Autore: URANIA (194.243.137.---)
Data: 03-23-05 15:23
...Tutto ebbe inizio nelle prime ore pomeridiane di venerdì 17 marzo, a seguito di una serie di telefonate tra me e Maurizio Caponera che, a sua volta, aveva preso contatto con Cristian che a sua volta aveva contattato altri amici astrofili al fine di organizzare una scorribanda stellare.
Al principio la proposta di Cristian era di recarci tutti alla Mentorella, una ridente località montana che si trova vicino Tivoli, a circa mille metri di quota, in cui è ubicato il noto e suggestivo Santuario della Mentorella.
Tuttavia, sia per la distanza chilometrica e sia per le curve da affrontare, convenimmo, dietro suggerimento di Maurizio, di recarci a Rocca Priora in quanto logisticamente più vicino e con minori difficoltà di percorso.
Alea acta est! - dissi a me stesso- appena terminai la telefonata con Maurizio che mi aveva fornito tutti i dettagli dell'appuntamento.
Mi sentivo piacevolmente elettrizzato al pensiero di poter rimettere l'occhio all'oculare e di gustarmi il cielo stellato!
La serata si preannunciava molto accattivante: clima primaverile, assenza di vento e di nuvole ed il seening sembrava ancor più promettente ...
Corsi a casa per fare i preparativi: smontaggio del telescopio e sua "deposizione" nell'apposita valigia, smontaggio del tripode e della montatura e loro "deposizione" negli appositi borsoni, controllo della valigia degli oculari e del diagonale,predisposizione della batteria a secco per l'alimentazione della montatura, torcia, taccuino, lapis, guanti di lana, cappello di lana, sciarpa, giaccone da montagna e scarponi da traking!
Tutto ciò avveniva sotto gli attoniti sguardi dei miei due figlioli: Erica e Lorenzo, rispettivamente di 16 e di 22, i quali non mancarono di esternarmi un loro "affettuoso" pensiero: "Papà, devi forse andare sull'Himalaia?"
Mi voltai osservando sui loro rispettivi volti un "tenero" sorriso beffardo e alquanto commiserevole come a dire: Ma dove vai?
Non risposi alla loro beffarda provocazione, mi limitai a lanciargli un accigliato sguardo di riprovazione, riproponendomi di dare loro l'opportuna punizione per la loro indolenza nei miei confronti.
Nel frattempo appare sulla scena il "principale" ovvero la mia dolce metà la quale, nel vedere tutti questi preparativi che si svolgevano nel salone, ebbe subito a dire: " Vedi di non rovinare il tappeto e stai attento a non graffiare il parquet con quei "cosi" appuntiti, indicandomi con lo sguardo le zampe del tripode che erano, a mio vedere, delicatamente poggiate sul tappeto persiano.
Non ancora del tutto appagata stava lanciarmi uno dei tipici anatemi femminili, ma subito ebbi un guizzo d'orgoglio maschile: Tiro su la schiena, la guardo dritto negli occhi e dico: " Se non la finite d'infastidirmi mi compro un nuovo telescopio!"
Frase magica!
D'incanto ella mi sorride, mi abbraccia, mi bacia e mi dice: stavi scherzando vero?"
"Affatto, amore mio, se osate ancora prendervi gioco di me, userò a fini astronomici tutto il contenuto del nostro conto corrente, carta di credito inclusa! "
Stranamente, dopo quasi 25 anni di consumato matrimonio, vedo nei suoi occhi un tenera, dolce ed avvolgente sguardo pieno di luce che risalta suoi orietaleggianti lineamenti sardo - orientali: mi sento conquistato dal suo sguardo orientaleggiante.
Le sue sinuose braccia si avvincono al mio collo, sento il suo dolce respiro di donna, provo grandi emozioni, sento sfiorarmi il volto da una sua tenera carezza cui segue un tenero bacio, per udire subito dopo la sua soave e sussurrante voce che mi dice: "a proposito della tua carta di credito, sappi che il nostro primogenito desidera compiere un viaggio di studio dopo gli esami universitari della sessione di luglio!"
Lascio a voi immaginare il mio stato d'animo dopo simile dichiarazione!
Devo forse pensare io ai sollazzi estivi del nostro pargolo? - dissi a bruciapelo-
" Si caro, a suo tempo ti sei voluto divertire, ora fai pedalare la tua carta di credito!" - degna risposta di una moglie innamorata del marito!-
Insomma, questa è stato la cornice in cui si è svolta la preparazione della mia impresa stellare, ma non è finita!
Prenoto l'ascensore predisponendo i quattro colli fuori dalla porta pregando i miei "bambini" ad aiutarmi a portarli fino alla macchina che avevo parcheggiato poco distante dal palazzo.
Non l'avessi mai chiesto: Erica mi rispose che doveva studiare i verbi latini a fronte di una non precisata interrogazione del giorno dopo, mentre Lorenzo ripose che non poteva assolutamente distogliersi dallo studio in quanto era alle prese con la preparazione all'esame di Diritto Romano.
Prima che dalle mie corde vocali potesse uscire un primitivo urlo umano, la mia inseparabile compagna di vita intervenne prontamente:" Amore, non disturbare i ragazzi: stanno studiando!"
" lo ritenessi proprio necessario,- proseguì intuendo la mia risposta- ti aiuto io a trasporare i "pesi".
Pensate: aveva osato definire "pesi" i miei gioielli!!!
Ah, se fossi stato nel Medioevo la sua testa sarebbe già nelle mani del boia!
Inorridito da tale sfrontatezza ho caricato da solo i miei gioielli ed il mio "cucciolo" salutando con un bacio colei che osò ardire tanto con le parole, ma solo dietro sua esplicita richiesta mentre i due lanzichecchi i si gustavano la scena ridendo sotto i baffi!!!
