Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 05-18-04 16:03
Caro Alfonso,
Un vecchio adagio contadino dice: " Chi semina nulla, raccoglie nulla!"
Il nostro Forum è diverso dagli altri Forum: a suo tempo abbiamo seminato amicizia, tolleranza e soprattutto disponibilità verso tutti coloro che ci hanno chiesto aiuto o suggerimenti.
Oggi, mi permetto di dirlo, il nostro Forum è divenuto un punto d'incontro di molti amici astrofili e simpatizzanti di Urania in cui sanno che possono trovare o ritrovare la giusta serenità e l'amicizia che accomuna tutti gli astrofili.
Il turpiloqio purtroppo fa parte dell'attuale modello sociale, perchè la "parolaccia" è considerata un rafforzativo delle proprie opinioni, questo secondo alcuni, ma la verità e che la malversazione il più delle volte cela un disagio psicologico e aggiungerei anche morale della persona.
Il risentimento verso la società e talvolta verso la propria famiglia genera questo tipo di comportamento a cui si aggiunge anche il modello sociale in cui vive .
Risentimento, incomprensione, mancanza di affetto e di dialogo sono gli ingredienti che portano spesso sia gli anziani che i giovani a ricorrere al turpiloqio o alla provocazione, quest'ultima anche frutto dell'assenza di sensibilità culturale della persona.
Purtroppo non vi sono cure immediate, per estirpare ed arginare questo male la prognosi è lunga ma alla fine il paziente ritrova se stesso e riesce anche a vedersi allo specchio.
I figli, infatti, sono lo specchio dell'anima dei genitori: nel loro comportamento e nella loro maturità a seconda dell'età possiamo percepire in che modo abbiamo seminato il loro tenero e fertile orto della giovine vita.
Ogni giorno i genitori indicano ai propri figli il sentiero da percorrere ed ogni giorno devono loro ricordare che la vita è un dono prezioso come altrettanto lo è stato per i genitori al momento che hanno iniziato a ricoprire questo ruolo.
In tutte le religioni ed anche nel mondo laico la Famiglia rappresenta un valore fondamentale, in quanto racchiude tutti i valori che esprimono la Vita sia biologica che culturale, sociale e aggiungerei religiosa.
A riguardo vi narro un episodio che mi è accaduto circa due anni fà:
Ricodo che ero in salotto è stavo discutendo con mio figlio Lorenzo sui valori della vita e naturalmente il discorso è approdato sulla religione.
Premetto che a quel tempo Lorenzo si professava ateo (19 anni) e quindi contestava tutto ciò che potesse avere affinità alla religione.
Per farla breve mi attacca con una serie di domande delle quali cito le più significative:
Papà, come fai ad asserire che Dio esiste?
Quali prove hai della sua esistenza?
Come fai a sostenere che per ognuno di noi esiste l'angelo custode?
Domande difficili sia per una persona come me a digiuno di argomenti teologici, ma soprattuto come padre in quanto mi resi subito conto che lo scontro non era mirato a contestare l'esistenza o meno di Dio, ma c'era ben altro sotto: il dialogo tra padre e figlio.
In altri termini mi chiedeva aiuto, delle certezze cui appoggiarsi, una solida spalla su cui poter contare per affrontare il suo percorso.
In breve, avverivo nelle parole di Lorenzo l'invocazione di un figlio quando chiede l'aiuto al padre.
Certo, pensere subito alla lectio divina del Cristo morente sulla croce quando invoca il Padre!
Più o meno la situazione non era diversa, almeno sotto il profilo psicologico.
Trovai la forza e le parole ed il tono più adatto per entrare in sintonia con Lorenzo, in modo da porlo a suo agio, senza replicare con le solite frasi che i giovani non comprendono nulla, non sanno nulla, non hanno l'esperienza e la maturità della vita eccedera, eccedera...
Mi limitai ( si fà per dire), a dirgli che seppure ritennesse a suo vedere di essere ateo, Dio non smette di amarlo, così anche di essere protetto dal suo angelo custode.
Spesso nella vita di ognuno di noi smarriamo qualcosa d'importante che ci appartiene: il portafoglio, l'affetto di un caro e così accade anche la Fede!
Basta saper attendere perchè è lei che viene da noi, non sappiamo quando, ma stà pur certo che il giorno che la ritroverai e riprenderà il suo posto nella tua anima.
Il tempo che conosciamo noi non è il tempo di colui che c'era, c'è e ci sarà sempre fino a quando esisterà l'Universo.
Dio non si manifesta ogni giorno della nostra esistenza, siamo noi che non sappiamo entrare in sintonia con Lui: dobbiamo solo saper sintonizzare noi stessi con Lui, ma stai certo che c'è, come c'è l'angelo custode...
Seguirono attimi di silenzio è negli occhi di Lorenzo notavo tanta, tanta incredulità alle mie parole che comunque avevano sortito qualche effetto.
Mentre aveniva tutto ciò sentimmo suonare il campanello della porta di casa, andai ad aprire è si presentarono due graziose signorine della nostra Parrocchia che sorridendo dissero:" Vi portiamo la parola del Signore".
Un affettuoso saluto a tutti
antonio
|
|