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 consigli tecnici sugli oculari
Autore: alfonso 
Data:   10-14-03 11:03

Ho avuto modo di colloquiare telefonicamente con Michele.

Argomento: gli oculari.

Tutti noi abbiamo di Michele una profonda stima sia per la preparazione tecnica sia per la disponibilità a trasmettere le sue conoscenze a tutti noi.

Il colloquio con Michele mi ha portato a fare delle riflessioni sulle linne guida per la scelta di oculari adatti al proprio ochhio e contemporanemente al proprio telescopio.

Vi do in pasto quello che è stato il mio ragionamento seguito al colloquio con Michele.

A lui e a tutti chiedo se ho commesso qualche errore di ragionamento e quindi:
corregetemi se sbaglio.

La scelta dell' oculare è sicuramente una questione soggettiva in base ai gusti e alle caratteristiche del proprio apparato diottrico ( cioè della propria vista e del proprio apparato visivo ) e del proprio telescopio.

Però alcuni punti fermi si possono tracciare poichè indipendenti dalla propria soggettività, o no?

Per esempio
si può affermare che in un oculare, al di là della specifica configurazione ottica, il numero di lenti che lo compongono è determinante sulla quantità di luce che emerge alla visione?
Detto in altro modo:
più ottiche il fascio luminoso deve attraversare e più si può deteriorare ( perlomeno nel senso che ogni superfice ottica assorbe un minimo di radiazione luminosa e quindi più lenti si attraversano meno luce emerge alla fine )
Quindi se un oculare è costituito da 2 sole lenti fa passare una quantità di luce maggiore di un oculare che contiene 6 lenti?

Ancora:
se l' oculare da 6 lenti offre un maggiore campo all' opposto fa passare una minore quantità di luce.

Fatte queste premesse giungo alla conclusione del mio ragionamento:

l' oculare a grande-grandissimo campo va ottimamente bene solo su ottiche estremamente luminose.
Darebbe meno risultati ( proprio in termini di luminosità ) su ottiche meno aperte.
Sbaglio il ragionamento e la sua conclusione, o no?

Ringrazio Michele per la sua enorme disponibilità, tutti voi per esistere insieme a me sul forum.

- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -

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 Re: consigli tecnici sugli oculari
Autore: Horus (maurizio) 
Data:   10-14-03 11:57

Ciao alfonso il problema è proprio come dici tu, piu lenti si attraversano meno luce passa, gli schemi ottici a piu lenti servono per correggere errori spianare il campo avere un'estrazione pupillare maggiore o un campo molto largo che con una sola lente non è possibile avere, ma l'oculare con una sola lente idealmente perfetta sarebbe l'ideale in quanto trasmissione di luce, considera che anche negli specchi si ha questa problematica e la luce non attraversando nulla perde dal 3 al 10% e cosi si studiano nuovi sistemi di alluminatura con maggior trasmissione, infatti un oculare buono non si distingue dal numero di lenti ma dalla qualità delle stesse e dai trattamenti usati.

ciao Maurizio


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 Re: consigli tecnici sugli oculari
Autore: Angelo (---.net.vodafone.it)
Data:   10-14-03 13:22

Alfonso scrive:

"La scelta dell' oculare è sicuramente una questione soggettiva in base ai gusti e alle caratteristiche del proprio apparato diottrico ( cioè della propria vista e del proprio apparato visivo )..."

Io riprendo questo discorso per ricollegarmi anche al fatto che è proprio giusto che ognuno di noi scelta gli oculari in base alla propria vista, infatti oggi il mercato, per fortuna, offre una gamma di oculari con un'ampia estrazione pupillare che va a genio a chi soffre di determinati difetti visivi, tipo ad esempio l'ipermetropia e l'astigmatisco o anche le forti miopie, casi in cui è fondamentale evitare di togliersi gli occhiali per non apportare eventuali aberrazioni visive durante la sessione osservativa.

In questi casi la sceltà purtroppo è d'obbligo su quegli oculari che hanno un costo relativamente alto. Io ho trovato un valido compromesso fra qualità e prezzo con gli LV-W della Vixen, costano "poco" e offrono un'estrazione pupillare che forse non è proprio di 20mm, almeno nel caso dell'LV-W8mm ma che comunque a me che porto gli occhiali offre una certa comodità di osservazione. Anche il 15mm della serie LV ha un'estrazione pupillare di 20mm che a mio parere ci sono davvero tutti perchè riesco ad avere una comodità ancora migliore dell'LV-W e una qualità che davvero oltre il prezzo speso che fra l'altro per un oculare del genere è davvero esiguo.

