Autore: antonio (---.tim.it)
Data: 03-11-03 10:17
Buongiorno a tutti,
ho letto con attenzione le vostre relazioni ad iniziare da quella di Giusi a finire con quella di Leonardo.
Allora procediamo con ordine: analizziamo il report di Giusi.
Con il suo piccolo strumento Giusi ha comunque svolto un buon lavoro, osservando le bande equatoriali di Giove Neb e Seb descrivendone anche le colorazioni che si presentano quest'anno con una colorazione tendente al grigio.
Nella relazione di Giusi manca un fondamentale parametro: la scala Antoniadi in quanto con essa si può stabilire le condizioni di seening con il quale l'osservatore ha svolto l'osservazione.
Dato importante in quanto viene comparato con le altre osservazioni svolte da alteri astrofili in luoghi diversi.
L'oculare da 10mm keller ( se ho ben capito), può svolgere un dignitoso lavoro sul tuo strumento, ma risente della limitatezza dovuta alla sua progettazione e prestazione ottica.
La relazione nel suo complesso mi sembra accettabile:sono certo che milgliorerà nel futuro.
Il significato del termine TL sta per indicare Tempo Locale, ossia l'ora locale in cui inizia e termina l'osservazione.
Naturalmente, nel corso dell'osservazione si segnala sempre l'ora (indifferentemente in U.T. o T.L.), quando si descrive un fenomeno o una osservazione particolare, come nel caso della macchia rossa, delle bande colorate su Giove o quando si assiste ad un passaggio o ad una occultazione dei satelliti gioviani.
Nulla deve essere lasciato al caso: può accedere di osservare uno strano o inusuale fenomeno e quindi è necessario registrare subito l'ora e descriverne il fenomeno.
Il disegno o la fotografia aiutano moltissimo in quest'ultimo caso,in quanto resta una prova concreta di quanto si è osservato.
Gli auruspicini erano i sacerdoti-astrologi etruschi che traevano i presagi o gli auspici dalle viscere degli animali.
Pratica molto in voga anche tra i romani i quali l'avevano ereditata dagli etruschi.
Ora passiamo a Valerio:
Ottimo report, migliore di quello di Giusi, in quanto ha descritto molto bene tutte le operazioni che ha svolto nel corso dell'osservazione.
Direi che l'uso della barlow 2 x con il 16mm mi sembra un buon compromesso, in quanto i 250 ingrandimenti sono i giusti valori indicati per ottimizzare le osservazioni dei pianeti.
Ad ingradimenti maggiori si rischia di avere delle immagini poco chiare e traballanti e quindi a discapito della definizione dei particolari che si osservano su un pianeta.
Usare sempre delle buone barlow, come ha fatto Valerio: meade o televue apo da 2x.
Gli oculari di valerio vanno bene: ti suggerirei l'acquisto di un 4,8 della televue o un 5 ultima della celestron.
Concludendo invito Valerio, salvo condizioni di seening particolari,ha non spingere lo strumento a 500 ingrandimenti: il risultato non è dei migliori!
Leonardo invece è stato molto poco descrittivo rispetto a Valerio, ma lascia ben sperare per il futuro.
Tuttavia vi è sfuggito che alle 20.59 TL ( 19.50 U.T.) si è verificato l'occultazione di uno dei satelliti da parte di Giove!
Ho seguito il fenomeno da casa mia con il Nexstar 5 gps con l' oculare da 4.8 mm nagler, ossia ho osservato a 260 ingrandimenti. (1250:4.8 = 260).
Per svolgere un lavoro scientificamente valido dovevo prendere l'ora del momento di immersione e di emersione del satellite .
Ecco perchè è necessario registrare i tempi: dal tempo che impiega il satellite occultato ad attraversare da una sponda all'altra il pianeta, si possono determinare molte informazioni parametrali del pianeta gigante.
I filtri colorati da utilizzare su Giove sono quelli giallini i quali mettono in risalto la macchia rossa, qualora fosse visibile.
Bene, ora attendiamo anche le relazioni di Serafix, di Cepox, di Giuseppe e naturalmenter quelle di Angelo.
Alla prossima
antonio
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