre 2001) de L'Astronomia.
m.v.
Autore: Mauro74
Data: 07-02-03 08:37
Da questo appare evidente perchè per valutare il seeng di una serata si osservi lo scintillio delle stelle.
Maggiore scintillio = maggiore turbolenza
Stelle quasi ferme = seeng ottimo
Si consideri a riguardo come le stelle allo zenith sembrino più ferme, mentre quelle prossime all'orizzonte sono uno scintillio continuo, proprio dovuto alla maggiore quantità di strato d'aria che la loro luce deve attraversare. La cosa è evidentissima osservando Sirio d'inverno. La sua luminosità e la sua scarsa altezza sull'orizzonte fan si che immancabilmente si presenti come un turbinio di colori (l'aria si comporta anche come un prisma in determinate condizioni di rifrazione, e scompone la luce bianca nei suoi componenti fondamentali) nella maggior parte delle serate. Un effetto spettacolare, insomma, anche se non desiderato!
Tra l'altro è impressionante notare lo scintillio delle stelle dopo un temporale improvviso, magari in montagna. Il cielo risulta tersissimo, ma lo scintillio sembra far pulsare il firmamento. Anche quì un bello spettacolo, molto suggestivo, anche se non proprio ambito da noi astrofili...
cordiali saluti
- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -
Invia modifica (10-20-03 14:29)
|
|