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 "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data:   07-06-04 13:34

Carissimi,

Sarebbero molti gli argomenti di cui vorrei parlarvi, soprattutto in questo periodo estivo che stimola l'osservazione del cielo stellato.

Molti di noi hanno da tempo rispolverato il proprio telescopio e puliti gli oculari al fine di poter finalmente osservare il cielo come si conviene.

L'estate è anche l'occasione per oganizzare delle manifestazoni pubbliche di astronomia, per rivedersi con altri amici astrofili, per testare le apparecchiature, attrezzature ed accessori che si sono acquistati nel corso dei mesi invernali e primaverili.

Insomma siamo tutti avvinti dal desiderio di esplorare il Firmamento con i nostri strumenti piccoli, medi o grandi che siano.

D'altrondel'Astronomia si può praticare con qualsiasi tipo di strumento ottico.

Infatti è sempre valido il noto adagio che dice: "Il milgior strumento è quello che si possiede!"

Spesso però queste sagge parole vengono dimenticate se non eluse da molti di noi che invece "bramano" possedere strumenti sempre più grandi e raffinati con la pia illusione di raggiungere l'apogeo dell'osservazione astronomica amatoriale.

Quanti ne conosco di questi amici astrofili e tra loro c'ero anch'io, ma diverso tempo addietro.

Oggi mi sono reso conto è spero che lo sia anche per voi, che non esiste il "Vello d'Oro" tanto ricercato da Giasone e dai suoi argonauti.

Ci sono invece degli strumenti che possono offrire a buon prezzo e con buone prestazioni, molte soddisfazioni senza dover ricorrere a dei mutui per il loro acquisto.

Discorsi e considerazioni che abbiamo lungamente affrontato e discusso in questo forum senza però arrivare a delle concrete conclusioni, forse perchè non esistono o qualora esistessero giacciono sopite nella nostra mente.

La realtà e che nessuno di noi vuole ammettere con sè stesso che non c'è bisogno di ricorrere a grandi ed altolocati strumenti per osservare il cielo: lo dimostra l'esperienza acquisita dalla mia generazione con il 114 a specchio o il 60mm a lente!

Ma desidero dirvi qualcosa in più sull'aromento ricordando a tutti noi i classici testi di astronomia degli anni'70 come, ad esempio, "Astronomia Pratica" di Wolfang Scroider, "L'Astronomo dilettante" di Paolo Andrenelli,
"Astronomia" di Patric Moore è così via dicendo...

Ebbene in questi testi che ancora oggi hanno molto da insegnare a tutti noi, consigliano di iniziare e proseguire l'arte dell'astrofilo con strumenti medio-piccoli e talvolta ricorrendo anche alle montature altazimutali.

Ad esempio Patric Moore per le sue osservazioni planetarie e lunari, su cui ha scritto diversi libri divulgativi di grande successo, si è avvalso di uno specchio newton di 15 centimentri; mentre lo Scroider di un rifrattore da 60mm!

Certo, mi direte che sono altri tempi in cui ci si accontentava di poco, ovvero di ciò che si poteva possedere, ma è anche altrattanto vero che con questi "strumentini" gli astrofili hanno svolto un eccezionale lavoro che ancora oggi conservano inalterata la loro validità sia osservativa che scientifica.

La Luna è stata osservata palmo a palmo da questi astrofili è posso dirvi che l'amico Fernando Ferri, responsabile della sezione Luna dell'UAI, si avvale per le sue osservazioni di un rifrattore da 102mm della vixen che gli ho venduto tre anni fà!

Eppure Fernando svolge tuttora un valido lavoro dsi ricerca e diosservazione lunare che fà di lui uno dei più preparati esperti astrofili in tema lunare.

Altri invece si sono deidcati all'osservazione delle stelle doppie e di quelle periodiche, altri invece si sono dedicati alle occultazioni: un campo davvero affascinante che pone a dura prova l'astrofilo, ma che dona anche tante soddisfazioni.

E che dire dell'osservazione solare con il filtro neutro?

Avendo tempo è passione si può realizzare un diagramma dell'attività solare, magari durante il periodo feriale: la mattina dopo colazione o nel corso della giornata si possono compiere delle osservazioni solari e riportarne le osservazioni delle macchie su di un apposito quaderno dal quale si può ricavare un bel diagramma.

Stessa cosa dicasi per la Luna: osservare delle piccole zone per impararne la morfologia e quindi la loro individuazione selenografica.

Non mentiamo a noi stessi: molti di noi sono bravissimi nelle tecniche di ripresa fotografiche, ma sono molto incerti ed insicuri nell'individuare i crateri più famosi della Luna!

Eppure la la Luna è sempre stata l'abecedario di ogni astrofilo: da quì si inizia la "carriera" di un astrofilo, non dalle CCD o dalle Web camere!

Sono consapevole di aver inflitto un tiro mancino agli amici che coltivano l'astroimmage, ma desidero anche rammentare loro che essere astroflo è cosa diversa da essere un astro-immage!

