Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 04-27-04 10:22
Carissimi,
Anch'io vorrei esprimere alcune considerazioni sull'astrofotografia amatoriale.
Come più volte ho scritto consiedro questa pratica come uno step successivo alla conoscenza del cielo, della strumentazione e degli accessori.
Cosa accade invece?
Gran parte degli astrofili della "new generation" sono avvinti dall'astrofotografia dedicando tempo e risorse mentali a riprendere i vari corpi celesti senza sapere quasi nulla di loro!
Non consideratela una provocazione perchè non lo è, bensì è una realtà con la quale dobbiamo confrontarci.
In parole semplici ci sono dei bravi astrofotografi che non sono ugualmente bravi nella conoscenza del cielo: vi sembra poco per un astrofilo?
Tutto viene discusso ed argomentato in base all'astrofotografia digitale e quindi anche l'acquisto di strumenti, filtri e quant'altro serva a questo scopo.
Magari, in una serata astronomica in cui sfavillate in pubblico il telescopio, con annesso pc portatile e web inserita nel porta oculare del telescopio, in modo da mostrare l'immagine della Luna agli astanti, non riuscite a mostrare una doppia, magari Cor Caroli, perchè non sapete dove andarla a cercare!
E'vero!
Purtroppo è sacrosantamente vero è questo è uno dei motivi perchè spingo tanto su questo Forum la necessità di calibrare, dosare, equilibrare e organizzare le vostre e le nostre osservazioni: non dedicate tutto il vostro tempo all'astrofotografia, ma cercate anche di conoscere la carta delcielo stellato!
La Luna è uno spendido soggetto per l'astroimmage ma quanti di noi conoscono i nomi e l'ubicazione dei più importanti crateri selenici?
Quanti di voi posseggono un atlante lunare affinchè possiate organizzarvi una serata osservativa finalizzata ad un quadrante ben preciso della Luna imparandone anche la nomenclatura e le caratteristiche?
A cosa serve?
Alla nostra Cultura di ASTROFILI!
Quando un bambino o una signora vi chiede cos'è quel cratere lunare che osservo: come gli rispondete?
Non mi ritengo, come mi ha definito il direttore di Coelum "duro e puro" ma credo fermamente a ciò che mi fu a suo tempo insegnato dagli Astrofili con la "A" maiuscola: bisogna conoscere il cielo, i pianeti, le doppie, le costellazioni, saperne spiegare le loro caratteristiche è poi proseguire il cammino verso l'astrofografia o l'astroimmage, non viceversa!
Questo, naturalmente, è il mio personale punto di vista e pertanto non è vincolante per nessuno e quindi opinabile da parte di tutti.
Un caro e sentito abbraccio
Antonio
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