Autore: Piergiovanni Salimbeni (---.cust.tele2.it)
Data: 11-14-05 10:40
Caro Antonio,
hai proprio ragione, il manuale "Osservare i pianeti" di Marco Falorni e Paolo Tanga dovrebbe essere in tutte le librerie delle "giovani leve".
Spesso si inizia a riprendere con la webcam, prima di osservare ed ultimamente mi è capitato di incontrare ottimi astro-imagers con una insufficiente esperienza visuale, che invece sarebbe utile per dare riscontro alle immagini ottenute.
Gli alti ingrandimenti nell'osservazione visuale, sono solo un fattore psicologico, che in effetti viene eliminato utilizzando gli sdoppiatori binoculari. Magari ne parlerò se sarà il caso. E' ovvio che osservando con solo un occhio all'interno di un campo molto ridotto, si abbia come l'impressione di vedere in maniera poco chiara e contrastata
In realtà l'occhio, che possiede un potere risolutivo medio di ben 90", è in grado di percepire i dettagli planetari utilizzando medi ingrandimenti, la formula citata dal buon Falorni è questa: IR= 90 D/120 = 3/4D .Ergo, un ingrandimento pari 3/4 del diametro dell'obiettivo del telescopio, renderebbe già visibili i dettagli planetari presenti sul piano focale del telescopio...
Come anticipato da Antonio, infatti è meglio possedere un ottimo oculare di media focale. Anche io ti suggerisco i Baader Genuine Ortho, che seppur non ottimi come i mitici Abbe Zeiss (fuori produzione), forniscono un buon contrasto e colori fedeli. Non disdegnare anche i comuni Ortoscopici della University Optics, che in proporzione al prezzo (es: 50 euro in Germania) risultano ideali per il neofita che inizia ad osservare. Le differenze con i Genuine della Baader sono queste:
1) un'immagine che tende maggiormente al giallo
2) un residuo cromatico evidente solo ad alti ingrandimenti, |
3) un fondo cielo più chiaro
il contrasto è minore.. ma di poco.
Ciao
Piergiovanni
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