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 "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   11-03-04 11:05

Carissimi,

L'argomento che tratterò questa settimana sono certo che susciterà in tutti noi un acceso dibattito: l'origine dell'Universo!

Come è noto la teoria più acclamata ed accettata dal mondo scientifico relativa all'origine dell'Universo è quella del Big Bang: la tremenda ed irripetibile esplosione di energia dalla quale ebbe inizio la genesi dell'Universo che noi conosciamo.

Ma le cose stanno proprio così? Oppure c'è la possibilità di prendere in consiederazione un'altra ipotesi sulla genesi dell'universo?


Secondo il celebre astrofisico Jayant Narlikar l'Universo potrebbe non essere il frutto del Big Bang in quanto, secondo lo scienziato, esso viola il criterio di base della scienza moderna, ovvero la ripetibilità di un esperimento.

In altre parole, sostiene il noto cosmologo ed astrofisico, la teoria del Big Bang è fondata su di una ricostruzione delle prime fasi dell'universo che non possono essere osservate direttamente ed inoltre su di una fisica che non è possibile testare in laboratorio, tantomeno attraverso gli eventi astrofisici.

Nel suo recente libro:" Le sette meravilgie del Cosmo", egli sostiene con molta eleganza di linguaggio e di argomentazioni, la sua antitesi, ovvero il suo agnosticismo scientifico nei confronti della teoria del Big Bang.

Ci sono fattori religiosi e filosofici che spiegano come gli scienziati occidentali optino per la teoria dell'espansione dell'universo causata da una irripetibile esplosione primogenia, ovvero il Big Bang.

Cronologicamente l'espansione dell'universo venne scoperta da Edwin Hubble negli anni'20 il quale scoprì il moto di allontanamento di tutte le galassie (red shift), da cui successivamente l'elaborazione della nota "costante di Hubble".

In poche parole il celebre astrofico americano diede origine ad una nuova interpretazione cosmologica dell'universo, introducendo così la cosiddetta "era inflattiva" , ossia la rapidissima espansione delle galassie che si allontanano dall'apice in cui avvenne il Big Bang.

Per ragioni storiche la grande discussione sulla genesi dell'universo venne affrontata alla fine degli anni '40 in quanto il secondo conflitto mondiale mise momentaneamente da parte ogni discussione scientifica di natura cosmologica, anche perchè la comunità scientifica occidentale era alle prese con i segreti della scissione e della fusione dell'atomo.

Nel dopoguerra Herman Bondi riprese in mano l'intera faccenda con il noto ed introvabile libretto "Due Teorie a confronto" edito in Italia dalla Zanichelli, in cui il noto cosmologo inglese mette a confronto le due più controverse tesi sull'origine dell'Universo: il Big Bang come alternativa all'Universo Stazionario.

Bondi con il suo libro suscitò subito un'accanita disputa scientifica che vide scendere nell'arena anche la Chiesa la quale si schierò apertamente a favore della Teoria del Big Bang in quanto in essa vedeva una conferma della Genesi biblica del Creato.

Questo fatto fu determinante, secondo Narlikar, in quanto fece sì che tutto il mondo scientifico accettasse l'idea di un Universo in espansione in contrapposizione ad un universo che non ha mai avuto inizio nè avrà fine.


Naturalmente negli anni si sono succedute diverse ipotesi a sostegno del Big Bang, come anche alcune scoperte astrofisiche che in parte hanno avvalorato, ma non del tutto, la teoria del Big Bang.

Ancora oggi permangono dei dubbi da parte di alcuni scienziati e filosofi, tra cui lo stesso Narlikar che viene definito l'eretico del Big Bang.

Certo l'ipotesi di un universo stazionario, ovvero senza origine e senza fine mi lascia alquanto perplesso: ma come spiegare allora il fenomeno del red shift?

Come spiegare alla mia ratio che lUniverso non ha avuto origine , come non avrà fine.

Allora mi domando: cos'è il tempo? Forse è solo il frutto di una speculazione metafisica dell'essere umano, o invece trova un riscontro nelle leggi che governano il Creato?

