Autore: Marco(StarEnd)
Data: 09-12-04 18:38
Su queste tipologie di telescopi potremmo spendere fiumi di lettere, comunque sia qui non è possibile, quindi vediamo di riassumere i fatti salienti.
Esistono tre grandi categorie di telescopi. i rifrattori, i riflettori e i catadiottrici:
- RIfrattori: sono strumenti che fanno utilizzo di lenti, per intenderci il classico telescopio di Galileo è un rifrattore.
- Riflettori: questi strumenti non utilizzano lenti per ingrandire le immagini bensì fanno uso di specchi. E' uno schema molto diffuso sopratutto per strumenti dal generoso diametro, in quanto lenti molto grosse, oltre a pesare, costerebbero molto di più e sarebbero difficili da lavorare.
-Catadiottrici: telescopi che fanno utilizzo sia di lenti sia di specchi (esempio i Maksutov, o gli Schmidt-Cassegrain)
E' vero, i telescopi rifrattori soffrono di una cosìdetta forma di aberrazione cromatica, cosa significa ciò: significa che le lenti non riescono a mettere a fuoco tutte sullo stesso piano le diverse lunghezze d'onda della luce che catturano. Ne risultano oggetti contornati da aloni di vario colore. Esistono delle particolari lavorazioni che hanno lo scopo di attenuare anche di molto questo effetto (vedi i rifrattori apocromatici), ma i prezzi in questo caso salgono davvero fino alle stelle.
Insomma è più facile e meno costoso avere un buon riflettore che non un buon rifrattore, anche se quest'ultima configurazione fornirà sempre immagini molto più puntiformi e contrastate.
Questi sono i concetti base, detti alla tarallucci e vino.. domande?
Marco
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