L'Astrofilo per sua natura osserva, esplora, indaga, registra e studia gli eventi ed i fenomeni astronomici e per farlo si avvale anche della fotografia chimica e digitale.

Ma questa tecnica serve ad avvalorare, a rafforzare, a testimoniare le proprie osservazioni qualora ci fosse un progetto, un programma su cui lavorare.

Purtroppo il programma per la maggior parte di noi astrofili non c'è inquanto non se ne avverte la necessità e aggiungerei anche la volontà di dedicarsi ad esso: meglio tutto e subito piuttosto che faticare per lungo tempo raccolgiendo dati osservativi ed immagini!

Tutto e subito, magari avvalendosi di un grosso bestione a specchio o di un sofisticato rifrattore apocromatico ambedue correlati da ultra accessori, che riprendono il cielo in una manciata di minuti-secondi, magari senza sapere perchè si stia fotografando quell'oggetto al dispetto di un altro.

A questo punto della storia mi chiedo: dov'è l'Astrofilo?

Dove sono quei bizzarri personaggi che amano e dialogano con il Firmamento trascorrendo la gran parte della loro esistenza scrutando, studiano e registrando gli astri?

Forse è giunto il momento di fare tutti un passo indietro e di riprenderci se non riscoprire il vero esprit del viandante del cielo stellato, ossia noi stessi!

un caro saluto a tutti
antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Myl 
Data:   07-06-04 17:24

Senza dubbio le strumentazioni moderne sembrano essere un inno alla tecnologia!!!!
Il discorso però va incentrato sullo spirito con cui si vive l'astronomia.
Naturalmente non tutti possiamo essere scienziati o studiosi, possiamo semplicemente essere appassionati!! La disponibilità dello strumento la vedo come un vantaggio!!! Il discorso mi sembra molto simile applicato al computer, mi spiego: l'uso del computer non necessita di avere l'ultimissimo modello di processore (aiuta) ma un buon programma nasce anche da un semplice e vecchio pentium 200 su cui gira linux senza fronzoli grafici...d'altro canto se vuoi un computer per fare grafica e/o giocare devi optare per un nuovo processore (ma solo per diminuire i tempi di elaborazione!!).
Ripeto secondo me è lo spirito con cui si osserva il cielo che fa di noi un astrofilo!

Massimiliano
...salimmo su, el primo e io secondo, tanto ch'io vidi de le cose belle che porta'l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle.

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Aleandro (---.pool8251.interbusiness.it)
Data:   07-06-04 17:58

>>Certo, mi direte che sono altri tempi in cui ci si accontentava di poco, >>ovvero di ciò che si poteva possedere, ma è anche altrattanto vero che >>con questi "strumentini" gli astrofili hanno svolto un eccezionale lavoro >>che ancora oggi conservano inalterata la loro validità sia osservativa che >>scientifica.

Quei tempi son passati :)
Adesso con un impegno economico non certo eccessivo ci si puo' dotare di una strumentazione che consente di elevare l'hobby dell'astrofilo fin quasi ad invadere il campo dei professionisti :)
Non ci son piu' limiti "tecnici" ....è solo questione di volonta' :)

Ecco che con un'economica webcam ci si puo' dedicare alla fotografia dei pianeti semplicemente per coglierne la bellezza, oppure avviare un'osservazione sistematica condotta con metodo e che puo' essere VERAMENTE scientificamente utile :)

Oppure con una CCD ci si puo' dedicare alla ripresa di belle immagini di nebulose e galassie ....oppure ci si puo' lanciare nella ricerca di supernovae, di NEO ecc.

W la tecnologia! Ci porta sempre piu' lontano! :)
Magari avessi avuto una Toucam quando su Giove cadde la cometa :)

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data:   07-07-04 09:36

Carissimi,

Terrei a precisare che nella mia esposizione non pondo alla berlina le nuove tecnologie digitali, bensì l'esprit dell'astrofilo!

In parole semplici mi chiedo quanto sia mutato l'astrofilo di oggi, rispetto a quello di ieri o di l'altro ieri.

Uno o due decenni fà l'astrofilo svolgeva le sue ricerche e le sue osservazioni derl cielo stellato con strumenti molto inferiori a quelli che oggi noi disponiamo.
Eppure, nonostante ciò, si svolgevano dei lavori di buon livello osservativo e aggiungerei con diverso entusiasmo, quasi pioneristico.

Oggi, ci sono dei gruppi astrofili che svolgono un eccezionale lavoro di ricerca, come quello sui pianetini, comete ecc...

Lavori e ricerche che hanno poco da invidiare ai lavori svolti in campo professionale.

Tuttavia, la maggioranza del mondo astrofilino e non solo nostrano, mi sembra che abbia perso gran parte dello smalto che invece era ben presente nelle trascorse generazioni.

Certo, i tempi sono mutati e quindi anche la mentalità delle nuova generazione di astrofili che oggi conosciamo.

Se potessi porre su di un piatto della bilancia la passione del cielo stellato (leggi astrofilo), e sull'altro piatto la tecnologia (leggi astroimmage), credo che il piatto della tecnologia pesi molto di più, rispetto all'esprit!

