Autore: Cristiano Orlando
Data: 02-08-04 12:15
Considerate anche un altra cosa, un rifrattore non ha ostruzione, mentre un riflettore sì. Quello che io chiamo "naso" cioè la cella del secondario, riduce l'effettiva apertura disponibile, per cui un 130mm riflettore non è un 130mm rifrattore e questo è ovvio, ma spesso non è neanche un 80mm rifrattore. Inoltre dovete considerare che i riflettori avendo lo speccio in fondo al tubo necessitano di un ottimo oscuramento delle superfici interne per evitare riflessi e considerate in fine gli oculari, non è detto che siano uguali e ben fatti, magari sono così così e questo peggiora ancora l'immagine. In ultimo tenete conto del fattore osservatore, la capacità di precepire dettagli è una caratteristica dell'osservatore, essendo io daltonico sulle sfumature è per me molto più complicato percepire bande e festoni su giove o saturno. Insomma considerate tante cose, avrebbe ragione Davide in linea teorica, ma spesso pratica e teoria divergono e proprio sui pianeti conta moltissimo l'incisione dell'ottica, direi che è proprio sul cielo profondo che la differenza si fa sentire tra un 130 e un 60, ma sui pianeti è molto più sfumata, pur essendoci, soprattutto per gli ingrandimenti. Ma anche per questo ricorda che per un rifrattore newton è conveniente adottare un ingrandimento di 1,5x il diametro, mentre per uno SC di 1,8x e praticamente solo i rifrattori o i riflettori di eccelsa qualità possono permettersi un 2x, quindi se pur quello che dice Davide è valido in linea teorica e spesso anche in linea pratica su telescopi di eccelsa qualità, e soprattutto sul cielo profondo, in linea pratica e sui pianeti sono da considerare tante cose, che possono far variare sensibilmente il giudizio da ottica ad ottica della stessa casa spesso.
Ciao
Cris
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