1° Forum di Astronomia amatoriale, nato dagli astrofili per gli astrofili!

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 "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Antonio (---.prova.tim.it)
Data:   06-17-03 11:44

Carissimi,

L'argomento di questa settimana ci riguarda molto da vicino, al punto che dovremo necessariamente sottrarre alla quotidianeità un pò di tempo per riflettere, prima di poter rispondere a questo topic.

Da diversi anni ho notato che trascorriamo poco tempo con noi stessi, ovvero trascuriamo una parte importante del nostro essere:l'esprit!

Il quesito che pongo a tutti noi riguarda principalmente il motivo o le motivazioni che ci hanno indotto a prediligere la Scienza di Urania.

In altre parole la domanda è la seguente:perchè siamo astrofili?

Qual'è l'intimo motivo che ci induce ad esserlo?

Cosa proviamo osservando gli infiniti spazi immersi nell'infinito silenzio della notte?

Quanta parte occupano i nostri sentimenti e le nostre senzazioni quando con i nostri strumenti osserviamo, studiamo e contempliamo il Firmamento?

Quali sono i nostri pensieri e le nostre sensazioni quando con i nostri strumenti attraversiamo il tempo e lo spazio per ammirare lontane galassie o evanescenti ammassi globulari in cui forse c'è una forma di vita?

Nella nostra vita quanto ha inciso ed incide l'essere astrofilo?

Siamo certi di percepire il "mondo" come lo percepiscono gli altri, oppure ci sentiamo diversi in quanto misuriamo e valutiamo la vita e le sensazioni terrene con un metro diverso, forse più maturo, ma distante rispetto alla massa?

Qual'è il nostro rapporto con la religione o con la scienza quando osserviamo il Creato?

Cosa comporta essere astrofilo: solo osservare, fotografare e testare i nostri strumenti ed accessori, o significa anche accrescere ciò che la natura ci ha donato: l'intelletto e la sensibilità nel valutare le umane cose?

A voi la parola

antonio

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Marco (StarEnd) (---.29-151.libero.it)
Data:   06-17-03 13:10

L'astronomia non è una passione.. è LA passione. Non si può non essere astrofili... che sia in via pratica, o solo teorica, essere astrofili è un "dovere" umano, altrimenti saremmo alla pari di sassi e piante. (Tra parentesi, credo che le piante siano più consapevoli dell'universo circostante più di molte persone).

Ognuno ha i propri hobby, le proprie passioni... ma in una ipotetica piramide esse, per quanto possano occupare un posto di rilievo, non saranno mai alla sommità.. sulla cima a mio parere c'è solo l'essere astrofili (di fatto o mentalmente).

Possiamo preoccuparci ed appassionarci per tutto quello che vogliamo, ma alla fin fine siamo immersi nell'universo, deriviamo da esso ed esso ci alimenta... è l'inizio ed è il traguardo.
Spingiamo il nostro sguardo in ogni dove, su, giù, in alto e in basso.. ma finiremo sempre per volgerlo alle profondità siderali... quello è l'unico orizzonte per noi infinito, ogni altro nostro piccolo e quotidiano orizzonte è limitato.

L'universo è l'ultima frontiera, al quale aneliamo, e oltre al quale non possiamo andare.
Credo di vedere il tutto come un sistema di scatole cinesi... noi al centro, e una miriade di scatole concentriche che rappresentano le nostre quotidiane abitudini, preoccupazioni ed interessi... se continuiamo però ad sorpassare tutte le scatole arriveremo all'ultima, ovvero all'universo.

Si può benissimo non essere astrofili a questo mondo.. basta semplicemente limitare il nostro "universo" ad una di queste scatole interne, ed è quello che la maggiorparte delle persone fa. Questo non significa essere persone cattive o ignoranti, semplicemente vuol dire limitare i propri orizzonti. Più però ci fermiamo alle scatole più piccole e interne e più viviamo come "animali", quasi come riflessi inconsapevoli.