Non potete immaginare come sia difficile per un Astrofilo della mia età potersi serenamente occupare della Scienza degli Astri senza incombere in trame coniugali ed incompresioni filiali!
Iniziai così a caricare (da solo), tutto il mio armamentario astrofilo: borsone con tripode, borsa con la montatura e la valigia degli oculari, mentre quella del telescopio la poggiai delicatamente sul sedile posteriore sinistro fermandola con la cintura di sicurezza.
Mentre mi allontanavo da Roma ripassai mentalmente se tutto era in ordine e se avessi dimenticato qualcosa a casa, ma non mi sembrava.
Con lo sguardo ogni tanto vedevo la valigia che conteneva il mio nuovo C8 starbright che ho acquistato da maurizio Caponera, che,l'aveva acquistato da Ennio Tafuro il quale, a sua volta, lo aveva acquistato dopo averne effettuato uno scrupoloso test delle ottiche!
Inoltre, desideravo provare la nuova montatura Eq5 adv della celestron appena acquistata dai due Gianluca (al secolo Gianluca Alò e Gianluca Pompeo).
L'appuntamento era per le 21.15 all'uscita del casello autostrale di Monte Porzio Catone.
Giunsi sul luogo prefissato con un lieve ritardo: ad attendermi c'era maurizio Caponera, cristian ed un suo amico, poco dopo si unì a noi anche Paolo, un'altro amico di Cristian.
Partiamo in fila indiana e Maurizio, ci conduce fino al luogo prestabilito che si presta molto bene alle osservazioni ed anche al posteggio delle autovetture.
Ivi giunti, scendiamo, ma prima di procedere al dispiegamento di tutto il nostro armamentario, osserviamo il cielo: niente vento, zero umidità, seening III scala Antoniadi e poco inquinamento luminoso, direi quasi nullo!
Ognuno di noi predispone e monta la propria attezzatura e poco dopo si sentono i primi ronzii dei motori delle montature che si muovono per gli allineamenti: il nostro primo obiettivo della serata è Saturno!
Maurizio punta il suo "secchione da 9/4 " al carbonio verso il pianeta degli anelli, poco distante è seguito da Paolo con il taga 102, da Cristian con il suo taga 128 e dal suo amico con il 102 M Vixen.
Io sono l'ultimo della lista perchè ho riscontrato delle difficoltà per l'allineamento della montatura, ma alla fine ci sono riuscito!
Tuttavia, non mi sono lasciato sfuggire, da incallicato rifrattorista, l'opportunità di sbirciare Saturno con il Taga 102, il Vixen 102 e del taga 128!
Tuttavia, a detta di mau-capo si osserva meglio saturno con il mio C8 che con il suo celestron da 9/4 !
Era vero, anche Cristian è rimasto abbastanza colpito dalle prestazioni del mio "scaldabagno".
Però la serata non è ancora finita, anzi siamo solo al prologo in quanto abbiamo osservato diversi oggetti interessanti, tra cui M13 le cui stelle si aprivano come semi di melograno sotto l'incalzare dei nostri potenti oculari e delle inarrestabili barlow da 2, 3 e 5 x!
E' stato un vero assalto alla baionetta: telescopio contro cielo stellato, oculari contro ammassi e pianeti!
I nostri telescopi fumavano tanto che erano stati posti sotto pressione dagli oculari , avverivamo il potente rombo dei motori delle nostre montature che indomite si lanciavano all'inseguimento dei vari corpi ed oggetti celesti di questo primo assaggio del cielo primaverile.
Astro dopo astro, pianeta dopo pianeta, ammasso dopo ammmasso, si arrendevano ai nostri ripetuti ed impavidi assalti: le nostre bombe a mano erano gli oculari, la nostra baionetta la barlow, il nostro fucile il telescopio!
Mancavano soltanto i "cannoni" ma anche a questo abbiamo pensato con la testata binoculare che ho portato la quale ci ha regalato un rendez vouz della superficie lunare degna di un agguerrito team di astronauti!
Ma il bello deve ancora venire: attendiamo le due di notte per assistere all'occultazione di Io da parte di Giove!
Nel silenzio che precede l'assalto finale i nostri telescopi vengono all' unisono puntati verso il gigante gassoso: tutto è pronto per l'ultimo e definitivo assalto al grande pianeta: il rombo delle montature è silente, i tubi degli strumenti sono ancora caldi dall'ultimo assalto, gli oculari e le barlow sono in attesa del nostro unisono urlo d'assalto: boia chi molla!
Tutto intorno a noi è silenzio, i minuti sembrano eterni, si fuma unasigaretta dopo l'altra, tento di scrivere una lettera a casa, ma la tensione è alta, intanto controlliamo i nostri strumenti, accarezziamo le sinuose rotondità dei nostri oculari come se fossero delle belle donne!
Ci guardiamo tutti negli occhi, guardiamo per l'ultima volta le lancette degli orologi è poi via tutti per l'assalto finale.....boia chi molla!
Si ode un gran frastuono, gli oculari e le barlow assumono subito la loro posizione d'assalto, i motori delle montaure si attivano ruggendo con tutta la loro invicta potenza : Giove è nostro!!!
Sono trascorsi una manciata di attimi, il tempo di scattare, di esplodere tutta la nostra potenza: metto a fuoco con il 12 nagler ed osservo il suggestivo fenomeno dell'occultazione di Io ,mentre appare anche la nota macchia rossa!
I nostri occhi sono incollati, ma che dico: sono saldati agli oculari affinchè la nostra mente, le nostre riflessioni e il nostro essere siamo anch'essi partecipi di questo meravilgioso spettacolo che il Firmamento offre ai nostri occhi!
Hasta alla vista!
antonio
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