Autore: fabio73 (---.pool212171.interbusiness.it)
Data: 02-20-05 00:25
Fonte: NASA NEO Program
Da qualche giorno c'è un po' di fermento tra gli astronomi che si occupano dei cosiddetti NEO (Near Earth Object - Oggetti vicini alla Terra) che percorrono orbite potenzialmente pericolose. Il fermento è dovuto a 2004 MN4, un asteroide di circa 400 metri di diametro scoperto lo scorso 19 giugno, per il quale non si possono ancora escludere del tutto le probabilità che sbatta contro il nostro pianeta il 13 aprile 2029. Solitamente - e si spera succeda anche stavolta - questi allarmi rientrano completamente non appena gli astronomi, grazie a nuove osservazioni, riescono a definire meglio il percorso futuro dell'asteroide.
Per il momento (situazione alle ore 22 del 25 dicembre) il rischio di un impatto è di una probabilità su 45, ma gli stessi astronomi sottolineano che non è il caso di preoccuparsi. I dati attuali indicano che quasi certamente nel 2029 l'asteroide passerà a una distanza di sicurezza pari a un paio di volte la distanza della Luna, un evento che si verifica una volta ogni 5 anni o giù di lì. Purtroppo,però, la possibilità che ci sia un impatto non può ancora essere eliminata del tutto. La situazione, comunque, è ancora in evoluzione e già nei prossimi giorni, grazie all'apporto di molti osservatori in tutto il mondo, si conta di poter avere dati più dettagliati. Non è la prima volta che succede e non sarà neppure l'ultima.
Rispetto ai precedenti allarmi, però, questa volta le cose stanno andando un po' diversamente. Anzitutto i mass-media non si sono ancora impadroniti del caso. Non si sa se è perchè non ne sanno nulla o perchè sono troppo presi a parlare del Natale, dell'oroscopo del nuovo anno e delle diete dopo le feste, fatto sta che - finalmente - non si è assistito al solito sguaiato grido di allarme. Ma c'è tempo e temo che prima o poi ne sentiremo parlare. In secondo luogo - paradossalmente - la situazione è di gran lunga la più critica da quando si è cominciato a parlare di rischio impatto. Sulla scala Torino (la particolare scala da 1 a 10 che codifica i livelli di attenzione) 2004 MN4 è classificato di grado 4. Un vero record! Finora, infatti, non era mai successo che una situazione di allarme salisse ad un gradino così alto.
I due gruppi di astronomi che seguono la vicenda (uno della NASA a Pasadena e l'altro presso la nostra Università di Pisa) tengono costantemente la situazione sotto controllo e aspettano di integrare i dati in loro possesso con nuove osservazioni. I risultati delle simulazioni orbitali prodotti dai due differenti sofware di analisi (CLOMON2 a Pisa e SENTRY negli Stati Uniti) vengono continuamente incrociati per verificarne la reciproca attendibilità e fino ad ora si mostrano in ottimo accordo. Per il momento, dunque, non resta che attendere le nuove osservazioni e aspettare la sirena di cessato allarme.
Senza però dimenticarci di fare tanti auguri a chi, anche se siamo nel bel mezzo delle Feste Natalizie, sta lavorando a questo caso.
Claudio Elidoro
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