Angelo Petrone

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 Re: consigli tecnici sugli oculari
Autore: AK47piero (---.adsl.panservice.it)
Data:   10-14-03 13:46

Il ragionamento di fondo è giusto ma occorrono alcuni distinguo.
1) molto dipende dalla qualità ottica delle lenti.
2) il discorso è giusto se prendiamo in considerazione l'intensità luminosa (quantità di luce / superficie)
3) sulla quntità di luce e informazioni raccolte da un oculare a grande campo non sono daccordo. Ammettiamo pure che ci sia una perdita del 10% (cosa da dimostrare per lenti di grande qualità). Un oculare di 84° di campo da un raggio visuale di circa il 60% di in più e per avre un idea delle informazioni raccolte occorre elevare al quadrato questa quantità (se non ricordo male l'area della corona circolare è (p x (r2 - r1)^2). Pertanto la quantità assoluta di luce raccolta e circa il doppio.
ciao

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 Re: consigli tecnici sugli oculari
Autore: Michele 
Data:   10-14-03 13:56

Ciao,
chiarisco meglio le mie parole riprendendo quanto ti scrivi...


>Però alcuni punti fermi si possono tracciare poichè indipendenti dalla >propria soggettività, o no?
SI, dopo spiego meglio...


>Per esempio
>si può affermare che in un oculare, al di là della specifica configurazione >ottica, il numero di lenti che lo compongono è determinante sulla quantità >di luce che emerge alla visione?
>Detto in altro modo:
>più ottiche il fascio luminoso deve attraversare e più si può deteriorare ( >perlomeno nel senso che ogni superfice ottica assorbe un minimo di >radiazione luminosa e quindi più lenti si attraversano meno luce emerge >alla fine )
>Quindi se un oculare è costituito da 2 sole lenti fa passare una quantità di >luce maggiore di un oculare che contiene 6 lenti?

Non e' detto.
Ne' si puo' prescindere dalla configurazione ottica.
Un oculare con 8 lenti costituite da un tipo particolare di vetro con determinato indice di rifrazione e trasparenza, nonche' dotato di trattamento antiriflesso su TUTTE le superfici, puo' trasmettere piu' luce di un oculare a 2 lenti non trattato. Anche i trattamenti influenzano e MOLTO la trasmissione.
Pertanto l'equivalenza: +lenti=-luce e' valida solo per oculari che abbiano lo STESSO vetro e lo STESSO trattamento.


>Ancora:
>se l' oculare da 6 lenti offre un maggiore campo all' opposto fa passare >una minore quantità di luce.
Non e' cosi per i motivi che ho spiegato qui sopra.


>l' oculare a grande-grandissimo campo va ottimamente bene solo su >ottiche estremamente luminose.
>Darebbe meno risultati ( proprio in termini di luminosità ) su ottiche meno >aperte.
>Sbaglio il ragionamento e la sua conclusione, o no?

Sbagli sia il ragionamento che la conclusione. Ma probabilmente ti ha portato fuori strada cio' che ti ho detto al telefono, avrei dovuto essere piu' chiaro...


I punti fermi sono:
Esistono oculari migliori di altri!
Bella scoperta, mi direte. E' vero ma qui si possono aprire una tale quantita' di sfaccettature da farci una intera conferenza (come ho fatto al Gruppo Astrofili Rozzano).

Veniamo al tuo discorso.
Tu possiedi un C8. Mi hai chiesto quali focali (2 o 3) dovresti comprare del tipo Nagler (TeleVue). Io ti ho risposto che non e' detto che un Nagler faccia al tuo caso in quanto, questo tipo di oculari, li vedo meglio abbinati a rifrattori APO o a Dobson. Ti ho fatto l'esempio del 7mm che ti da quasi 300X con un campo vasto, pero' piuttosto scuro. Infine ti consigliavo di provare quelli di Antonio sul tuo telescopio per renderti conto se ne vale la pena oppure no.

Detto questo spiego le mie affermazioni che, ATTENZIONE, sono frutto della mia esperienza e quindi si tratta della mia personale opinione (se vi fidate).

I Nagler sono oculari fantastici, quanto di meglio si possa cercare. Costano ogniuno come un telescopio ma abbinati ad uno SC medio da 8 o 10 pollici hanno poco senso. E' come mettere il motore di una Ferrari su un'utilitaria. Si, potrete apprezzarne lo scatto, la ripresa, ma lo userete sempre molto sotto le sue potenzialita'. Alla fine vi renderete conto che magari un bel 1.4 Turbo Diesel common rail, per l'utilizzio che ne fate voi della macchina e per la macchina stessa, era piu' proporzionato.

Il mio primo Nagler e' stato il "mitico" 20mm. Si tratta di un oculare da 2" dal peso di 1Kg (!), dal costo (in Italia) di 1.200.000 di vecchie Lire. A quei tempi avevo un Meade da 8". Si era bello osservarci dentro, ma trovavo ugualmente soddisfazione con un Edmund RKE da 28mm che costava 20 volte meno, e l'immagine del 20 non era molto diversa da cio' che mi offriva il Meade SWA 18mm.
ATTENZIONE!
NON sto' dicendo che con questi oculari si vedeva meglio o uguale al Nagler. Sto dicendo che la differenza non era poi cosi' schiacciante.