A voi la parola.

antonio

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: ercole (---.amm.uniroma2.it)
Data:   11-03-04 14:18

Io sposterei il problema non sul big bang ma prima che cio avvenisse....che cosa c'era? Il Nulla? ma il Nulla non è una entità?
Prima del big bang non esisteva lo spazio e nemmeno il tempo...e allora?
Perchè ad un certo punto deve essere inizato qualcosa e soprattutto per volontà di chi?
mah
ciao da ercole

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: AstroManu 
Data:   11-03-04 14:54

Bravo Ercole, questo è quello che mi chiedo sempre anch'io. Cosa c'era prima? Niente direte voi, perché tutto è iniziato col Bigbang.. ok, ma tralasciamo queste teorie, e pensiamo a cosa possa esserci oltre all'Universo. Il nulla, lo spazio nero ci avvolge nella sua infinità, ma fuori? Cosa c'è oltre al buio dell'infinito? Cosa c'è ancora? E se l'Universo non esistesse, come prima del BigBang, cosa ci sarebbe? Cosa ci sarebbe?? E' difficile ragionarci con una mail.. ma proviamo a pensare un attimo: noi, la Galassia, L'universo,.. tutto racchiuso in una bolla. E la bolla di colpo scompare come fosse di sapone, cosa rimane?? Di quale inimmaginabile sistema facciamo parte?
Lo so che son tutte domande a cui nessuno da sempre può rispondere, xò non è possibile vivere senza porsele, e non trovarne risposta è ancora peggio.. :-(





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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: AK47 piero (---.sn1.eutelia.it)
Data:   11-03-04 21:08

Partiamo dall'assunto che ci sia stato un Big Bang, dire che cosa c'era prima è una cosa priva di senso. Non è assolutamente detto che prima del Big Bang non cii fosse assolutamente nulla, semplicemente esso ha cancellato le tracce di cio che c'era prima. L'era inflattiva con la sua transizione di fase da un tipo di vuoto ad un'altro (che di fatto rappresenta il nostro big bang) ha cancellato le tracce di ciò che c'era prima. Non è assolutamente detto che il vuoto in cui ci troviamo ora sia quello definitivo. Può succedere che si possa nuovamente verificare una nuova transizione di fase da questo vuoto a unaltro con conseguenti variazioni delle costanti fondamentali o delle leggi fisiche che andranno a generare un nuovo universo che cancellerà semplicemente la memoria di questo. Il problema è: si può conservare qualcosa di questo passaggio? e come cercarlo? questo sarebbe una rivoluzione nel campo delle conoscenze astronomiche.
Cita:
"Secondo il celebre astrofisico Jayant Narlikar l'Universo potrebbe non essere il frutto del Big Bang in quanto, secondo lo scienziato, esso viola il criterio di base della scienza moderna, ovvero la ripetibilità di un esperimento."
Le moderne torie messe in campo per spiegare il principio antropico tendono a contraddire proprio questa affermazione: e possibile spiegare i parametri ristretti necessari allo sviluppo delle vita che regolano la fisica di questo universo ammettendo che si siano prodotti infiniti Bigt Bang regolati da infinite costanti fisiche con infinite leggi fisiche che li governano. é naturale che noi ci triviamo a vivere in uno di questi universi le cui leggi fisiche si adattano perfettamente allo sviluppo della vita. Esistono evidenze a favore di questa visione. La radiazione di fondo (se veremente èun prodotto di un epocfa in cui l'unicerso aveva una temperatura di 3000 gradi e non dell'energia degenerata emessa dalle stelle come sosiene Arp) è in buona parte isotropa (almeno per 1 parte su 100000 o un 1000000). Questa isotropia non può derivare altro che dall'espansione di una piccolissima regione dell'iniverso. Le differenze che vediamo non sono altro che le fluttuazioni quantistiche fortemente ingigantite (fluttuazioni che sono poi evolute in ammassi di galassie). Che fine a fatto il resto? Si pruò immaginare che ogni minuscola frazione habbia subito un'espansione indipendentemente dalle altre.
Come ha accennato Antonio esistono cosmologie alternative secondo le quali l'universo è molto più piccolo di quanto non sia in realtà oppure che l'espansione iniziale non abbia prodotto un universo infinito. La teoria di Arp mi sembra una riproposizione aggiornata delle vecchie idee di Bondi arricchite di osservazioni interessanti con una spiegazione di alcuni fenomeni non in chiave di redshift cosmologico (che non viene negato ma che comunque è minore di quanto si possa dedurre dallo studio dei quasar - prima o poi vi proporro alcune mie riflessioni in proposito-).
Ricordate l'annincio di un universo a forma di Iperpentagonododecaedrico comparso qualche tempo fa?
Anche questo si basa sull'analisi della radiazione di fondo e delle sue irregolarità solo che, se l'interpretazione è giusta, l'iniverso non è affatto infinito come predicono le teorie inflattive ma finito e piccolo proprio come dice Arp. Secondo questi modelli topologici l'universo sarebbe piccolo e le immagini che vediamo di oggetti lontani in realta non sono altro che immagini fantasma di oggetti più vicini ed evoluti. Mi spigo, e possibile vedere la luce di un oggetto emessa diciamo 5 miliardi di anni fa e la luce dello stesso oggetto emessa un milione di anni fa se nel frattempo le prima ha fatto tutto i giro dell'universo chiuso ed è errivata ai miei occhi da una direzione completamente diversa rispetto a quella emessa dall'oggetto più vicino. Questo mi permetterebbe di vedere lo stesso oggetto in due stadi evolutivi differenti.
Forse c'è qualcosa che mi sfugge ma a tutt'oggi non mi sembra che ci sinao voci che negano in toto l'espansione.
Ciao Piero