E' questo che manca alle persone e ai non astrofili, LA consapevolezza.. quella ultima, quella finale.
Purtroppo la nostra natura umana del tutto fallibile ci ostacola nel raggiungimento di questa consapevolezza, e anche tutti noi, ogni giorno, "affoghiamo" nel mare delle nostre banalità, più o meno importanti.

Siate sinceri... se un giorno vi rubano la macchina nuova, per quel giorno non ve ne frega nulla se una supernova da qualche parte dell'universo sta dando uno spettacolo che farebbe impallidire il creatore stesso.. ecco, in quel momento il nostro orizzonte è limitato ad una di queste scatole interne.
Ma è normale, siamo umani.. non puri intelletti eterei che vagano tra le sconfinate "strade" del cosmo, liberi da ogni preoccupazione materiale (magari!).

Ma quando finalmente la notte accostiamo l'occhio al nostro strumento allora per qualche istante riusciamo a prendere coscienza della vastità nella quale siamo immersi... credo che la nostra mente non potrà mai afferrare appieno il concetto nella sua pienezza, non riusciremo mai a capire VERAMENTE quanto siamo immersi nell'universo, le enormi distanze ci sfuggono, così come ci sfuggono i "perchè"...

Insomma non riusciremo mai a guardare fuori dalla "finestra", ma osservare è come percepire sulla pelle l'aria che da quella finestra entra nel nostro piccolo mondo dall'orizzonte limitato... è solo sfiorare la "verità", ma solo questo ci da enormi soddisfazioni...

L'astrofilo non è una persona particolarmente speciale.. ma ha come un prurito, anela a qualcosa, questa piccola palla sulla quale vive forse non gli basta... l'astrofilo non è superiore alla massa, e come diceva una bellissima frase: "Siamo tutti nella pozzanghera, solo che alcuni guardano alle stelle"... ecco cos'è l'astrofilo, una persona cha ha capito dove sta il vero orizzonte, colui che guarda in alto e sospira, anche se sa che la sua vita sarà sempre nella "pozzanghera"....

Questa consapevolezza porta molto spesso l'astrofilo a comportarsi diversamente dalla massa.. non in meglio o in peggio, solo diversamente.. spesso l'astrofilo si sente "diverso", a volte afflitto come chi vuole gridare al mondo qualcosa ma non è ascoltato.... come chi vuole far conoscere a tutti le meraviglie del cosmo ma non si sente preso in considerazione.
L'astrofilo non si accontenta di guardare dritto.. lo fa, perchè deve e perchè su questo mondo bisogna anche sopravvivere, ma l'astrofilo per vocazione ha la testa sempre rivolta all'universo che ci sovrasta....

Non ho volutamente parlato di religione e di Dio... se volete potete in queste mie parole sostituire la parola "universo"
con la parola "Dio", e il discorso sostanzialmente non cambierà.
Personalmente non ho ancora trovato le mie personali risposte, ma se un Dio c'è lo identifico con l'universo stesso....

Saluti a tutti, Marco...

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Antonio (194.243.137.---)
Data:   06-17-03 13:28

Caro Marco,
Un commento a caldo sul tuo topic è riduttivo, desidero invece commentarlo quando anche gli altri amici del Forum avranno espresso il loro punto di vista.

Auspico che non si limitino solo a condividere quello che hai "fortemente" espresso attraverso le parole, frutto di una grande sensibilità verso il Creato.

a presto
antonio

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Maurizio (---.cust-adsl.tiscali.it)
Data:   06-17-03 13:30

osservando ci si rende conto di quanto siamo piccoli e insignificanti rispetto l'immensità dell'universo, e quanto sia corta la nostra vita rispetto alla vita delle stelle .....e ci aiuta a vivere al meglio quel lampo di luce che è la nostra esistenza.

