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 CULTURA DA ASTROFILO!
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   11-24-04 16:28

Carissimi,

La società muta, si evolve, accetta e convive con nuove realtà sociali, industriali, etniche, religiose ma anche e soprattutto pseudo-culturali.

Per molti sembra che la cultura tecnologica e scientifica possano per alcuni seppellire o quantomeno governare quella letteraria e filosofica.

Nulla di più opinabile, almeno per quanto per quanto concerne la conoscenza, ovvero il sentiero emozionale, culturale e sociale che ognuno di noi percorre fin dalla nascita per poi terminare nei Campi Elisi del Cielo.

Ogni generazione di udividui ha apportato un tessera in più del grande mosaico dell'umanità, migliorando o peggiorando ciò che c'era a sua volta frutto di altre generazioni fino ad arrivare alle grandi civiltà del passato come quella Micenea, Greca, Assira, Egiziana, Indiana, Persiana è così via discorrendo.

Insomma, per farla in breve, il Sapere sia esso scientifico, tecnologico, letterario o filosofico è giunto sino a noi è ciò vale anche per l'Astronomia, ovvero la Scienza dei Cieli o di Urania.

Fin quì, mi direte non ho scritto nulla di nuovo, anzi direi che odora di vecchio, di soffitta polverosa piena di polvere e di ragnatele in cui nessuno intende entrarci.

Io l'ho fatto, andando a ritroso nel tempo, ovvero rivedendo e riscoprendo com'era la mia generazione di astrofili.

Parlo del finire degli anni'60, quando chi possedeva un telescopio giapponese o autocostruito, possedeva un tesoro!

I celestron ancora non esistevano e quindi si andava avanti con i Newton ed i rifrattori a lunga focale.

C'era solo una rivista: Coelum, edita dall'Osservatorio di Bologna e qualche pubblicazione locale da parte di gruppi o associazione di astrofili.

A quel tempo i soldi erano pochi, ma in verità c'era molto più interesse per l'Astronomia planetaria, stellare e solare.

Non è un caso che astrofili della statura di Ruggeri, De Mottoni, Baldinelli, Leani, Falorni, Andrenelli e tanti altri ancora abbiano apportato dei grandi e significativi contributi alla scienza di Urania.

Certo, ancora oggi troviamo astrofili che svolgono una intensa attività scientifica amatoriale: il GAD, il gruppo Variabili dell'AAVSO, il gruppo Luna,il gruppo pianeti e pianetini è così via discorrendo.

Le tecniche si sono raffinate, quesi a livello profoessionale, anzi direi di togliere il "quasi".
Sono sorti Osservatori amatoriali di buon livello con adeguata strumentazione ed inoltre la gran parte degli astrofili maturi possiede un Celestron, un apocromatico, un Newton di buone dimensioni o un Dobson, anch'esso abbastanza grande. Insomma: la "robba" c'è!

Però, mi domando, lasciando a voi la risposta, spulciando nella mia polverosa soffitta dei ricordi, mi domando se ha tanta tecnologia corrisponde altrettanta preparazione di base, ovvero l'ABC dell'astrofilo!

A ciò aggiungerei anche un'altra forte considerazione: gli astrofili di un tempo possedevano anche buone basi letterarie e scientifiche e chi non le possedeva si premurava di farlo: accade la stessa cosa anche oggi?

un caro saluto a tutti
antonio

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 Re: CULTURA DA ASTROFILO!
Autore: Marco(StarEnd) 
Data:   11-24-04 16:59

" A ciò aggiungerei anche un'altra forte considerazione: gli astrofili di un tempo possedevano anche buone basi letterarie e scientifiche e chi non le possedeva si premurava di farlo: accade la stessa cosa anche oggi?"

Probabilmente no.. negli ultimi anni l'astronomia diventata una scienza/passione alla portata di molte più persone. Se questo è un bene da un certo punto di vista è anche un male da un altra parte, visto che si corre il rischio di banalizzare e abbassare il "livello" di questa scienza. Come dire, stiamo passando lentamente dalal qualità alla quantità.

Mi sovviene il paragone con quanto accaduto nel settore informatico! Se venti anni fa erano solo pochi gli "eletti" in gradi di utilizzare un computer, questi stessi possedevano dalla loro una più che buona conoscenza della macchina e del software. Con l'introduzione di windows (che possiamo paragonare all'introduzione di telescopi computerizzati ed all'ampliamento dell'offerta strumentale) ecco che una fetta molto maggiore della popolazione è potuta entrare in contatto con il mondo dell'informatica. Difatti adesso bene o male "tutti" sanno maneggiare windows, ma quanti sul totale ne capiscono davvero qualcosa di hardware e software?

