Autore: Luigi (---.fastres.net)
Data: 06-06-03 10:23
Ciao Alfonso, trasferisco il tuo intervento qui di seguito, per comodità.
Il resoconto di Alfonso Lorenzo Cocco
Il cielo, nonostante tante nubi che affollavano gli orizzonti nella giornata di sabato scorso, per ripagare tutti noi che trepidanti eravamo ai 1600 metri di quota belli e pronti coi nostri strumenti, alla fine si è presentato in tutta la sua magnificenza. Era un tappeto nerissimo incastonato di tantissime stelle brillanti quante non ne vedevo ad occhio nudo dalla mia ormai lontana infanzia al mio paesello sui monti d'Abruzzo. E già questo era uno spettacolo sufficiente per noi appassionati.
Il luogo dell' osservazione è un vasto piazzale antistante un rifugio con bar ristorante ecc. Tutt'intorno degradava la montagna, tranne che a nord-ovest, dove si saliva in cima ad un monte alto altri 150 metri sopra le nostre teste. Per il resto tutto libero fino ai monti lontani all'orizzonte. Nessuna luce artificiale tranne le lampadine rosse degli astrofili e qualche PC portatile. E' iniziata la Maratona e per fortuna ho trovato un astrofilo esperto [Paolo Colona] che mi ha aiutato a fare le osservazioni e soprattutto i puntamenti: ho avuto quindi la possibilità di conoscere come opera il vero "Astrofilo". Egli, in barba dei cerchi graduati, mi indicava con un puntatore laser i punti esatti della volta celeste dove dovevo orientare il telescopio, e come d'incanto nell'oculare apparivano le meraviglie che si voleva vedere. Ho osservato il "Praesepe" subito a fianco a Giove, tanti altri oggetti Messier e infine M13, a dir poco spettacolare. Ho portato con me sia il G8 che il Nextar 4. Quest'ultimo l'ho "concesso" ad altri due ragazzi astrofili, evidentemente sprovvisti di strumento.
Con mio grande stupore nonché soddisfazione sentivo i commenti entusiastici di questi due ragazzi alle prese col mio Nextar 4. Di esso elogiavano sia la capacità di puntamento (gli oggetti cercati erano sempre nel campo dell'oculare), sia la qualità delle immagini. In effetti M13, osservato sia col G8 sia col Nextar 4, nonostante la differenza di apertura, era ugualmente molto appagante nei due strumenti. Il metodo di puntamento dell'N4 è computerizzato. Con il G8 è necessario invece lo STAR HOPPING (= salto stellare): si parte dalle stelle più luminose e conosciute fino al riferimento più vicino all'oggetto da puntare. Presuppone una buona conoscenza del cielo, ma con un po' di esperienza chiunque è in grado di adoperarlo.
Non vi dico la meraviglia e la soddisfazione che si prova a fare queste osservazioni!
Certamente è necessario un sito adatto. Ora che ho imparato a puntare M13, ho provato ieri sera da Roma ma, pur puntando la zona di cielo esatta (ed anche intorno per sicurezza), non sono riuscito a scorgere il famoso ammasso globulare. Questo a causa dell 'inquinamento luminoso. Infatti a differenza della Maratona, in cui il cielo nell'oculare e nel cercatore era nerissimo e quindi gli oggetti più brillanti risaltavano immediatamente agli occhi, qui a Roma il cielo è grigio chiaro quasi lattescente, e non c' è il necessario contrasto per visualizzare i delicati oggetti del profondo cielo.
Verso l' una di notte il freddo e l' umidità hanno fatto la loro parte e sopraffatto la disponibilità di mia moglie, per cui ho dovuto abbandonare il campo e rifugiarmi al calduccio delle coperte.
P.S. Di giorno ho potuto osservare, tramite i mezzi messi a disposizione da altri astrofili, il Sole in H- alfa (la visione era davvero spettacolare!).
Infine ho potuto vedere Venere in pieno giorno Domenica mattina.
In conclusione un' esperienza davvero emozionante, che mi sento di consigliare a tutti!
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