Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data: 05-27-04 11:24
Carissimi,
L'argomento di questa settimana del nostro "Salotto di Urania" ripercorre, per certi aspetti, l'argomento della scorsa rubrica, ma affrontata con una diversa angolatura.
In quest'ultimi tempi ho riflettuto molto sul fatto che molto spesso si discute sul tipo di strumentazione che si possiede o che si intende acquistare, quasi se paradossalmente esistesse un rapporto tra il diametro dello strumento e la visione del Firmamento!
In parole semplici mi chiedo: si può osservare il Firmamento con un piccolo o medio strumento provando le stesse emozioni interiori di come se osservassimo in uno strumento più grande?
Qual'è la differenza o la diversità che sussiste: il Firmamento non è sempre lo stesso?
Non si provano le stesse emozioni osswervando M13 con un 125mm rispetto ad un 28cm ?
Si è per questo meno astrofilo rispetto a chi invece possiede un 30 cm?
La risposta è ovvia: assolutamente no!
Eppure, se ci riflettete bene, sotto, sotto le cose non stanno proprio così!
Spesso, per non dire sempre, ci facciamo avvincere da molti condizionamenti che talvolta possono essere considerati superflui o quantomeno non necessari all'osservazione del cielo stellato.
faccio un esempio: ammettiamo di partecipare con un gruppo di amici astrofili ad una serata osservativa: cielo sereno, senza umidità, oggetti ben visibili e tanta, tanta passione e silenzio intorno a noi...
Montiamo lo strumento, procediamo al suo stazionamento, puntiamo la polare, facciamo l'allineamento e poi osserviamo il cielo stellato!
Fin quì nulla di nuovo, penserete, anzi è così che si fà, escludendo la cavetteria, il Pc portile e le web camere.
Nel buio e nel silenzio totale iniziate il vostro randez vouz osservando un ammasso stellare come, ad esempio, M13 !
All'oculare vi apparirà un meraviglioso gioiello formato da innumerevoli punte di lucenti diamanti incastonati nel vellutato manto del cielo.
Il vosatro sguardo e la vostra mente corrono verso questo gioiello cosmico facendovi attraversare magicamente lo spazio ed il tempo: siete immersi nell'Eternità!
Il silenzio ed il buio vi avvolgono a protezione della vostra cosmica meditazione, la stessa che avvinceva i sacerdoti ed i magi delle trascorse civiltà.
Nulla è infatti mutato rispetto ad allora: il rito vine come allora celebrato nello stesso modo e con la medesima intensità, le lancette del tempo sono ferme, ma non quelle della mente, del vostro pensiero, della vostra estasi contemplativa e per certi aspetti mistica che vi ha portato lassù, nell' ancestrale spazio cosmico alla ricerca ed alla scoperta del Firmamento!
Il vostro magico ed ancestrale rito i trasporta d'incanto la vostra mente ed il vostro animo su questo lattinescente e brillante oggetto celeste: ne osservate la sua avvolgente forma e colorazione, osservate ne osservate la sua eterea ma reale densità, con lo sguardo e con la mente cercate di catturarne i suoi più intimi segreti: per un attimo la vostra vita scorre accanto ad essa e con esa tutto il vostro vissuto e le vostre conoscenze.
Siete immersi, vi sentite totalmente avvinti da questa meraviglia del creato: il vostro animo si eleva sempre più e con esso la vostra anima portandovi verso l'estasi contemplativa dell' immenso ed infinito Creato.
Le vostre braccia ele vostre mani sono anch'esse avvinte dall'antico rito aiutandovi a collegarvi con il vostro strumento con la profondità e l'immensità dell'eterno Universo!
Eppure sono trascorsi pochi attimi, ma a voi sembra che sia trascorsa un'eternità tanto che eravate totalmente immersi nell'osservazione del cielo stellato.
D'incanto vi risvegliate, osservate ed udite le voci dei vostri amici e per un'attimo osservate il vostro strumento: un medio telescopio che vi ha trasportato come uno grande nell'immenso e suggestivo teatro di Urania!
antonio
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