Autore: SergioVI (---.98-62.inwind.it)
Data: 06-18-03 11:34
Ciao Antonio,
come da te consigliato mi sono preso qualche oretta di riflessione per rispondere ad un quesito che non mi ero mai posto...già perchè astrofilo?
Perchè appassionarmi di qualcosa che in effetti non è un hobby che va per la maggiore tra le masse, come le hai definite tu e specialmente, aggiungo io, tra i giovani. Non credo di conoscere molte persone della mia generazione che sarebbero disposte a trascorrere all'aperto una serata, magari d'inverno, tra venti freddi e taglienti (come feci io lo scorso marzo, quando provai la gioia di puntare, per la prima volta, il "tubone" verso il cielo), per osservare dei semplici punti luminosi. Per alcuni sarebbe un'insostenibile limitazione delle comodità quotidiane a cui sono oramai assuefatti, per altri invece, abituati a pensare solo in termini di computer, motori, fumo e figa (scusa il termine terra terra ma è così che va la situazione qui..), Stelle, Pianeti, Nebulose e Galassie apparirebbero cose insignificanti, insopportabilmente noiose. Non c'è vita, direbbero, nel starsene seduti lì, al buio, a pazientare per minuti o anche ore, in attesa che Giove mostri qualche dettaglio in un fugace momento di calma atmosferica, o che l'alba lunare sorga su qualche catena di montagne, inondandola di luce argentea. Essi esclamerebbero, dopo dieci minuti o poco più "che palle" e se ne andrebbero via disgustati.
Per me accade un pò il contrario, già da quando, molti anni addietro, ho imparato a comprendere la gioia che si prova nel scoprire i gioielli che madre natura mette in mostra, senza far tanto rumore, in continuazione. Ho iniziato a sentire la forza di questo rapporto intimo con il creato ammirando, per lunghe ore, le maestose cattedrali delle Dolomiti, nel corso di tanti anni di vacanza trascorsi alle loro falde, per poi avvicinarmi a manifestazioni di Gaia meno appariscenti ma altrettanto affascinanti: due caprioli che pascolano placidi in un prato, un ruscello gorgogliante tra fitti boschi, i mutevoli profili assunti dalle nubi, gli intensi profumi della macchia mediterranea o di un resinoso cirmolo d'alta quota....potrei continuare ad elencare all'infinito eventi naturali che colpiscono il mio immaginario ogni giorno, anche qui in città, ma rischierei di annoiare eventuali lettori di questo testo. E allora ho iniziato ad avvicinarmi anche alla scienza di Urania, io, inevitabilmente sedotto da tutte le scienze naturali in generale, dalla geologia alla geografia, dalla mineralogia alla meteorologia. Forse il fatto di stare più a stretto contatto con la natura piuttosto che con la civiltà, per lunghi periodi estivi, mi ha fatto comprendere che altre strade potevano essere battute per conoscere più a fondo il mondo, per porre un limite all'estrema ignoranza della mia giovane mente, per aprire essa a nuove prospettive e vedute più ampie.
Aggiungo a tutto questo il fatto che sono credente convinto, e perciò non ho potuto ignorare il richiamo dei Cieli, che come dice un indovinato Salmo "narrano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia l'opera sua". Qualcuno degli amici del forum, intervenuti ad un acceso topic sull'origine del moto rotatorio nell'Universo, al quale prestai molta attenzione pur preferendo non intenvenire, storceranno il naso a tali affermazioni, io rispetto pienamente le loro opinioni aggiungendo però che, a mio modesto parere, hanno trascurato qualcosa nei loro ragionamenti, razionalmente perfetti.
Spero Antonio di essere stato sufficientemente chiaro nel rispondere alle tue domande, gradirei anche sapere cosa ha spinto te a diventare astrofilo...solo il fatto che con la scienza di Urania si può cuccare, come hai candidamente ammesso nel topic sul progetto di viaggio a NordKapp??
Ovviamente so che non è solo per quello!
Un salutone, per chiudere volevo solamente aggiungere che, ogni qual volta punto il telescopio verso un oggetto celeste, è per me come ringraziare, dal profondo del cuore, chi ha creato tutto ciò....sia stato l'Universo stesso o un Dio superiore poco importa, ciò che conta è affermare:"Guarda, io sono qui che sto ammirando la tua creazione, e te ne sono riconoscente perchè è veramente un'armonia grandiosa, che mi dona la forza interiore per affrontare la pozzanghera torbida (alias vita terrana) nella quale sono immerso". Tralascio qualsiasi commento sul fatto che, in tali istanti, potrei osservare sistemi stellari abitati da forme di vita intelligente, altrimenti finisco domani mattina di scrivere!
Sergio
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