Infatti è proprio l'esprit che a mio vedere manca: una volta l'astrofilo si riuniva più frequentemente, conosceva la storia e gli astrofili del luogo ove risiedeva, sapeva cose, fatti ed esperienze vissute e maturate da altri amici astrofili i quali sapevano trasmettere ai giovani la loro passione per il cielo stellato.

Oggi, mi chiedo: avviene la stessa cosa?

Questo è il punto focale del mio post, non la web camera!

saluti
antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: liegi 
Data:   07-07-04 14:14

Antonio

Concordo con il tuo maturo punto di vista.
Il problema, secondo me, é da allacciare a questa grande tempesta tecnologica che negli ultimi anni é entrata dalle porte, finestre, camini delle nostre case e nella nostra vita.

Ricordo il fascino che provai da piccino quando vidi le foto sviluppate dal padre astrofilo di un mio compagno di elementari (un certo Mario Monaco di Finale Ligure). Quell'uomo mi appariva quasi come un alchimista, tra sali arancioni di cianuro di potassio, soluzioni e bagni puteolenti per pellicole che sembravano anguille distese con mollette ad asciugare....

L'avvento del digitale in qualche maniera (in molte maniere) ha triplicato, decuplicato la facilità con cui si possono ottenere delle eccellenti immagini del cosmo, ma rischia anche di allontanare (banalizzare?) quel senso di avventura e scoperta che effettivamente si aveva..... il buon libro di Walter Ferreri sulla Fotografia Astronomica e le tecniche di trattamento chimiche (magari anche molto velenose) sembrano quasi appartenere ad un'epoca remota nel tempo e nello spazio.

Pero' le cose cambiano, e daltronde devono cambiare.
Daltronde anche la televisione apparve come, innovativa, ma venne reputata senza futuro ed interesse. Oggi tutti noi abbiamo una televisione in casa, se non nel telefonino... pero' comunichiamo sicuramente di meno.

Come in tutte le cose la via di mezzo é quella che mena piu' lontano.

Buone Stelle
Enrico

" quello che per il bruco é la fine del mondo, noi lo chiamiamo farfalla. (Lao Tse) "

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: uRANIA (---.prova.tim.it)
Data:   07-07-04 16:09

Caro Enrico,
Ho conosciuto di persona mario Monaco in occasione di una riunione dell'UAI negli anni'70.

Mario è stato un grande astrofilo ed un grande appassionato e conoscitore degli astri.

A lui si affiancano anche altri nome come il De Mottoni, anch'essso ligure, l'Andrenelli di Firenze, il Ruggeri di Mestre , il Baldinelli di Bologna, il Leani di Cremona, il fratello maggiore di Sassone Corsi di Napoli, ed altri ancora tra cui Falorni.

Nomi storici che hanno segnato e che segnano la storia dell'astrofilia italiana di cui poco si conosce, almeno per le gioviani generazioni.

Ciò lo ritengo un grave errore, uno sbaglio da parte di chi invece dovrebbe trasmettere queste testimonianze storiche che legano tutti noi all'invisibile ma tenace filo della tradizione astrofila italiana.

Siamo troppo avvinti e frastornati da altre cose e quindi la storia, il vissuto, gli uomini, gli amici sono solo un flebile ricordo, quando c'è, di una trascorsa generazione alla quale mi onoro immodestamente di aver vissuto non come protagonista, bensì come osservatore.

saluti
antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: liegi 
Data:   07-07-04 17:02

Caro Antonio

Avvinti e frastornati questo di sicuro.
Vediamo solo come evolve velocemente il mondo dell'informatica, ed io ne so qualcosa visto che l'ho vissuta sin dall'inizio, a partire dal mio vecchio Apple II (a farci listati kilometrici in basic) sino ad ora su sistemi di grafica professionale e cartografia.

Tutta questa evoluzione ha permesso l'accesso ad un tipo di nozionistica (che non chiamo saggezza) prima completamente inimmaginabile.

Quello di cui le nuove generazioni di stelle (io mi posso ascrivere invece ad un sistema piu' periferico... come un ammasso globulare) hanno bisogno, é quella "sofia" che né Internet, né la tecnologia possono dare, ma solo la competenza che la passione e la vita danno.

Quello che tu provi lo capisco, la tua generazione risultava forse troppo libera durante la tua giovinezza agli occhi dei tuoi genitori, cosi' come la mia quando ci si vestiva di nero e si sentiva musica New Wave, Heavy Metal, Dark o altro, ed ora a fare dell'acquisizione di immagine CCD.... :-)

Secondo me l'astronomia (ma secondo me, ripeto) deve essere anche scuola di vita, per apprendere quel qualcosa che la vita di tutti i giorni non ci da.
Non a caso l'Astronomia faceva parte del Quadrivium, che con il Trivium appartenva alle Sette Arti Liberali, insegnate nei piu' importanti centri di sapienza filosofica nel medioevo.

Ciao
Enrico

" quello che per il bruco é la fine del mondo, noi lo chiamiamo farfalla. (Lao Tse) "

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