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Antonio (194.243.137.---)
Data:   06-17-03 13:43

Caro Maurizio,

Sei stato "telegrafico" nell'esprimere la tua opinione, sono certo che hai ancora molte cose da dire e da scrivere sull'argomento: prendi tutto il tempo che ti necessita, ma "svuota" l'anima!

a presto

Antonio

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Antonio (194.243.137.---)
Data:   06-17-03 13:43

Caro Maurizio,

Sei stato "telegrafico" nell'esprimere la tua opinione, sono certo che hai ancora molte cose da dire e da scrivere sull'argomento: prendi tutto il tempo che ti necessita, ma "svuota" l'anima!

a presto

Antonio

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: maurizio (---.cust-adsl.tiscali.it)
Data:   06-17-03 23:46

Ci sono parole per definire la bellezza dell'universo?, esiste poi questo tempo per svuotare l'anima come dici tu?, credo solo che tutti coloro che guardano l'universo inconsciamente non sanno che guardano dentro se stessi., ........ tutti noi facciamo parte di esso e ciò che osserviamo non è altro che il seme che ci ha permesso di nascere e vivere.


(l'infinitamente grande è l'immagine speculare dell'infinitamente piccolo)

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: SergioVI (---.98-62.inwind.it)
Data:   06-18-03 11:34

Ciao Antonio,
come da te consigliato mi sono preso qualche oretta di riflessione per rispondere ad un quesito che non mi ero mai posto...già perchè astrofilo?
Perchè appassionarmi di qualcosa che in effetti non è un hobby che va per la maggiore tra le masse, come le hai definite tu e specialmente, aggiungo io, tra i giovani. Non credo di conoscere molte persone della mia generazione che sarebbero disposte a trascorrere all'aperto una serata, magari d'inverno, tra venti freddi e taglienti (come feci io lo scorso marzo, quando provai la gioia di puntare, per la prima volta, il "tubone" verso il cielo), per osservare dei semplici punti luminosi. Per alcuni sarebbe un'insostenibile limitazione delle comodità quotidiane a cui sono oramai assuefatti, per altri invece, abituati a pensare solo in termini di computer, motori, fumo e figa (scusa il termine terra terra ma è così che va la situazione qui..), Stelle, Pianeti, Nebulose e Galassie apparirebbero cose insignificanti, insopportabilmente noiose. Non c'è vita, direbbero, nel starsene seduti lì, al buio, a pazientare per minuti o anche ore, in attesa che Giove mostri qualche dettaglio in un fugace momento di calma atmosferica, o che l'alba lunare sorga su qualche catena di montagne, inondandola di luce argentea. Essi esclamerebbero, dopo dieci minuti o poco più "che palle" e se ne andrebbero via disgustati.
Per me accade un pò il contrario, già da quando, molti anni addietro, ho imparato a comprendere la gioia che si prova nel scoprire i gioielli che madre natura mette in mostra, senza far tanto rumore, in continuazione. Ho iniziato a sentire la forza di questo rapporto intimo con il creato ammirando, per lunghe ore, le maestose cattedrali delle Dolomiti, nel corso di tanti anni di vacanza trascorsi alle loro falde, per poi avvicinarmi a manifestazioni di Gaia meno appariscenti ma altrettanto affascinanti: due caprioli che pascolano placidi in un prato, un ruscello gorgogliante tra fitti boschi, i mutevoli profili assunti dalle nubi, gli intensi profumi della macchia mediterranea o di un resinoso cirmolo d'alta quota....potrei continuare ad elencare all'infinito eventi naturali che colpiscono il mio immaginario ogni giorno, anche qui in città, ma rischierei di annoiare eventuali lettori di questo testo. E allora ho iniziato ad avvicinarmi anche alla scienza di Urania, io, inevitabilmente sedotto da tutte le scienze naturali in generale, dalla geologia alla geografia, dalla mineralogia alla meteorologia. Forse il fatto di stare più a stretto contatto con la natura piuttosto che con la civiltà, per lunghi periodi estivi, mi ha fatto comprendere che altre strade potevano essere battute per conoscere più a fondo il mondo, per porre un limite all'estrema ignoranza della mia giovane mente, per aprire essa a nuove prospettive e vedute più ampie.
Aggiungo a tutto questo il fatto che sono credente convinto, e perciò non ho potuto ignorare il richiamo dei Cieli, che come dice un indovinato Salmo "narrano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia l'opera sua". Qualcuno degli amici del forum, intervenuti ad un acceso topic sull'origine del moto rotatorio nell'Universo, al quale prestai molta attenzione pur preferendo non intenvenire, storceranno il naso a tali affermazioni, io rispetto pienamente le loro opinioni aggiungendo però che, a mio modesto parere, hanno trascurato qualcosa nei loro ragionamenti, razionalmente perfetti.
Spero Antonio di essere stato sufficientemente chiaro nel rispondere alle tue domande, gradirei anche sapere cosa ha spinto te a diventare astrofilo...solo il fatto che con la scienza di Urania si può cuccare, come hai candidamente ammesso nel topic sul progetto di viaggio a NordKapp:-)??
Ovviamente so che non è solo per quello!
Un salutone, per chiudere volevo solamente aggiungere che, ogni qual volta punto il telescopio verso un oggetto celeste, è per me come ringraziare, dal profondo del cuore, chi ha creato tutto ciò....sia stato l'Universo stesso o un Dio superiore poco importa, ciò che conta è affermare:"Guarda, io sono qui che sto ammirando la tua creazione, e te ne sono riconoscente perchè è veramente un'armonia grandiosa, che mi dona la forza interiore per affrontare la pozzanghera torbida (alias vita terrana) nella quale sono immerso". Tralascio qualsiasi commento sul fatto che, in tali istanti, potrei osservare sistemi stellari abitati da forme di vita intelligente, altrimenti finisco domani mattina di scrivere!