Credo che per l'astronomia possa essere accaduta la stessa cosa!

Marco

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 Re: CULTURA DA ASTROFILO!
Autore: Myl 
Data:   11-24-04 21:10

Penso che la preparazione di un astrofilo "moderno" sia sicuramente diversa nel senso che si basa più sull'immediatezza e sulle esigenze del momento; mi spiego: molti astrofili, me compreso, hanno cominciato ad appassionarsi veramente solo dopo aver buttato l'occhio dentro un oculare e, hanno subito acquistato uno strumento e hanno cominciato a studiare; per quanto mi riguarda la preparazione di base c'era, non eccelsa o approfondita, ma comunque tale da spingermi a fare il grande passo (l'acquisto).
Presumo poi che la maggior parte degli astrofili "moderni"abbia una preparazione di base Scientifica e che essa sia sufficiente per poter osservare la volta celeste e capirne le regole che la/ci governano, la filosofia e il resto sono per il nostro animo...
Come dice giustamente Antonio :"gli astrofili di un tempo possedevano anche buone basi letterarie e scientifiche e chi non le possedeva si premurava di farlo"; questo accade anche oggi , ma solo dopo aver capito quali sono i nostri veri interessi; ribadisco infatti che per godere delle bellezze del cielo non occorre sapere cosa ha detto il Manzoni o Petrarca...., ma magari sapere cosa prevede il metodo scientifico ....

Massimiliano
...salimmo su, el primo e io secondo, tanto ch'io vidi de le cose belle che porta'l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle.

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 Re: CULTURA DA ASTROFILO!
Autore: AK47 (---.sn1.eutelia.it)
Data:   11-24-04 21:45

Contrariamente a quanto si possa penasare io sono un astrofilo un po strano.
avendo poca dimestichezza per le attività pratiche ho svolto per buona parte della mia carriera di astrofilo un lavoro di tavolino ossia leggevo i vari libri di astronomia che riuscivo a procurarmi (mitico il 100 miliardi di stelle che purtroppo non possiedo più). ancora oggi proseguo in questo cammino prevalentemente culturale. dal punto di vista pratico debbo dire che valgo poco. non ho letto i classici libri amatoriali tipo la manutenzione del telescopio, testate il vostro telescopio e cose simili. Qando giovincello ho avuto la possibilità di approfondire l'attività praica mi è sempre mancata la guida necessaria. ho avuto anc'hio i miei bravi strumenti che negli anni 70 erano la regola (rifrattore 6 cm prima e newtoniano 114 poi, per un ragazzo di liceo, all'epoca, erano come un C 8 di adesso). sono stato abbonato per molto tempo alla rivista Coelum fino a che , purtroppo, non ha sospeso le pubblicazioni e ho sognato il 15cm della ditta Urania di Roma. Per quasi 20 anni ho abbandonato qualsiasi attività osservativa (ho ripreso circa 7 anni prendendo un nextar 5 -ottima ottica, nontatura scarsina-) entrando dopo un paio d'anni a far parte dell'ATA. da lì in poi è stato un crescendo e debbo dire che l'attività mi sta dando parecchie soddisfazioni. Se ho la preparazione pratica di un astrofilo degli anni 60? certamente no e sicuramente molti di voi su questioni pratiche potrebbero darmi delle lezioni. Noi facciamo gli astrofili per divertirci e sicuramente ciascuno di noi tende a prediligere il tipo di attività che più gli da soddisfazione. Un buon testo di cosmologia o di storia dell'astronomia (nei periodi che vanno dal 1400 fino a newton) per mè vale moltissimo, a qualcunaltro può piacere uno sulle variabili. dal punto di vista pratico vedo che a Bianconi piace moltissimo la luna, gianluca è diventato un esperto di saturno, a me piacciono i puntini con i numeretti, franco sta cercando di premere la D 20, Enrico ventura spinge al massimo il suo R 200SS e sulla fotochimica tira fuori immagini da paura.
Comincia a stuzzicarmi un'attivita di ricerca. Alcuni amici stanno valutando la possibilità di intraprendere un ricerca culla variabilità dei nuclei di galassie attive e probabilmente vi parteciperò.
Che dire? buona crescita e buon divertimento a tutti.
Ciao Piero

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