Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 06-01-05 12:00
Carissimi,
Anch'io, come alcuni di voi, avverto il desiderio di scrivere qualcosa per quanto riguarda l'editoria astronomica italiana.
Ricollegandomi a quanto ha scritto Michele cerco di tracciare in grandi linee la storia e le vicessitudini delle diverse testate di astronomia divulgativa che sono state pubblicate in Italia a partire dai primi del Novecento.
La prima rivista dedicata ai cultori della Scienza di Urania è stato "L'Astrofilo" il cui animatore e direttore responsabile è stato il capitano Isidoro Baroni, noto astrofilo ante litteram nato a Tarcento, provincia di Udine è poi vissuto fino alla sua morte a Milano.
Isidoro Baroni è stato uno dei primi grandi Astrofili italiani che hanno piantato il seme della divulgazione della Scienza di Urania!
Erano i tempi in cui la gente acquistava i libri di Camille Flammarion dei quali uno è stato tradotto proprio da Isidoro Baroni.
ma, veniamo ai fatti: come tutti gli astrofili che amano il sapere delle cose celesti dedicò molto del suo tempo all'osservazione ed agli studi di meccanica celeste e di geodesia.
La sua preparazione in scienze nautiche, in quanto prese il brevetto di capitano di lungo corso, gli consentì di approfondire alcuni aspetti di trigoniometria e di geodesia sferica facendone un noto esperto in materia.
Ma egli oltre anavigare amava, come noi, mirar il Firmamento del quale ne conosceva per nome tutte le stelle che componevano i vari asterismi del suggestivo pantheon zodiacale.
Egli, amico dell'allora editore del Corriere della Sera, praltro anch'egli Astrofilo, iniziò una lunga e fertile collaborazione con questo storico quotidiano fimando una rubrica ad hoc dedicata alla Scienza di Urania.
Il passo fu breve è importante: Isidoro Baroni diede così vita all'"Astrofilo" ovvero alla prima rivista di astronomia divulgativa dedicata a tutti coloro che intendevano conoscere ed approfondire la scienza dell'Universo.
Congiuntamente alle iniziative di Isidoro Baroni, c'eral'attività svolta dalla Società Italiana degli Spettroscopisti, ovvero dell'attuale SAiT (Società Astronomica Italiana), la quale trae origine dall'attività scientifica svolta appunto dalla Società degli Spettroscopisti Italiani capeggiati dall'allora Padre Angelo Secchi il quale è consiedrato il padre fondatore dell'Astrofica solare e stellare.
L'Astrofilo durò diverso tempo, poi, sul finire degli anni'20 nacque la storica rivista "Coelum" edita fino alla fine degli anni'80 dall'Osservatorio Astronomico di Bologna sotto la indimenticabile guida del compianto Professor Guido Horn d'Arturo.
Ho l'onore ed il privilegio di possedere tutta la raccolta completa di questa storica e prestigiosa rivista di astronomia: non immaginate il patrimonio culturale, storico e scientifico in essa racchiusa: c'è la storia di tutti l'astronomia amatoriale svolta in Italia!
Ma proseguiamo nel nostro racconto: la notizia della nascita di "Coelum" fu condsiderato da Isidoro Baroni un vero colpo mancino da parte dell'astronomia professionale la quale, nel corso di un suo congresso annuale svoltosi a Milano, diede incarico al Prof.Horn d'Arturo di dare vita ad una pubblicazione dedicata all'informazione edalla divulgazione astronomica in Italia.
In altri termini, la SAiT non tenne in debito conto il grande impegno svolto da Isidoro Baroni per la divulgazione della Scienza di Urania e sia per la sua rivista "L'Astrofilo".
Come potrete notare i tempi mutano ma non l'aridità interiore dell'essere umano!
Isidoro baroni venne presto dimenticato al punto che, la rivista Coelum non riportò alcun necrologio del suo avvenuto decesso!
Questo fatto, se mi consentite è l'unico neo negativo che personalmente attribuisco a Coelum ed al suo illustre direttore, ma è pur vero che tra i due noti personaggi non intercorrevano dei buoni rapporti.
