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 Rocca Priora: Noi e le Stelle!
Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data:   06-27-05 14:41

La caligola estiva che attanaglia la Città Eterna, invita tutti noi ad uscire dalle sue possenti e antiche mura intrise di fatti ed avvenimenti storici, per recarci in luoghi ospitali in cui la natura è accarezzata dal fresco e profumato vento del mare di ponente: lo stesso vento e lo stesso mare che condusse Ulisse ed i suoi argonatuti sulle coste laziali della maga Circe.

La notte scende sovrana con la sua lucente e lattinescente coorte di stelle, di amassi aperti e chiusi, di galassie, di pianeti e altri corpi ed oggetti astrali che si nascondono tra le pieghe dell'immenso Firmamento.

Tutto è silente introno a noi affinchè si possa celebrare l'ancestrale rito che unisce l'uomo al Pantheon celeste.

Il grande sipario del Firmamento si apre ai nostri sguardi che vengono rapiti dall'apparire delle costellazioni con le loro preziose vesti ricamate con lucenti zaffiri, rubini, smeraldi e diamanti a forma di puntifiormi stelle.

Tutto intorno è divinamente splendente ed armonioso: anche il silenzio s'illumina della saggezza e della conoscenza interiore di ognuno di noi possiede e desidera fortificare nel percorrere con la mente e con lo spirito il regale sentiero che ci trasporta e ci unisce con il Firmamento!

Anche i nostri telescopi, che con le loro ombre disegnano sulla nuda terra, mitiche e possenti figure di giganti dell'antica Ellade, sono ormai pronti con i loro indomiti "occhi vitrei" a farci ammirare tutto ciò che la nostra Dea protrettice Urania ci indica nel mentre percorriamo con i nostri telescopi l'infinito ed assoluto sentiero degli astri!

La stella polare viene traguardata dai telescopi polari delle nostre montaure: essa ci appare come un minuscolo puntino luminoso che ci indica il primo, ma indispensabile passo per giungere alla meta finale: allinearci con il Firmamento scegliendone solo tre di questi astri lucenti che illumonano la volta celeste del cielo estivo.

Le predestinate al nostro rito iniziatico sono: Spica, Vega e Arturo!

Ognuna di esse con il proprio intrinseco ed apparente spendore stellare ci aiuta a rendere questa nostro incontro con l'Assoluto celeste più lieto, più armonioso, più sereno e temperante con noi stessi e con ciò che ci apprestiamo ad osservare con i nostri telescopi.

Ad un tratto, quasi all'unisono, s'ode il lento ma inesorabile mormorio dei motori delle montature, cui fanno subito seguito le soffuse voci di coloro che armeggiano i loro rispettivi telescopi: nell'argentea zodiacale essi appiaiono come maestri d'arme, cavalieri dell'infinito che affilano e controllano le loro armi, pronti per affrontare il lungo viaggio che li trasporterà nel tempo e nello spazio in visita al Firmamento ....

Anche il vento, soave, fresco e carezzevole come una angelica mano di una madonna medioevale, allieta la nostra preparazione alla grande impresa che ci vedrà protagonisti dell'incontro tra "Noi e le Stelle!"

Ormai tutto è pronto: il possente ed invicto Giove, padrone assoluto dell'Olimpo del nostro Sistema Solare, è lì ad attenderci con lasua coorte di satelliti tra i quali spiccano Gannimede, Europa, Callisto ed Io.

Stasera il grande Zeus dei pianeti non ha inteso donarci una delle sue suggestive rappresentazioni celesti:occulatazioni, transiti o l'apparizione della grande macchia rossa al meridiano.

Bensì, dal suo trono del monte Olimpo, egli osserva compiacuto il nostro incontro con Venere la quale gode una particolare attenzione da parte dello stesso Zeus ma anche di Ares il quale apparirà poco prima delle prime luci dell'alba!

