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 Domanda "medica"
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   05-26-03 09:32

Ho un quesito "medico" per Alfonso e chiunque sappia qualcosa di medicina...

Dunque, con il Gruppo Astrofili di Rozzano svolgiamo MOLTE osservazioni pubbliche presso scuole, comuni, ecc..
Questo mese abbiamo svolto 4 serate osservative ad Opera (MI) in occasione dalla festa del paese.
Sabato sera abbiamo tenuto l'ultima con una presenza di circa 500 persone che hanno osservato Giove.
Una nuova leva del nostro circolo (che e' dentista, quindi medico), mi ha fatto notare che l'avvicendarsi di molte persone all'oculare potrebbe trasmettere delle malattie. Ad esempio la congiuntivite e addirittura l'AIDS.

Cosa ne pensate?

Ciao,
Michele

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 Re: Domanda "medica"
Autore: ANTONIO (---.tim.it)
Data:   05-26-03 10:33

FORSE LA CONGIUNTIVITE, MA NON CREDO L'AIDS!

SE COSI' FOSSE, ADDIO ALL' ASTRONOMIA DIVULGATIVA!


TEMPO ADDIETRO HO SENTITO PARLARE DELLA TRASMISSIBILITA' DELLE MALATTIE COLLEGATE ALL'OCCHIO.

ANCHE TOCCARE IL TELESCOPIO POTREBBE ESSERE UN VEICOLO DI TRASMISSIONE DI INFEZIONI, MA A QUESTO PUNTO CHE FARE?

COME DOVREMMO COMPORTARCI CON UN BAMBINO CHE DESIDERAOSSERVARE GLI ASTRI?

IN TRENT'ANNI CHE FACCIO L'ASTROFILO NON MI E' MAI SUCCESSO DI DOVER FAR FRONTE A QUALCHE PROBLEMA DI NATURA INFETTIVA, TANTOMENO NE HO SENTITO PARLARE TRA GLI AMICI ASTROFILI, MA TUTTO PUO' ACCADERE.
SENTIAMO IL NOSTRO ALFONSO COSA DICE.

ANTONIO

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 Re: Domanda "medica"
Autore: maurizio (---.cust-adsl.tiscali.it)
Data:   05-26-03 17:02

bha non so ..comunque la divulgazione va fatta, e poi la congiuntivite si trasmette a contatto e con gli oculari moderni che hanno un'estrazione pupillare cosi elevata credo la probabilità sia cosi bassa che non ci si deve preoccupare piu di tanto, se uno pensa a queste cose non si dovrebbe neanche dare la mano più a nessuno, e sarebbe la fine dei rapporti sociali.

un salutone maurizio

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 Re: Domanda "medica"
Autore: alfonso (---.pool80181.interbusiness.it)
Data:   05-26-03 22:02

Amici

ho già visto risposte piene di buon senso.
Comunque fornisco anche il mio parere.
In letteratura medica non esistono casi di malattie infettive trasmesse dalla
visione ad un telescopio o binocolo che sia.
Nel caso nostro le malattie potenzialmente trasmissibili sono quelle virali
( aids, epatite ) e quelle batteriche.
Per quel che riguarda i virus sappiamo che quello dell' aids è molto sensibile ai fattori climatici e ambientali, meno sensibili invece i virus dell' epatite. In poche parole il virus dell' aids per fortuna resiste pochissimo nell' ambiente esterno.
L' ipotetico contatto causa di trasmissione di malattie infettive dovrebbe essere ipotizzato in questo modo:
un soggetto ammalato dovrebbe lasciare sull' oculare delle tracce corporee,
una goccia di lacrima, qualche secrezione adesa sulle ciglia, una goccia di sangue toccando l' apparecchio avendo una ferita sanguinante o secernente sulle dita ecc.ecc..
subito dopo un soggetto sano dovrebbe avvicinarsi all' oculare a tal punto da toccare questo materiale biologico.
Questo in teoria ma possiamo sollevare molte perplessità al riguardo.
Primo:
un soggetto ammalato per lasciare tali materiali biologici sull' oculare
dovrebbe avere evidenti fastidi agli occhi ( un' infiammazione in atto )o una ferita fresca sulle dita.
Secondo: che io sappia non si parla in letteratura medica di trasmissione tramite lacrime o secrezioni sieriche congiuntivali di virus dell' aids e dell 'epatite
Terzo: per ipotizzare la presenza di tali virus nelle lacrime o nei secreti congiuntivali di questo ipotetico soggetto egli dovrebbe avere in circolo una carica virale tale che sarebbero più i virus che i globuli rossi in circolo nel suo sangue.
Quarto: i soggetti malati di aids oggi sono molto ben curati con i cocktail di farmaci antiretrovirali che la carica virale nel loro sangue è bassissima o nulla. Io stesso ho tra i miei assistiti due con aids conclamato ma che con le terapie vivono benissimo direi una vita normale ( però sempre in allerta ragazzi e ragazze ).
Per quanto riguarda quindi i virus possiamo stare tranquilli.
Qualche lieve preoccupazione può esserci in caso di congiuntivite batterica.
In questo caso le secrezioni oculari sono abbondanti e quindi un ipotetico osservatore con congiuntivite batterica potrebbe depositare sull' oculare qualche secreto con batteri all' interno. Ma mi è difficile pensare che un soggetto in tale situazione si avvicini ad un oculare per vedere le stelle.
Però anche qui dico che il successivo osservatore dovrebbe toccare con gli occhi l' oculare stesso per potersi avere il contatto con il materiale infetto.
In ogni caso c'è da dire che non basta solo il contatto fisico col batterio o col virus per infettarsi. Bisogna che ci sia un lesione di continuità del nostro apparato tegumentale per dare ingresso a questi microorganismi.
Cioè, in pratica, non ci si può infettare stringendo la mano ad un soggetto con aids, a meno che non si realizzino una serie di condizioni contemporanee cioè il malato deve avere una ferita sulla mano con perdita di sangue e-o siero, e allo stesso tempo anche noi dovremmo avere una ferita sulla nostra mano.
L' occhio sano a contatto con una carica batterica o virale piccolissima quale sarebbe quella ipoteticamente presente sull' oculare ha i mezzi necessari e sufficienti per pulirsi da solo.
Concludendo posso dire che che non ci sono problemi con aids e epatite virale, qualche - più teorica che pratica, remota possibilità ci potrebbe essere con le congiuntiviti batteriche che comunque sono facilmente aggredibili terapeuticamente con successo completo e definitivo.
Ciao.

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 Re: Domanda "medica"
Autore: Michele (212.17.199.---)
Data:   05-27-03 08:44

Ciao,
grazie a tutti delle delucidazioni, soprattutto ad Alfonso.
Anch'io immaginavo che le probabilita' di un contagio fossero minime, pero' a quanto pare esistono (in particolare per la congiuntivite).
Non mi preoccupo tanto per me, in quanto osservo con gli occhiali, che di per se' mi impediscono di toccare direttamente l'oculare con l'occhio.
Mi preoccupo per chi osserva, per i (molti) bambini che si sono avvicinati all'oculare, e che spesso lo toccano con l'occhio in quanto inesperti, e non sanno bene come osservare.
E' anche vero che svolgiamo questo genere di attivita' da vent'anni e mai nessuno si e' lamentato...
Il socio dentista suggeriva di collegare una telecamera al telescopio...
Penso che pero' cosi' si perda un po' la "poesia" della prima osservazione, dei fotoni che viaggiando per centinaia di migliaia di chilometri colpiscono l'occhio dell'osservatore...

Ciao,
Michele

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