Sergio

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: lauro (---.dialup.edisontel.com)
Data:   06-18-03 12:39

Perché sono astrofilo?
Come ho già detto in un salotto precedente ho imparato a non scindere gli aspetti della mia vita in fatti a sé stanti, per cui il mio essere astrofilo si mutua continuamente con il mio essere padre, alpinista, ingegnere, fumatore, marito, pendolare, sensibile, pigro ecc…
Faccio anche fatica a definirmi astrofilo perché ciò che proprio non si addice al mio essere è la parola “definire”: il senso del limite è il mio compagno di tutti i giorni ma amo pensare a un limite che si sposta, che cambia. Quella parete che oggi è il mio limite, sono certo, la vincerò non appena incontrerò qualcuno che mi aiuterà a farlo; quell’ammasso globulare imparerò a risolverlo, sempre che lo si possa fare con gli strumenti che ho e se non è possibile cercherò un'altra strada; quel progetto riuscirò a farlo digerire al mio titolare migliorandolo e rendendolo più remunerativo.
Il mio tempo libero ora lo gestisco e faccio l’astrofilo ma forse non sarà sempre così.
Guardo gli oggetti del cielo con quello che capita anche se cerco sempre il massimo.
Sono curioso e mi affascina legare il tentativo di rendere “misurabili” gli eventi ( le leggi del cosmo ) agli scopritori e alla loro Storia. Mi entusiasma ripercorrere le tappe del sapere umano.
Guardo le stelle perché solo guardandole riesco a non farmi prendere dallo scientismo e ad avvicinarmi al Mistero.
Guardo il cielo e il mondo per me stesso, perché voglio essere migliore di quello che sono perché se io non sono migliore non posso pensare di cambiare questo pazzo mondo.
Guardo mia moglie e i miei cinque figli perché credo in un Destino ultimamente buono al quale io posso , o meno, aderire liberamente.
Sono astrofilo perché il Destino mi ha fatto incontrare persone che me lo hanno insegnato e io ho scelto di rispondere positivamente al loro invito.
Sono qui in questo salotto perché oltre ai filtri a banda larga ho incontrato persone vive: che usano i filtri senza dimenticarsi il perché vero.
Omnia munda mundis ( tutto è puro per i puri ) : esiste certamente un modo per guardare il “grande fratello” televisivo senza “perdersi” solo che io ho incontrato una cosa diversa e cerco di non “perdermi” guardando le stelle magari con un panino alla porchetta nello zaino mentre arrampico con mia figlia grande.
È sempre un piacere parlare con voi tutti.

