Autore: Cepox (192.92.126.---)
Data: 06-02-03 19:32
Grazie Alfonso....però nella mia vexata questio non voglio effettivamente chiedermi se Dio esiste o no, per il semplice motivo che questa mio ragionamento in teoria sussiste su universo creato da sè stesso. Ho paura che dovrò fare ancora un po' di excursus per spiegarmi perchè sennò pianto un po' di casini. ^^
In tutte le religioni di questo mondo, o per lo meno, nella maggior parte che conosciamo attraverso la nostra istruzione scolastica e la nostra nozionistica tramite i media, Dio ha creato l'universo. La figura del Creatore e del Creato è ben radicata in noi, e sia se siamo cristiani, musulmani o induisti abbiamo questa convinzione che quello che vediamo intorno a noi è stato creato da un essere onniscente e onnipotente. Ma quindi mi chiedo, perchè deve esserci per forza un creatore un qualcosa che plasma qualcosa in funzione di qualcosa? In questo modo si ricorrerebbe nel paradosso che se Dio è onnipotente e onniscente, quindi sufficente per sè stesso, per quale motivo deve aver creato l'universo? Per utile o per dilettevole? Per compiacersi della sua creazione? Non vorrei essere troppo cinico perchè non è nella mia intenzione, però la stessa relazione che un essere supremo e totale come è Dio abbia creato qualcosa mi sa di paradosso. Oppure sbagliano le Sacre Scritture, e Dio non è onnipotente e quindi ha bisogno della sua creazione per completarsi.
Comunque, non è mia intenzione andare a fare dei casini nei testi sacri. La mia riflessione è invece di ben diversa natura. L'universo non può essersi creato di per sè senza bisogno di un creatore? Dio, qualunque cosa esso sia, non potrebbe in un certo modo essere l'essenza dell'universo stesso? Il concetto di organizzazione dell'universo stesso non potrebbe in qualche modo rappresentare la funzione che Dio dovrebbe avere per averlo creato? In parola povere, l'universo non potrebbe essere Dio e non una sua creazione?
C'è un principio scientifico chiamato col nome di Rasoio di Occam. E' una regola empirica che ci dice che quando abbiamo due possibili soluzioni che descrivono ugualmente bene i dati, allora dobbiamo scegliere la più semplice. E quindi, sebbene è piuttosto umiliante fare un paragone del genere, qual'è la più semplice ipotesi tra un universo creatore di sè stesso e un universo creato da un'essere onniscente e onnipotente? Se uno mi venisse a dire "la seconda" allora io potrei rispondere, "bene allora chi ha creato Dio?". Certo, Dio è sufficente a sè stesso ed è totale e non ha bisogno di altro, ma allora verrebbe a reinserirsi la prima osservazione del perchè ha creato l'universo se è sufficente per sè stesso.
Non so, ma più passa il tempo e più continuo a nutrire dubbi sulla religione. Le verità certe e assolute a lungo andare sono sempre le più facili da smontare, e la storia è costellata da esempi che dovrebbero farci riflettere, sia per quanto riguarda la religione, sia la scienza sia per tutti gli altri sistemi di certezza assolutistica senza fondamenti e prove.
Comunque, un'altra considerazione che avrei voluto approfondire nel mio post precedente era che attraverso la vita l'universo contempla sè stesso. Secondo me questo fattore è, oltre che bellissimo e meraviglioso dal punto di vista dell'uomo, in un certo senso deve essere centrale per capire realmente l'universo. Non sto parlando di antropocentrismo, l'uomo non credo abbia delle relazioni più profonde con l'universo rispetto alle altre forme di vita della Terra e degli altri sistemi planetari sparsi per l'universo (credo sia più sorprendente il scoprire che la Terra sia l'unico pianeta che ospita forme di vita nell'universo che l'inverso). E infatti la scienza ha continuamente scalzato ogni genere di verità antropocentrista, da Copernico che ha messo il sole al centro dell'universo, a Herschel e Kapteyn che posero il Sole in una zona esterna della Via Lattea, e successivamente con Immanuel Kant che fu il primo a suppore che le piccole e fioce nebulose che si potevano scorgere nel cielo con gli strumenti di allora (sto parlando del secolo XIX) erano in realtà corpi esterni alla nostra galassia e del tutto simile alla nostra galassia. Quindi penso sia inutile ed anche egoistico presuppore l'uomo come fine dell'universo.
La Vita è forse il fine dell'universo. Magari potrebbe anche non essere così, la vita potrebbe essere semplicemente uno stadio dell'organizzazione della materia e magari tra moltissimi anni potrebbero venire fuori altre forme di organizzazione molto più profonde. Ma se c'è una cosa che si impara dalla natura è che essa non fa accadere mai niente per niente, ogni cosa ha il suo fine. O meglio, ogni elemento della natura ha una sua precisa posizione. Naturalmente è facile anche concludere da questo che tutto questo "fine" e "scopo" debbano per forza essere dipesi da una creazione e non dalla semplice esistenza, anche se naturalmente come avevo già menzionato nel mio precedente intervento l'universo potrebbe essere così com'è perchè per logica è l'unica soluzione possibile. Ma sarebbe abbastanza umiliante per l'uomo e per la vita in generale una cosa del genere.
Quindi credo che la domanda più importante da farsi sia non tanto "chi ha creato l'universo" ma "perchè l'universo si è creato?" (o in eguale modo "perchè l'universo è stato creato?"). Magari chiedere il "perchè" è solo una prova in più della nostra semplice ignoranza...ma se sappiamo quello che sappiamo oggi, se arriviamo a porci queste domande è perchè l'uomo continua da milleni a chiedersi "perchè", e quindi sembra che questo "perchè" in realtà sia la vera chiave di lettura dell'universo.
Che fatica regiz ^^
Ciao!
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