Autore: alfonso
Data: 03-12-04 15:31
Ciao Angelo, è una buona iniziativa.
Io credo che incointrerai molti consensi e approvazioni.
Certo è un grosso impegno organizzativo e anche fisico.
Io non ho mai organizzato tali manifestazioni, ho invece partecipato alle realizzazioni di manifestazioni organizzate dall' ATA cioè l' associazione di astrofili di cui faccio parte.
Venerdi scorso per esempio siamo andati in una scuola della estrema periferia romana ( per la verità nel comune di Montecompatri ).
é stata una bella festa, un relatore illustrava un pò di teoria su uno schermo gigante con un proiettore. Non ho sentito cosa diceva perchè impegnato a presidiare il mio telescopio dall' assalto di folle festanti di ragazzini e dei loro genitori.
C' era pure il sindaco e tanti insegnati della scuola elementare più i rappresentanti del comitato di quartiere. Insomma un casino di gente, una vera festa popolare. Mancava solo la banda, qualche bancarella e avremmo fatto una sagra paesana.
Comunque io mi sono un pò ricreduto, perchè ero inizialmente scettico sull' utilità di queste manifestazioni. Però forse hanno degli scopi utili alla nostra causa. Far sapere che esistiamo e soprattutto che l' inquinamento luminoso esiste.
Infatti ai genitori spiegavo che era possibile vedere solo i grandi pianeti e non galassie ecc.proprio a cuasa dell' eccessiva illuminazione circostante.
Molti rimangono sorpresi da questo fatto e solo allora prendono cosicenza di un problema reale ma misconosciuto dai più.
Prova a parlarne col sindaco o qualcuno dell' amministrazione, penso ti verrano subito incontro, del resto quando possono fare bella figura regalando una serata di versa dal solito ai cittadini senza spendere nulla credo troverai tanti appoggi.
Ciao e facci sapere gli sviluppi.
Michele organizza queste manifestazioni, prova a sentirlo.
Alfonso
- E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanita' potra' essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra.
Giovanni Paolo II -
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