Autore: DavideV
Data: 02-12-04 22:56
Ciao Serafino, grazie dei consigli!
Non ti preoccupare se vai di fretta...
Certo mi suona strano usare la carta liscia, ricordo che alle medie mi hanno insegnato che la liscia si usa solo per il disegno tecnico ma... se lo dici tu evidentemente ci sarà un motivo!
.......mandare i disegni a Le Stelle?!?!?!?!???!?!? Mah... francamente non mi sento all'altezza.
x Cristiano:
Suppongo che uno sfumino si possa trovare in un qualsiasi negozio di articoli da disegno... dalle ns parti però non so dove siano! Ce n'era uno qualche anno fa a Centocelle, ora nn c'è più... O sennò se ti trovi a passare dalle parti di Piazza dei Consoli (Tuscolano) mi sembra che ce ne sia uno ma non so dove di preciso. Pronto Pagine Gialle??
Io il carboncino e la gomma pane li ho comprati a Frascati, mi trovavo a passeggiare li e per caso trovai un negozio. Lo sfumino però me lo dimenticai! Sob! Ora non è che per comprarmi un aggeggetto mi possa fare tutti sti chilometri, ti pare?
Certo che con l'Hevelius ti sei scelto proprio un soggetto difficile!! Non so dirti come fare per riprodurre queste caratteristiche anche perché col mio strumento non riesco ad arrivare ad un simile livello di dettagli o perlomeno non ci ho ancora fatto caso. L'unico consiglio che mi sento di darti per il momento è quello di cercati soggetti più facili, magari una formazione composta da un po' di crateri semplici. Soprattutto all'inizio cercateli nella zona del terminatore perché li le ombre sono più nette e più facili da rappresentare. In questo modo inizi a capire in che modo far cadere le ombre più semplici, poi man mano che vai avanti passi ai bordi frastagliati, ai particolari più fini ed alle ombre più delicate.
La cosa in assoluto più importante per dare un buon effetto di tridimensionalità non solo ad un singolo cratere ma a tutto il disegno è giocare tutto sui contrasti chiaro/scuro evitando assolutamente di tracciare il classico "cerchio" che delimita il bordo del cratere o comunque di disegnare linee nette, a meno che non siano la delimitazione di una zona d'ombra completamente nera. In fondo il cervello percepisce il cratere e tutte le altre formazioni non perché esse abbiano una linea di contorno ma perché la luce cade su di esse in maniera tale che, nell'elaborazione, riesce a dare profondità, definizione e soprattutto un senso all'immagine.
Nel mio disegno, per esempio, quel gruppetto di 5 crateri sotto al Vlocq(che nella realtà sono 4 e uno me lo sono praticamente inventato per una mia svista!) nessuno di essi è disegnato facendo un cerchio, ma sono le ombre che ti danno l'impressione che ci sia. Così anche il Pitiscus e, soprattutto, il Nearch, che è quello che mi è uscito meglio.
Un vecchio adagio recita "il mestiere s'impara guardando" e mai come in questo caso è vero!!
Vai sul sito di Serafino, alla sezione disegni seleziona il terzo di quelli riguardanti la luna ed osservalo molto attentamente: guarda come sono fatti bene i piccoli crateri al centro. Bene, cerca di stamparteli in mente, soprattutto prova a rifarli e cerca di capire come sono fatti, perché le ombre più chiare e più scure sono messe proprio in quella maniera.
Io ho ancora molto da imparare, però sono ben lieto di poter condividere queste tecniche che sto imparando proprio ora!!
Un saluto e a risentirci presto!
DavideV.
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«I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l'Opera delle sue mani.»
(Salmo 19:1)
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