Autore: Marco Vedovato
Data: 04-15-03 19:30
In realtà la GM8, in proporzione, è fatta molto meglio. Probabilmente la GM8 è stata progettata da zero e la GM11 è stata, per così dire, un "gonfiaggio" della prima. Certamente è un bel bestione e tutto sommato va bene. Però tra i difetti della GM11 segnalo:
1) il cerchio di declinazione urta il motorino da AR rischiando di romperlo (specie se al buio si sta un po' disattenti; so che alcuni sono stati rotti effettivamente). Per capirci prendi l'asta dei contrappesi in mano e fagli fare un giro completo attorno l'asse polare; vedrai che il cerchio di declinazione passa vicinissimo al motorino di AR SENZA però toccarlo. La GM11 ha il cerchio di declinazione più grosso e ci va a sbattere in pieno.
2) mi rimane un certo gioco in declinazione (circa 1/5 di grado); anche giocando sulla posizione della vite senza fine non si riesce ad eliminarlo. Bisogna allora sbilanciare un po' di più in declinazione (sbilanciamento che va comunque dato a prescindere dal problema); purtroppo devo adoperare il telescopio quasi sempre puntato allo zenith, la posizione che dal mio terrazzo posso meglio utilizzare, e qui lo sbilanciamento in declinazione è nullo e si rimane un po' in balia dei refoli di vento. In realtà non è poi così grave ma è senz'altro fastidioso. Con un tecnico mio amico vedremo un giorno di risolvere il problema.
3) sul mio modello hanno inciso in modo errato il nonio della declinazione. Questo non influisce sulla qualità della montatura ma è indice di una certa trascuratezza nella produzione. Poco male, mi sono armato di calibro e me lo sono ridisegnato (giusto) al CAD, l'ho stampato su carta, l'ho plastificato ed attaccato con carta adesiva. Tra l'altro l'avevano fatto in decimi di grado (io l'ho disegnato in ottavi di grado); non essendo le tacche a contatto, come in un calibro, i decimi di grado erano in ogni modo inaprezzabili. Col mio nonio apprezzo bene il quarto di grado (15') non di più se non aguzzando la vista cosa che al buio non ho troppa voglia di fare.
Marco V.
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