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   06-18-03 16:37

Ragazzi, signori, per rispondere a questo topic dovrò prendermi una settimana di ferie...
Mi unisco alla voce di Lauro: parlare con voi è un vivo piacere!

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: angelo (212.141.247.---)
Data:   06-18-03 17:17

Certo è difficile dare una risposta esauriente pur scrivendo una bibbia completa sul perchè si è scelto di diventare un astrofilo.
Cercherò di rispondere nel migliore dei modi comunque!

Ricordo di aver accennato già in precedenza di essere amante dell'astronomia sin da bambino.ì, qualunque cosa mi capiti sotto gli occhi relativo all'astronomia che sia un evento astronomico, che sia una scoperta, insomma qualunque cosa io la leggo o la osservo in TV. Ma questo è scontato per ognuno di noi.
Molte volte mi pongo diverse domande come ad esempio "Possibile che in un universo così infinito siamo solo noi ad esistere come vita umana o anche come forma di vita in se e per se? Lo so non c'entra molto con l'argomento di oggi ma serve a me per dirvi comunque che reputo questo fatto un fatto misterioso molto misterioso e io ne sono attratto e comunque è qualcosa che implica lo studio dell'astronomia. Ecco ragazzi io sono attratto inverosimilmente da questo essere misterioso da parte dell'universo e mi sento molto impotente nel poter scrutare come vorrei un qualsiasi astro che sia un pianeta, una nebulosa, un braccio di una galassia, un ammasso ecc ecc.
L'uso del telescopio viene in soccorso a me per cercare di colmare, quanto meno in forma davvero lieve, l'esigenza di "osservare" quello che abbiamo ognuno di noi sulle nostre teste che è, inutile dirlo, incommensurabilmente vasto e inimmaginabile, almeno per ME.
Essere astrofilo per me, per quanto io mi possa definire tale, è un modo per cercare di ridurre le distanze che ci separano da ogni degli oggetti prima menzionati e un altro modo per osservarli più da vicino che ad occhio nudo.
E' un modo per saggiare delle emozioni fortissime che definisco anche uniche in questo genere.
Non capita tutti i giorni trovarsi nel periodo giusto per osservare un evento astronomico come l'opposizione di Marte di questa estate ad una distanza così vicina a noi che non capitava circa 74.000 anni e non capiterà per i prissimi circa 24.000 anni, spero di non aver dato i numeri, e per chi è molto di più che semplicemente attratto dall'astronomia non può assolutamente non diventare un astrofilo.

E' un hobby che io comunque non vorrei definire tale perchè troppo riduttivo. Eh già, riduttivo!!!
Perchè dite voi? Basta una sola ragione per affermare che definire l'astrofilia un semplice hobby è puramente riduttivo e cioè che per diventale tali, chi decide di farlo davvero per passione, in ogni caso conduce degli studi, fa dei sacrifici e non solo economici e qui tutti noi sappiamo cosa significa poter disporre di un telescopio accettabile per condurre un minimo di studio acch'esso accettabile, mi riferisco a tutti gli strumenti che necessitiamo dal tubo ottico lavorato come minimo ad 1/6 di lambda, alla montatura forte e resistente agli urti, alla motorizzazione, al computer attivo, agli oculari di un certo grado, ecc ecc nonchè, cari amici, allo studio che ognuno di noi effettua a casa propria o insieme ad altri amici astrofili, ecco tutti questi sono dei sacrifici che in un hobby come ad esempio il calcio o il tennis non si fanno.
Non credo che si possa definire poco appassionato una persona che decide di condurre delle osservazioni fino alle 4 del mattino e non di più.