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: Paride (---.pool80105.interbusiness.it)
Data:   11-04-04 09:32

Buongiorno a tutti.

L'argomento è molto interessante e molto complesso. Io voglio solo suggerire un libro che ho trovato molto interessante: si intitola "L'universo prima del Big Bang", di Maurizio Gasperini. E' un libro divulgativo, quindi anche chi ha pochissime nozioni matematiche può affrontarne la lettura e comprendere come e perchè la teoria delle stringhe può dare una risposta scientifica alle domande sull'origine dell'universo - e, come promette il titolo, a quel che c'era prima del Big Bang.

Il libro l'ho letto qualche tempo fa, e non ricordo con precisione le tesi di Gasperini; tuttavia, posso solo dire che la teoria delle stringhe prevede che l'universo non possa giungere a una dimensione inferiore ad una fissata dimensione minima prevista. Questo impone che il big bang possa essere stato un evento di certo importantissimo, ma forse non l'origine del tempo e dello spazio...
Rimando comunque al libro perchè è davvero bellissimo ed affascinante.

Altro libro consigliatissimo è "L'universo elegante" di Brian Greene, questo incentrato proprio sulla spiegazione divulgativa della teoria delle stringhe.

Un'ultima considerazione: bisogna stare sempre attenti a fidarsi del proprio "buon senso" di fronte a certi argomenti. Provate a comprendere con il senso comune la teoria della relatività o, peggio, la meccanica quantistica: una particella ha una certa probabilità non nulla di passare attraverso una barriera di potenziale... è come se una pallina da tennis passasse attraverso un muro senza romperlo: provate a spiegarvelo con il senso comune!

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: AK47 piero (---.sn1.eutelia.it)
Data:   11-04-04 23:20

In effetti come tutto il resto anche lo spazio è quantiddato. I cubetti minimi di spazio hanno spigoli di 10 exp -35 cm. Questo, all'interno della teoria delle stringhe, dovrebbe evitare la singolarità iniziale. é possibile ipotizzare un esperimento che possa portare alla scoperta di questa caratteristica dello spazio. Tutti sappiamo che una ruota piccola sente molto più la rucosità delle strada che non una ruota grande, in modo analogo i raggi gamma di alta energia e frequenza ma di piccola lunghezza d'onda dovrebbero risentire di questa rugosità dello spazio molto più di altre onde elettromagnetiche. Supponiamo che in una galassia lontana avvenga un brust di raggi gamma, le onde con frequenza sufficientemente alta potrebbero risentire di questa rugosità e arrivare qualche secondo dopo le onde a frequenza minore (questo perché le onde con piccola lunghezza d'onda sarebbero ostacolate nel loro cammino dai cubetti di spazio)
Ciao Piero

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 Re: "Il Salotto di Urania" by Antonio
Autore: paolo90 
Data:   11-07-04 11:22

Basta vedere il cielo come un campo tensoriale del 4 ordine.
E va a posto tutto.
O no?

P.S.
Chi è URANIA?

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