Autore: mizaralcor(andrea)
Data: 03-25-05 21:04
Da qualche giorno l’ESA raccoglie nuove proposte per una serie di satelliti dedicati alle osservazioni della Terra. Che tipo di proposte interessano?
Vogliamo selezionare proposte per quattro satelliti dedicati alla ricerca di base in quattro aree specifiche:
il ciclo dell’acqua
il ciclo del carbonio
la relazione fra chimica atmosferica e clima
il ruolo dell’uomo all’interno del sistema-Terra
Le nuove missioni si aggiungeranno ad altre tre che sono già state approvate.
La prima ad essere realizzata è GOCE, per lo studio della gravità terrestre e la circolazione degli oceani, che verrà lanciato nel corso del 2006.
Poi con scadenza biennale verranno lanciate la missione ADM-Aeolus, che studia la dinamica atmosferica e EarthCARE, dedicata alla osservazione delle nubi
e degli aerosol.
Si tratta di quattro questioni chiave per comprendere il funzionamento del sistema-Terra.
Le missioni fanno parte del programma Pianeta Vivente (Living Planet) dell’ESA, il progetto europeo per delle osservazioni della Terra e che si caratterizza
per un aspetto molto preciso: l’uso di piccole missioni dedicate a questioni specifiche.
Accanto alle missioni nominate che costituiscono l’impalcatura del programma, ve ne sono altre più piccole, di costo minore, facili da realizzare e che
rispondono a situazioni che richiedono un intervento rapido.
Ne sono già state selezionate tre, una delle quali, Cryosat, sarà lanciata nel corso del 2005.
E in questi giorni gli scienziati europei si sono riuniti proprio per discutere come interrogare i ghiacciai attraverso il satellite Cryosat.
Quali sono gli obiettivi di Cryosat?
Cryosat è dedicato, come suggerisce il nome, allo studio dei ghiaccia perenni della Terra.
In passato sono stati identificati diversi episodi drammatici di ghiacciai in corso di scioglimento ai poli terrestri, come quello dell’iceberg B-15,
monitorato da Envisat nel gennaio scorso.
Tuttavia oggi non sappiamo quantificare la risposta complessiva delle calotte polari al riscaldamento globale in atto.
La Terra è un sistema estremamente complesso e non è scontato inferire l’assottigliamento complessivo della calotta dallo scioglimento di alcuni ghiacciai
periferici.
Secondo i dati a disposizione, infatti, mentre l’Antartico in questi anni sembra avere un bilancio positivo, cioè si aggiunge più ghiaccio rispetto a
quanto se ne scioglie, la tendenza nei ghiaccia della Groenlandia meridionale è opposta. E anche i ghiacciai atlantici del polo nord danno segnali di
assottigliamento. E questo, a sua volta potrebbe influenzare le correnti oceaniche.
Ma perché Cryosat aggiunge qualche cosa di nuovo a satelliti come Envisat o ERS-2?
Cryosat è stato equipaggiato di un altimetro radar multi-modale, il SIRAL (SAR/Interferometric Radar Altimeter) che per tre anni sarà in grado di misurare
le fluttuazione dello spessore dei ghiacciai marini e di determinare l’altimetria dei ghiacciai perenni terrestri.
Il SIRAL è composto da due antenne: con una delle due Cryosat manda un segnale radio verso terra, mentre l’eco viene ricevuto da entrambe le antenne.
In mare aperto avremo sia eco da parte dei ghiacciai che eco da parte della superficie oceanica. In questo modo si determina la frazione di ghiaccio che
emerge dalle acque e questa informazioni ci è sufficiente per calcolare lo spessore totale.
A differenza dei satelliti del passato, per i quali era agevole fare misure altimetriche solo in mare aperto o su superfici di ghiaccio omogenee,
SIRAL ci può fornire informazioni relative a superfici ghiacciate irregolari. Infatti, vicino ai bordi dei ghiacciai SIRAL ha la possibilità di lavorare
ad alta risoluzione, attraverso la tecnica dell’interferometria.
Ricordiamo che un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso ad acqua potabile, 2 miliardi e mezzo non possono contare su sistemi sanitari appropriati.
Cieli Sereni
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