Quando poi sono passato al Dobson ecco che il Nagler si e' preso tutta la sua rivincita al punto che ne ho comperati altri 3 e ho venduto tutti gli altri.

Chi ha un Dobson e' obbligato a prendere oculari a largo campo. Questo perche' non si possiedono i motori di inseguimento, e quindi per tenere l'oggetto piu' tempo possibile nel campo inquadrato, ci vogliono oculari a grande campo. Inoltre tipicamente un Dobson ha un rapporto focale che va da 4 a 5. Tale rapporto "spacca le ossa" a molti oculari anche blasonati, per questo servono oculari dalla qualita' altissima, e i Nagler eccellono in quest'ambito.

Torniamo al discorso del 7mm.
Se ho un C8 con focale di 2000mm e metto un 7mm ho 286X. Ho un'immagine piuttosto scura e sono vicino al limite massimo di ingrandimento utile. Il fatto di disporre di un campo vasto non migliora la luminosita' dell'immagine che resta comunque scura. Un tale ingrandimento lo usero' tipicamente sui pianeti o le stelle doppie, quindi oggetti poco estesi angolarmente. Ora suppiniamo di avere un Dobson da 40cm e focale sempre di due metri. Mettiamo il nostro solito 7mm, avro' ancora 286X ma questa volta la luminosita' dell'immagine sara' 4 volte superiore consentendomi di osservare anche oggetti deep sky.
Supponiamo ora di avere un rifrattore apo da 100mm di diametro e 600mm di focale. Con il nostro 7mm avro' 85X e un grado circa di campo. Ottengo cosi' un ingrandimento medio-basso e con un campo ampio per osservare ammassi stellari e nebulose.

Riuscite a capire ora il mio discorso?
Aggiungete a questo il fatto che gli S-C hanno un campo curvo e una certa vignettatura a bassi ingrandimenti e capirete il motivo per cui i Nagler su questi strumenti non sono indicati.

Questo e' il mio modesto parere. Poi se volete comprarli non fanno del male. Il mio consiglio comunque e' di provarli prima, se ne avete la possibilita'. Questo perche' si entra anche in questioni di gusti soggettivi dove non e' possibile muovere alcuna critica. Allo stesso modo, se c'e' l'intenzione un domani di prendere un rifrattore APO o un Dobson puo' convenire oggi prendere dei Nagler.
Ricordate che esistono degli oculari di ottima qualita' che costano meno pur non essendo grandangolari, come i Plossl della stessa Televue e i Takahashi LE un gradino piu' sopra.

Ricordate comunque sempre una cosa: nessuno regala niente. Come dicono gli americani: "You get what you pay for".

Ciao,
Michele

"E tutto quel che chiedo è una bella nave e una stella da seguire"; "Sea Fever", John Masefield, 1902 (Citazione di J.T. Kirk, Star Trek)
(La mia nave e' il mio telescopio)

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 Re: consigli tecnici sugli oculari
Autore: Horus (maurizio) 
Data:   10-14-03 22:35

differenza tra campo "Apparente e Campo reale" da:
http://www.palomarweb.com/guida/guida_campovisivo.html

Mettendo l’occhio all’oculare di un telescopio, avremo in generale l’impressione non di guardare attraverso un buco di una serratura, ma piuttosto di affacciarsi ad un’ampia finestra, ovvero di godere un campo di vista molto ampio. Questo campo di vista, detto più propriamente campo apparente di vista dell’oculare, è definito come il diametro angolare del cerchio di luce che l’occhio vede attraverso l’oculare stesso. Si misura in gradi (°) ed è una caratteristica fissata al momento della progettazione e realizzazione dell’oculare.

Dotarsi di un oculare a grande campo non significa assolutamente avere sotto l’occhio una porzione di cielo maggiore. Quest’ultima è definita rigorosamente attraverso il concetto di campo reale di vista (o campo vero) che, come già accennato trattando delle ottiche del telescopio, è la dimensione angolare effettiva della porzione di cielo vista dall’oculare quando questo è applicato allo strumento. Campo reale CR e campo apparente CA dipendono naturalmente l’uno dall’altro, e sono legati da una relazione che mette in gioco l’ingrandimento I del telescopio: CR=CA/I.

Da cio si deduce che la luce di un certo campo viene distribuita in un'area maggiore ed è per questo che risultano poi leggermente meno luminosi.

per cui è vero quello che dice michele che alcuni oculari vanno bene solo su strumenti molto luminosi ma è anche vero che oculari non wide di qualita sullo stesso strumento rendono di piu comunque.


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