"L'Astrofilo" venne quindi soppiantato da Coelum la cui pubblicazione, come vi ho accennato, è durata fino ai giorni nostri.
SDovete sapere, mi rivolgo soprattutto ai giovani astrofili in erba, che questa rivista è stata per noi astrofili anziani l'unica ed insostituibile fonte d'informazione e di istruzione per l'astronomia!
Coelum non veniva venduta in edicola ma per abbonamento e quindi sul finire del mese ogni giorno guardavamo la cassetta della posta per vedere se c'era la mitica busta rettangolare contenente l'ultimo e prezioso numero di Coelum!
Che tempi e che ricordi: ho tracorso gran parte della mia gioventù con Coelum sotto il braccio quando mi recavo agli incontri con altri astrofili al Planetario o il sabato mattina all'osservatorio Astronomico di Roma per fare insieme quattro chiacchiere e discutere gli articoli, le recensioni o gli avvisi riportati dall'ultimo numero della rivista.
Era davvero un'altro mondo quello che ho vissuto: amici cari dovete sapere che l'astrofilo che possedeva un rifrattorello da 6cm f 900 era considerato un fortunato, come pure colui che possedeva il mitico newton da 114 !
Le montaure di quel tempo sembrano dei giocattoli a paragone di quelli che possediamo oggi, ma una cosa è ancora viva e forte in tutti noi che abbiamo vissuto quel tempo: la passione e l'entusiamo di osservare il cielo stellato con gli oculari!
Bhè. dopo questa romantica parentesi personale, andiamo avanti nel racconto.
Sul finire degli anni'80 sorger la necessità di dare "colore" alla rivista "Coelum" , ovvero di farla divenire una rivista adeguata ai tempi con un nuovo progetto editoriale e quindi nuovi finanziamenti da distribuire in edicola.
Si tratta di un grande progetto per "Coelum" tenuto conto che le spese maggiori erano supportate dall'Osservatorio Astronomico di Bologna in quanto la pubblicità e gli abonamenti non coprivano del tutto le spese editoriali di questa storica rivista.
nel frattempo diverse associazioni astrofili, tra cui la stessa UAI premevano per avere una nuova rivista editorialmente più moderna ed accattivante!
Insomma per farla breve la SAiT prese in considerazione la possibilità di dare vita, insieme all'UAI, di una nuova rivista che doveva raccolgiere l'eredità di Coelum.
Nacque così l'Astronomia ma in origine, come ho spiegato, doveva essere il frutto di una stretta collaborazione tra la SAiT e l'UAI, ma i fatti si svolsero diversamente, ma, per opportunità, non desidero andare oltre il dovuto.
Posso dire solo che si perse una storica opportunità, forse irripetibile per dare vita ad un progetto editoriale unico che racchiudesse il patrimonio storico e culturale svolto con summa laude da Coelum con la nuova nascente rivista di astronomia.
Poco dopo, la locale rivista di astronomia amatoriale torinese "Orione" diede vita ad una nuovo progetto editoriale che assunse l'attuale nome di "Nuovo Orione"
Trascorrerà diverso tempo prima che alle due riviste si aggiungeranno quella di "Nuovo Coelum" e "Le Stelle", oltre naturalmente alla riviste edite rispettivamente dalla SAiT : " Il Giornale di Astronomia" e dell'UAI "Astronomia".
Venendo ai giorni nostri posso solo confessarvi che provo una grande amarezza nel costatare che non siamo ancora riusciti, semmai riusciremo, ad avere una comunità d'intenti in tema di pubblicazioni amatoriali finalizzate all'Astronomia amatoriale.
I nostri cugini francese hanno "Ciel Espace" ed ancor prima l'Astronomie edita a suo tempo da camille Flammarion.
Forse se qualcuno si rammentasse come siamo temporanei e melliflui su questo pianeta che ci ospita e meno aridi e vanitosi, forse potremmo anche sperare che la conoscenza e l'amore verso il cielo stellato prevalga su tante cose soprattutto nei confronti della stoltezza e vanità umana.
un caro saluto
a tutti gli amici del Forum
antonio
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