Io ad esempio quando vado a giocare a calcetto non prendo il manuale per imparare a calciare il pallone perchè poco me ne frega, spero che l'esempio sia palese.

A me personalmente l'essere diventato astrofilo, come a voi tutti, comporta dei sacrifici non indifferenti che comunque affronto con serenità e pazienza e questo giustifica il fatto che mi senta molto appassionato in questo campo con molto desiderio di proseguire il cammino e cercare di fare qualcosa che possa servire alla comunità scentifica.
Ecco tutto, questo è il mio pensiero pratico più che teorico.

Angelo

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: alfonso 
Data:   06-19-03 13:35

Io penso che si diventa astrofili ( veri ) solo se lo si è già dentro anche senza saperlo.
Astrofilo si nasce o si diventa?
Tutti siamo diventati astrofili, chi più, chi meno, chi prima e chi poi, ma tutti
lo eravamo dalla nascita. Si è astrofili già nel nostro dna ed è scritto nel nostro codice genetico.
Siamo nati astrofili, ma lo abbiamo scoperto presto o tardi per varie vicissitudini della vita.
Qualcuno ha detto che si è astrofili non per hobby ( dato che esserlo costa sacrifici ed impegno sia economico sia di vita sia di studio ) ma per passione vera. Io direi perchè c' è qualcosa nel nostro codice genetico che ci fa essere più sensibili alla ricerca della verità.
Non ci piace cullarci in questo universo senza chiederci perchè ci siamo.
E perchè ci è dato di poterlo osservare e contemplare.
Non subiamo lo stato di cose ma lo viviamo e cerchiamo di capirlo.
Come alcuni amici del forum sanno e hanno dimostrato si può essere astrofili anche senza avere gli strumenti per osservare il cielo, perchè essere astrofili è un modo di essere, una categoria dell' anima, e si è astrofilo sempre in ogni ora della nostra vita.
Alla prossima!

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: ivan (---.dmz-eu.st.com)
Data:   06-19-03 14:36

Concordo con Alfonso.

Astrofili si nasce!!

Io mi ricordo che fin da piccolo, quando sentivo parlare di luna e pianeti mi affascinavano molto.

Poi mi ricordo un giorno, che un mio amico mi fece vedere la luna tramite un binocolo e "scoprii" che non era cosi piatta come si vede ad occhio nudo.

Da allora il germe dell'astronomia e' andato crescendo fino a quando avendo la possiblita' finanziaria di acquistare il mio primo telescopio, si e' aperto lo spettacolo del cielo.

Ora ovviamente come in tutte le passioni cerco di ottenere sempre di piu' e questo e' proprio il bello dell'Astronomia!! Infatti non esiste un limite in cui una persona puo' dire :"ora ho visto tutto...." .
Ogni osservazione e' sempre una nuova scoperta personale.

E piu' cose si "scoprono" ... piu' aumenta la voglia di scoprirne altre...

Questo e' il mio modo di vivere da Astrofilo.

Ivan

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 Re: "il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data:   06-19-03 15:39

Caro Alfonso, mi sento particolarmente vicino alla tua frase:

"Come alcuni amici del forum sanno e hanno dimostrato si può essere astrofili anche senza avere gli strumenti per osservare il cielo, perchè essere astrofili è un modo di essere, una categoria dell' anima, e si è astrofilo sempre in ogni ora della nostra vita".

Io, al momento, ho solo il mio binocolo, ma non ho smesso per un istante, durante questi anni senza telescopio, di essere astrofilo. Ogni notte stellata ho sempre sentito il richiamo di contemplare il cielo. Non ho mai rinunciato ad un evento astronomico. Non ho mai rinnegato la vecchia passione, oggi ringiovanita grazie a tutti voi!

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