Autore: URANIA (---.prova.tim.it)
Data: 10-05-04 12:51
Carissimi,
Sono quasi tre anni che scrivo assiduamente sul nostro Forum e quindi credo sia giunto anche il momento di fare qualche riflessione, almeno da parte mia, su siano andate le cose nel corso di questo lungo periodo.
Strano a dirsi ma in questo Forum ho trovato pochi astrofili della mia generazione: siete quasi tutti più giovani di me di almeno dieci anni!
Eppure ho da poco tempo varcato la soglia del mezzo secolo, quindi mi pareva ovvio di trovarmi in piacevole compagnia sia con amici astrofili della mia età , che con quelli più giovani.
I fatti però sono andati diversamente: quasi nessuno, almeno dei frequentatori del nostro Forum, appartiene alla mia generazione astrofilina.
Viceversa ho trovato molti giovani alcuni in erba ed altri invece molti preparati, soprattutto nelle tecniche informatiche, forse un pò meno in altri campi tra i quali la storia e le vicende che hanno dato origine alla nascita delle associazioni astrofile ed all'UAI.
Conoscere chi sono stati i più bravi astrofili italiani lo ritengo un fatto importante e per due aspetti:
primo perchè dallo esperienza c'è molto da imparare; secondo, perchè i loro lavori se ben fatti con costanza e metodologia sono sempre validi ed attuali per le vecchie e le nuove generazioni di astrofili.
Ma riprenderemo più in avanti questo aspetto culturale e scientifico che il più delle volte viene ignorato o, se volgiamo dirla tutta, poco noto alla gran parte delle nuove leve del cielo stellato.
Come dicevo sono rimasto è sono meravigliato che nel nostro Forum è assente una bella fetta di astrofili, ovvero quelli dell'età di mezzo in avanti!
A riguardo mi sono chiesto: perchè e quali possono essere le cause che determinano questa loro assenza?
Le risposte possono essere diverse ed articolate che partono da valutazioni "umanistiche- antropologiche" a quelle "tecnico-scientifiche".
Non desidero approfondire nessuno di questi aspetti altrimenti rischierei, come mio solito, di essere noioso e prolisso, quindi mi autocensuro riproponendomi di parlarne qualora ci fosse da parte di tutti un interesse culturale a farlo.
Comunque è un dato su cui riflettere: i giovani astrofili usano molto le tecnolgie informatiche, mentre i "vecchietti" un pò meno!
Mettiamola così, almeno per il momento, ma credo che vi sia dell'altro prchè non mi spiego come possa essersi eclissata un'intera generazione di astrofili.
Sono lieto invece della presenza dei giovani quali, diversamente dalla mia generazione, si accostano alla scienza dei cieli iniziando con la fotografia digitale e le varie tecniche ad essa collegata.
Tuttavia, c'è anche il resto, direi la parte fondamentale dell'essere astrofilo:
lo studio del cielo stellato e con esso l'individuazione dei vari asterismi, e corpi ed oggetti stellari e planetari che mutano al mutare delle stagioni.
L'acquisto del primo telescopio, che deve essere vissuto come un momento di grande gioia interiore: sarà il vostro inseparabile amico, con il quale condividete la gioia immensa di osservare il Firmamento e di carpirne i suoi immensi segreti.
Rammento ancora la gioia e l'entusiamo che provai quando acquistai il mio primo telescopio: un rifrattore da 6 cm f 800 della stein!
Certo, come più volte ho scritto alla fine degli anni'60 non c'erano gli strumenti di oggi, trantomeno le tecnologie e le raffinatezze che oggi si può permettere un astrofilo.
Eppure c'era tanta passione e desiderio di osservare il cielo stellato:
c'è ancora oggi questa primordiale passione per le stelle?
saluti antonio
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