Venere è pudica con noi umani, non intende mostrarci le sue preziosità se non al suo sovrano dell'Olimpo ed al suo eterno amante Ares .

Ma la Venere del pantheon astrale subito scompare alla nostra vista nascondendosi dietro le sinuose e prottettive colline, lasciando invece da solo il grande Giove il quale, non temendo i nostri sguardi, ci fà mostra della sua possente bellezza.

Osservo esterrefatto con il taka 128 le fascie equatoriali di Giove, i festoni, i giochi di ombre sulla zona inferiore e superiore del grande pianeta:non vado oltre il 6 radian Nagler in quanto il seening non è dei migliori ed il vento si fà sentire, anche se porta sollievo alle nostre accaldate carni...

Messer Serafino, ovvero il mio caro ed inseparabile scudiero, è rimasto avvinto dalle immagini di Giove catturate dal taka 128!

Ma, la notte si preannunciava lunga e tanti quindi sono stati gli oggetti e coprpi celesti che abbiamo osservato.

Dopo Giove è stata la volta di M13, le cui stelle si sono dissolte in una cascata di gemme multicolare in cui predominava l'assoluto e bianco spendore dei diamanti!

A segiore è stata la volta di M3, anch'esso un ammasso stellare chiusola cui forma richiama appunto M13.

Anche quì le stelle erano puntini luminosi: sembravano tante lucciole cosmiche pronte a farci da guida nell'immensa foresta del Firmamento!

Ma il mio amico non aveva mai osservato le "anitre selvatiche", ovvero M11 nello Scudo!

Credo che sia uno degli oggetti più belli del cielo estivo con il suo ammasso aperto di stelle multicolorate che abbracciano tutto il campo dell'oculare.

Lungo il nostro percorso non poteva mancare la doppia Albireo e la "Quadrupla!"

Serafino, ma anch'io, sono rimasto in estasi nell'osservare la perfezione di simili fattezze celesti!

Il grande "sarto" dell'Universo stellato ha "cucito" uno dei più bei "abiti" del cielo stellato!

la quadru'la è stata sdoppiata con un precisione da manuale; mentre, per mostrare Albireo, ho messo fuori fuoco il rifratore in modo da evidenziarne i colori giallo e celeste di questa nota doppia del cielo estivo.

Ma, poco dopo è stata la volta della nebulosa della Lira: un lattinescente ciambella di gas e polvere cosmica mista ad idrogeno che suscita sempre un grande interesse.

La serata è proseguita nell'osservazione di altri oggetti e di doppie in attesa che sorgesse verso le due la nostra selene.

Infatti, nel bel mezzo delle ossservazioni è sorta Selene vestita con un rosso drappo che le conferiva una maestoso e misterioso alone di rispetto da parte nostra.

Essa ci è apparsa dietro una collina così vicino quasi come se volesse avvinverci con i suoi rossicci tentacoli: E' spettacolare osservare come la natura possa mutare colore e forma!

Subito ho preso la testata binoculare della baader con due oculari da 14mm, sempre della baader, per osservare e far osservare il grande è suggestivo satellite naturale della Terra.

La tridimensionalità dell'immagine lunare ha subito suscitato sia in Serafino, che a tutti gli amici che hanno avuto modo di osservare la Luna, di compiere un'ulteriore viaggio interplanetario intorno a selene, la quale è stata ben lieta di farsi ammirare ed apprezzare come d'aldronde e giustamente fanno tutte le donne!

alla prossima

antonio

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 Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
URANIA 06-27-05 14:41 
 Re: Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
Alfonso_ 06-27-05 14:55 
 Re: Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
lolli77 06-27-05 16:12 
 Re: Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
URANIA 06-27-05 16:26 
 Re: Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
Carlito Brigante 06-27-05 18:47 
 Re: Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
lolli77 06-28-05 00:04 
 Re: Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
Serafino 06-27-05 18:55 
 Re: Rocca Priora: Noi e le Stelle!  
Carlito Brigante 06-28-05 10:27 


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